Re: polinomi

Messaggioda gugo82 » 03/03/2019, 21:58

@Antonio Mantovani: Non credo che quanto scrivo abbia bisogno di esegesi.
Le domande poste sono sufficientemente chiare.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
Avatar utente
gugo82
Cannot live without
Cannot live without
 
Messaggio: 20910 di 44961
Iscritto il: 12/10/2007, 23:58
Località: Napoli

Re: polinomi

Messaggioda Antonio Mantovani » 03/03/2019, 22:05

Evidentemente no.
Comunque ti lascio il podio, :-D
Antonio Mantovani
Junior Member
Junior Member
 
Messaggio: 98 di 264
Iscritto il: 11/02/2019, 13:51

Re: polinomi

Messaggioda sara09 » 04/03/2019, 00:02

gugo82 ha scritto:Volevi dire una cosa ancora non corretta.

Che libro usi?
Mi pare strano che non ci sia una definizione di polinomio, o di combinare lineare... Guarda bene.


Facchini algebra e matematica discreta...parte a spiegare il polinomio monico..
sara09
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 23 di 652
Iscritto il: 11/02/2019, 19:04

Re: polinomi

Messaggioda gugo82 » 04/03/2019, 13:59

Quindi spiega i polinomi monici senza dare una definizione di polinomio... Bene.

La definizione te la do io, così può darsi che ne trai giovamento.
Soprattutto, cerca di dimostrare le varie proprietà che ho scritto qui sotto senza dimostrazione.

Testo nascosto, fai click qui per vederlo
Siano $mathbb(K)$ un dominio di integrità unitario (in particolare un campo) e $0,1$ i suoi elementi neutri rispetto alla somma ed al prodotto.
Consiederiamo l'insieme $c_{00}(mathbb(K))$ formato dalle successioni $mathbf(p):=(a_n)_{n \in \mathbb{N}}$ di elementi di $mathbb(K)$ che sono definitivamente nulle, cioè che soddisfano la seguente proprietà:
\[
\exists \nu \in \mathbb{N}:\ \forall n\geq \nu,\quad a_n=0\; .
\]
Su tale insieme si possono definire una somma ed un prodotto ponendo per ogni $mathbf(p)=(a_n)_{n \in \mathbb{N}}$ e $mathbf(q)=(b_n)_{n \in \mathbb{N}}$:
\[
\begin{split}
\mathbf{p} + \mathbf{q} &:= (a_n+b_n)_{n \in \mathbb{N}}\\
\mathbf{p}\cdot \mathbf{q} &:= \left( \sum_{k=0}^n a_kb_{n-k}\right)_{n \in \mathbb{N}}\; ;
\end{split}
\]
tali operazioni godono delle proprietà seguenti:

  • sono entrambe associative e commutative,

  • $*$ è distributiva rispetto a $+$,

  • $+$ ha come elemento neutro la successione nulla $mathbf(o)=(0,0,0,0,...)$ e $*$ ha come elemento neutro la successione $mathbf(u)=(1,0,0,0,...)$,

  • ogni elemento $mathbf(p)=(a_n)_{n \in \mathbb{N}}$ ha opposto $-mathbf(p):=(-a_n)_{n \in \mathbb{N}}$ rispetto a $+$,

pertanto l'insieme $c_(00)(mathbb(K))$ con la struttura indotta da tali operazioni forma un anello commutativo unitario che si denota con $mathbb(K)[x]$ e si chiama anello dei polinomi a coefficienti in $mathbb(K)$ ed ogni suo elemento $mathbf(p)$ si chiama polinomio a coefficienti in $mathbb(K)$.

Fissato un polinomio $mathbf(p) = (a_n)_(n in NN) in mathbb(K)[x]$ con $mathbf(p) != mathbf(o)$, è facile dimostrare che esiste un unico $N in NN$ tale che $AA n >= N$ risulta $a_n=0$ ed $a_N != 0$: il numero $N$ si chiama grado di $mathbf(p)$ e si denota con $"grad"(mathbf(p))$ o con $v(mathbf(p))$.
Il polinomio nullo $mathbf(o)$ è l'unico a non avere grado e, per convenzione, talvolta si pone $"grad"(mathbf(o))=-oo$.

Con questa definizione di grado è semplice dimostrare che vale la regola di addizione dei gradi:
\[
\forall \mathbf{p}, \mathbf{q} \in \mathbb{K}[x],\quad \text{grad}(\mathbf{p}\cdot \mathbf{q}) = \text{grad}(\mathbf{p}) + \text{grad}(\mathbf{q})
\]
(in cui, se si usa la convenzione $"grad" (mathbf(o)) = -oo$ conviene definire $N+(-oo)=-oo=(-oo)+N$ per ogni $N in NN$). Da ciò segue che $mathbb(K)[x]$ soddisfa la legge di annullamento del prodotto:
\[
\mathbf{p}\cdot \mathbf{q} = \mathbf{o} \quad \Leftrightarrow \quad \mathbf{p} = \mathbf{o} \lor \mathbf{q} = \mathbf{o}\; ,
\]
ossia che $mathbb(K)[x]$ è un dominio di integrità.

