axpgn ha scritto:MarcoDf ha scritto:Può essere questa una metodologia corretta per arrivare ad avere l'insieme dei numeri primi per quanto infiniti essi siano?
Cosa intendi con questa frase? È questo il tuo obiettivo?
Se è questo allora è già risolto felicemente da secoli; esistono difatti varie definizioni dell'insieme dei primi, la più "informale" è quella che dice che un numero naturale è primo se e solo se è divisibile solamente per uno e per sé stesso.
Il grande problema dei primi (o meglio, la grande questione irrisolta dei primi) non è la loro definizione ma quello di trovarli "facilmente" anzi di "fabbricarli" a piacere.
Conoscere le proprietà intrinseche dei primi è una cosa importante ma è un'attività enorme che è in atto da tempi immemori …
No, non è quello il mio obiettivo, ciò che cerco è una comprensione più profonda dei numeri.
In questo senso se proprio dobbiamo porre un obiettivo, ciò che mi piacerebbe scoprire è che il caro vecchio piano cartesiano venga messo in soffitta a favore di qualcosa di più moderno che tenga sempre conto del tempo nella rappresentazione dei numeri (che a mio avviso non possono essere fabricati, come non si può fabricare la traiettoria di un fotone di cui non si controlla il punto di origine).
Ad ogni modo non sto dicendo che il piano cartesiano non serve eh, dico solo che è ormai obsoleto e fuorviante, nulla nella realtà accade contemporaneamente, nemmeno le operazioni matematiche per quanto le si voglia cosiderare astratte. Ecco, questo è ciò che mi piacerebbe poter dimostrare...