Il numero uno rappresenta per definizione l’unità, ovvero la non-molteplicità, quindi la indivisibilità.
Ma se lo rappresento sulla retta dei numeri reali lo vedo divisibile. L’uno è divisibile? Non è una contraddizione di termini?
L’uno ha un significato diverso quando conto e quando misuro?
Contare e misurare: quali elementi in comune e quali differenze?
Cosa consiglia la didattica della matematica per evitare apparenti contraddizioni?