Su $mathbb(K)[x]$ si può inoltre definire un'operazione di prodotto per lo scalare ponendo:
\[
\alpha \bullet \mathbf{p} := (\alpha a_n)_{n\in \mathbb{N}}
\]
per ogni $mathbf(p)=(a_n)_(n in NN) in mathbb(K)[x]$ ed ogni $alpha in mathbb(K)$; l'operazione così definita gode delle proprietà usuali di un prodotto per lo scalare (e perciò il simbolo \(\bullet\) può essere omesso nelle scritture), sicché $mathbb(K)[x]$ si può riguardare anche come modulo su $mathbb(K)$ (o spazio vettoriale, se $mathbb(K)$ è un campo).

Risulta molto semplice dimostrare che l'insieme \(K =\{ \alpha \bullet \mathbf{u}, \text{ con } \alpha \in \mathbb{K}\} \subset \mathbb{K}[x]\) (che coincide con l'insieme dei polinomi di grado $<= 0$) è un sottoanello di $mathbb(K)[x]$ isomorfo a $mathbb(K)$; pertanto ogni elemento $alpha in mathbb(K)$ può essere identificato con il corrispondente elemento \(\alpha \bullet \mathbf{u} \in \mathbb{K}[x]\).

Abbiamo visto che un polinomio a coefficienti in $mathbb(K)$ altro non è che una successione definitivamente nulla di elementi di $mathbb(K)$.
Per ottenere un polinomio nella forma cui siamo più abituati dalle scuole, ragioniamo come segue.
Scegliamo la famiglia $B=\{ mathbf(p)_k, " con " k in NN\}$, coi polinomi $mathbf(p)_k$ aventi coefficienti $a_(k,n):=\{ (1, ", se " n=k), (0, ", se " n!= k):}$, e scegliamo di denotare ognuno di tali polinomi semplicemente col simbolo $x^k$: dunque, ad esempio:
\[
\begin{split}
x^0 &= \mathbf{p}_0 = (1,0,0,0,0,\dots) = 1\bullet \mathbf{u} = 1 \\
x^1 &= \mathbf{p}_1 = (0,1,0,0,0,\dots ) =: x\\
x^2 &= \mathbf{p}_2 = (0,0,1,0,0,\dots )\\
x^3 &= \mathbf{p}_3 = (0,0,0,1,0,\dots) \\
\text{etc} &\dots
\end{split}
\]
Fatta tale scelta, si vede facilmente che ogni $mathbf(p) in mathbb(K)[x]$ si può esprimere in unico modo come combinazione lineare (finita!) dei vettori della famiglia \(B=\{1,x,x^2,x^3, \dots \}\); in particolare, se $mathbf(p)=(a_n) != mathbf(o)$ con $"grad"(mathbf(p)) = N$, allora risulta:
\[
\mathbf{p} = \sum_{n=0}^N a_n x^n = a_0 + a_1 x + a_2 x^2 + \dots + a_N x^N\; ,
\]
mentre evidentemente $mathbf(o) = 0 mathbf(u) = 0$. Questa notazione serve a fare più velocemente le operazioni tra polinomi, poiché si possono sfruttare tutte le usuali regole di calcolo letterale (che sono valide per come si sono definite le operazioni di somma e prodotto tra polinomi: ad esempio, prova a dimostrare che $x^n*x^m = x^(n+m)$).

Ritroviamo in questo modo la definizione "scolastica" di polinomio e di grado:

"Un polinomio $mathbf(p)$ nell'indeterminata $x$ è la somma di un numero finito di monomi, cioè di prodotti di coefficienti per potenze (ad esponente naturale) di $x$; ed il grado del polinomio $mathbf(p)$ è il più grande degli esponenti di $x$ che compare nella espressione di $mathbf(p)$".


