Ti rispondo in due modi diversi, a due aspetti diversi della questione.
Indrjo Dedej ha scritto:Esercizio. Siano $(X,\ast_X)$ e $(Y,\ast_Y)$ due gruppi e sia $f : X \mapsto Y$ un omomorfismo. Dimostrare che $(\text{ker}f,\ast)$ è un sottogruppo normale di $(X,\ast_X)$, dove $\ast:=\ast_X \cap (\text{ker}f)^3$.
Per definizione per ogni $z \in X$ si ha $z \in x \ast_X \text{ker}f$ se e solo se esiste almeno un $h \in \text{ker}f$ per cui $z=x \ast_X h$.
Del resto, tale $h$ è unico, perché?
D'altronde, essendo $(X,\ast_X)$,
Questa incidentale è sospesa: essendo $(X,\ast_X)$... cosa?
\[z=x \ast_X h = ((x \ast_X h)\ast_X x')\ast_X x.\]
Qui è solo perché ho chiaro cosa stai facendo, che capisco che $x'=x^{-1}$.
Ora, uso queste lievi sbavature per farti capire cosa intendo: chiamo
sovra-formalismo la cura idiosincratica per aspetti come "indicare sempre rispetto a quale insieme sto considerando la struttura", "specificare che un gruppo è anzitutto un magma", "denotare una funzione $A\to B$ invariabilmente come un opportuno sottoinsieme di $A\times B$", "invocare l'assioma di estensionalità"... appaiata con l'aver lasciato un periodo in sospeso, e con il non aver denotato in maniera usuale l'inverso di un elemento in un monoide.
Le cose, brevemente, stanno così:
1. Non c'è niente di impietoso nella mia critica, sono anzi positivamente stupito tu sia così rapido ad imparare. Solo, un albero cresce bene grazie a un saggio equilibrio di potature, innesti e sfrondamenti. Il sovra-formalismo è un ramo che succhia energie che puoi proficuamente investire altrove.In breve, fai così per una inesperienza che è assai perdonabile, e devi prendere questi consigli come "ciò che si dice a chi è già bravo per conto suo, per continuare a tenerlo sulle corde". Continua così, va quasi tutto bene, ma questa cura eccessiva per il dettaglio, in un momento del tuo apprendimento in cui hai soprattutto bisogno di idee, più che di formalismo, ti dà un'idea sproporzionata di ciò che sono i rapporti di forza nei vari aspetti della mentalità matematica.
2. La matematica deve essere formale, e secondo me deve esserlo molto, ma non scadere nell'aridità di una dimostrazione automatizzata. E non perché disprezzi la matematica formalizzata o meccnaizzata. Anzi; sono un convinto fautore della creazione di
proof-assistant sempre più strutturati, flessibili e potenti. Ma perché (di nuovo in breve) la matematica è vasta e non tutta è fatta allo stesso modo. Ci sono àmbiti di essa che non hanno bisogno, o sensibilità, per questo tipo di astrazione. Se vorrai incontrare altri matematici, devi tenere a mente che c'è persino gente a cui fare le dimostrazioni non interessa (o che ha un'idea estremamente ingenua di cosa significhi dimostrare un asserto). E poi ci sono gli ingegneri, certo, ma non infieriamo su chi già soffre per conto suo.
3. Perciò, se tu sei uno di quelli che specifica l'assioma di estensionalità ogni volta che vi fa ricorso, sei in buona compagnia, ho conosciuto altri come te, io sono stato in parte come te, e certamente troverai altri come te. Sai che cos'è
il $\lambda$-calcolo? Sai cos'è la programmazione funzionale? Sono due cose che puoi studiare oggi, adesso, praticamente senza aprire libro, e avendo una prospettiva condensata, moderna, efficace e secondo me molto fertile di ciò che è la "matematica formalizzata".
soprattutto, la programmazione funzionale è deliziosa da imparare per una persona che ha una vena strutturalista (come sospetto tu sia / spero tu diventi).
- "Everything in Mathematics that can be categorized, is trivial" (P. J. Freyd), which should be understood as: "category theory is good ideas rather than complicated techniques".
- "I always disliked Analysis" (P. J. Freyd)