Bella trovata, Fioravante!
Da quando non scrivi più nulla di matematico, ti attacchi a tutto pur di scrivere qualcosa eh?
Visto che ci siamo aggiungo qualche dettaglio.
Biondina, occhi grigio-verdi, minuta, snella.
Valentina, si chiama.
Non avevo il coraggio di dichiararmi, ovviamente.
Poi in terza media ebbi la terribile idea di confidare la cosa durante una gita scolastica a un compagno, molto infantile.
Risultato: tutto il pullman venne a sapere la cosa in una frazione di tempo lunga un $epsilon$ piccolo a piacere.
Tanto lei già lo aveva capito, come venni a sapere più tardi da un'amica in comune.
Poi in prima superiore la mazzata: mi son venuti a dire che questa avrebbe detto: Stefano... mi ci sarei pure messa con lui, mi piaceva, ma aveva il vizio di rompere troppo....
Dovete sapere che ero un rompipalle assurdo, pigliavo in giro, criticavo per ogni cosa, presuntuoso...
L'ho pagata cara
La vedo sull'autobus a volte, si parla del più e del meno, della scuola (una volta ho approfittato per chiederle che facevano di matematica al classico, almeno giocavo in casa e me la scoattavo eheh
)
Ultima cosa, per farvi fare due risate: è un episodio accorso a questa ragazza.
Stavamo tutti in classe a far macello, ora di buco.
Era il periodo in cui andava di moda tirar giù i pantaloni agli altri (maschi con maschi) quando un compagno, in un gesto ingenuo e innocente (credeva lui..) fece il giochetto con lei.
Risultato: risate generali, e io forse per la mia deficienza mi sforzavo di ridere più forte di tutti.
Lei scappò al bagno a piangere, rincorsa dalle amichette del cuore.
Il colpevole si era reso conto di aver fatto una grande pirlata, e ha pianto pure lui, consapevole che sarebbe stato punito.
Venne la madre di lei (un bellissima donna tuttora, per inciso) a scuola, e fece un macello.
Alla classe fu tolta la ricreazione per 1 settimana, il colpevole del gesto fu ammonito con nota.
Che risate, che risate...