Ciò detto, i polinomi $x +- sqrt(2)$ non sono elementi di $ZZ_5[x]$ per il semplice fatto che $ZZ_5=\{0,1,2,3,4\}$ e che $sqrt(2)$ non appartiene a $ZZ_5$.1

Note

  1. Nemmeno usando un po' di fantasia... Infatti, dando per buono il fatto che il simbolo $sqrt(2)$ denoti un elemento $a in ZZ_5$ tale che $a^2 = 2$, si vede che un tale $a$ non esiste: infatti risulta:
    \[
    0^2 = 0,\ 1^2 = 1,\ 2^2 =4,\ 3^2 = 4,\ 4^2 = 1
    \]
    in $ZZ_5$, sicché $2$ non è il quadrato di nessun elemento $a in ZZ_5$.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
Avatar utente
gugo82
Cannot live without
Cannot live without
 
Messaggio: 20912 di 44961
Iscritto il: 12/10/2007, 23:58
Località: Napoli

Re: polinomi

Messaggioda sara09 » 04/03/2019, 19:26

ah grazie mille....un'ultima cosa come faccio a trovare il polinomio che divide f per applicare il teorema di ruffini?
sara09
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 24 di 652
Iscritto il: 11/02/2019, 19:04

Re: polinomi

Messaggioda vict85 » 04/03/2019, 21:12

Quali sono le ipotesi del teorema di Ruffini? Insomma, un teorema può essere applicato solo se le sue ipotesi sono soddisfatte. Mi sembra che tu stia cercando di risolvere questo esercizio con le conoscenze del liceo, e senza usare le nozioni che dovresti aver studiato per l'esame in questione.

Detto questo, quel polinomio ha radici in \(\mathbb{Z}_5\)? Calcolando si ricava che \(\displaystyle [0]^4 = [0] \), \(\displaystyle [1]^4 = [1] \), \(\displaystyle [2]^4 = [16] = [1] \), \(\displaystyle [3]^4 = [81] = [1] \) e \(\displaystyle [4]^4 = [256] = [1] \). Cosa ne deduci? Da questo dovresti anche poter rispondere alla domanda (i).

Per comodità ti riporto la tabella delle moltiplicazioni in \(\mathbb{Z}_5\) (sperando di non aver fatto errori di calcolo).

01234
000000
101234
202413
303142
404321
vict85
Moderatore
Moderatore
 
Messaggio: 9533 di 19253
Iscritto il: 16/01/2008, 00:13
Località: Berlin

Re: polinomi

Messaggioda Antonio Mantovani » 04/03/2019, 22:15

@Gugo
Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
Non avevi detto che aveva capito?
Queste primedonne...


Moderatore: vict85

Evitiamo gli OT per favore.
Antonio Mantovani
Junior Member
Junior Member
 
Messaggio: 102 di 264
Iscritto il: 11/02/2019, 13:51

Re: polinomi

Messaggioda gugo82 » 05/03/2019, 10:18

Antonio Mantovani ha scritto:@Gugo
Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
Non avevi detto che aveva capito?
Queste primedonne...


Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
No.

Ho scritto che i miei post "non hanno bisogno di esegesi" e che le mie domande "sono sufficientemente chiare".
Su ciò che compete agli altri non uso di solito fare ipotesi. Quando ho bisogno di certezze su ciò che compete all'altro, domando per sapere.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
Avatar utente
gugo82
Cannot live without
Cannot live without
 
Messaggio: 20919 di 44961
Iscritto il: 12/10/2007, 23:58
Località: Napoli

Re: polinomi

Messaggioda sara09 » 06/03/2019, 16:06

vict85 ha scritto:Quali sono le ipotesi del teorema di Ruffini? Insomma, un teorema può essere applicato solo se le sue ipotesi sono soddisfatte. Mi sembra che tu stia cercando di risolvere questo esercizio con le conoscenze del liceo, e senza usare le nozioni che dovresti aver studiato per l'esame in questione.

Detto questo, quel polinomio ha radici in \(\mathbb{Z}_5\)? Calcolando si ricava che \(\displaystyle [0]^4 = [0] \), \(\displaystyle [1]^4 = [1] \), \(\displaystyle [2]^4 = [16] = [1] \), \(\displaystyle [3]^4 = [81] = [1] \) e \(\displaystyle [4]^4 = [256] = [1] \). Cosa ne deduci? Da questo dovresti anche poter rispondere alla domanda (i).

Per comodità ti riporto la tabella delle moltiplicazioni in \(\mathbb{Z}_5\) (sperando di non aver fatto errori di calcolo).

01234
000000
101234
202413
303142
404321



Posso dire che non ha fattori irriducibili di grado tre
Il teorema di ruffini dice che se A è un anello commutativo unitario e f appartiene a A[x]e c appartiene ad A allora c è radice di f se è solo se x-c|f
sara09
Average Member
Average Member
 
Messaggio: 25 di 652
Iscritto il: 11/02/2019, 19:04

Re: polinomi

Messaggioda vict85 » 06/03/2019, 16:59

Ok, se \(p:x^4-4\) non ha fattori di grado \(1\) e \(3\), che opzioni ti rimangono? Tieni conto che quel polinomio può anche essere scritto come \(x^4+1\).
vict85
Moderatore
Moderatore
 
Messaggio: 9546 di 19253
Iscritto il: 16/01/2008, 00:13
Località: Berlin

PrecedenteProssimo

Torna a Algebra, logica, teoria dei numeri e matematica discreta

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite