eugenio.amitrano ha scritto:Ho letto l'etimologia di "quoziente" (o quoto).
...
Che ne pensi ?
Una premessa: in generale (e lo dice uno che è appassionato sia di storia della matematica, sia di etimologie), penso che guardare l'etimologia di una parola per capirne il significato matematico non sia conclusivo. Interessante spesso sì. Ma la matematica è una lingua "a sé", dei concetti bisogna esaminare la definizione precisa, più che l'origine della parola. I numeri "reali" esistono
in realtà? Un fisico risponderebbe probabilmente di no! I numeri complessi sono davvero più
complessi dei reali? Forse no: addirittura, l'analisi complessa ha dei risultati più "semplici" rispetto a quella in $RR$, per non parlare della teoria delle equazioni algebriche! I numeri "immaginari" sono davvero più
immaginari dei reali? Eccetera.
Ciò detto, esistono (almeno) due tipi di divisione: la divisione intera (quoziente e resto sono interi) e la divisione come operazione in $QQ$ (o in $RR$, o in $CC$) (e anche qui si parla di quoziente della divisione fra due numeri). Usare la stessa parola per indicare due cose diverse non andrebbe fatto, come regola generale, proprio per evitare il sorgere di confusione. In questo caso, tuttavia, dovrebbe essere chiaro dal contesto di quale "quoziente" si stia parlando, e usare lo stesso termine è una prassi.
Ciao,
L.