funzioni automorfe

Messaggioda jack » 27/05/2005, 21:11

è giusto una curiosità, non le sto certo studiando...però (guarda un po'[:p]) ne ho sentito parlare... che cosa sono, e come si rappresenta una funzione automorfa (sempre che si possa fare); grazie mille a chi mi risponderà...

ciao
jack
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Messaggioda rocco.g » 28/05/2005, 12:18

provo a rispondere io... non so se è corretta o meno...
cmq per quanto ne so dall'esame di geometria che ho dato:

Siano V e W due spazi vettoriali. Se f: V -> W è lineare e biunivoca allora f è un isomorfismo.
La funzione inversa, f^(-1): W -> V è anch'essa un isomorfismo.

Nel caso in cui V = W ed f : V -> V è un isomorfismo, allora f prende il nome di funzione automorfa.

Inoltre un endomorfismo invertibile di V si dice un automorfismo di V.

Questo è quello che so in generale... dovrei anche aver fatto uno o due teoremi, ma ora non li ricordo bene quindi evito di scrivere cavolate :D

spero che quanto ho detto sia vero o quantomeno esatto per certi versi... :D

Ciao!
rocco.g
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Messaggioda jack » 05/06/2005, 17:38

[:0]...
il tutto fa presupporre che io sappia cosa sia uno spazio vettoriale...
mi sono informato un attimo, e più o meno ho capito di cosa si tratta...
solo che non capisco cosa voglia dire f:V -> V... forse quello che sto per chiedere non è semplice, ma potresti farmi un esempio?
scusate per il ritardissimo per la risposta, ma ho avuto molto da fare...

ciao
jack
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Messaggioda rocco.g » 07/06/2005, 16:32

In un caso generale scrivere f:V->W vuol dire che si sta considerando una qualche applicazione f che prende un elemento presente nell'insieme V, " lo modifica compiendo delle operazioni " e lo fa arrivare nell'insieme W.
Di solito V è l'insieme di partenza, W è l'insieme di arrivo.
Nel caso degli isomorfismi e delle funzioni isomorfe lo spazio di arrivo e di partenza sono uguali, quindi se V == W si può scrivere f: V->V

Però la mia è una spiegazione molto " superficiale " credo... in fondo studio ing e non matematica :)

Invito qualcuno a correggermi se ho sbagliato o se sono stato poco corretto...
rocco.g
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Messaggioda HiTToLo » 09/06/2005, 20:17

<blockquote id="quote"><font size="1" face="Verdana, Arial, Helvetica" id="quote">quote:<hr height="1" noshade id="quote"><i>Originally posted by jack</i>

che cosa sono, e come si rappresenta una funzione automorfa (sempre che si possa fare); grazie mille a chi mi risponderà...
<hr height="1" noshade id="quote"></font id="quote"></blockquote id="quote">
Dipende dal contesto in cui le hai incontrate, in verità... Per esempio, ben al di là degli automorfismi fra spazi vettoriali, automorfe son dette tutte le funzioni a valori complessi che siano analitiche (a meno di poli) in un certo dominio D contenuto in C e invarianti rispetto al prodotto di composizione d'un numero al più numerabile di trasformazioni di Moebius, ovvero di trasformazioni linearmente razionali del tipo z --> (az + b)/(cz + d), per opportuni a, b, c, d \in C.

Saluti,
Salvatore Tringali
HiTToLo
 

Messaggioda rocco.g » 09/06/2005, 21:45

mmm non credo sia una definizione facile da capire, di sicuro più difficile della mia :D
rocco.g
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