Cerchi un libro, appunti, un compagno con cui studiare?
16/10/2019, 15:01
gabriella e sergio, vi ringrazio moltissimo per le vostre risposte.
17/10/2019, 08:18
Il libro è una cosa molto personale. Io, per esempio, avevo studiato su un libro senza esercizi e molto algebrico. Siccome io avevo già una buona infarinatura di algebra astratta, non avevo avuto grossi problemi a capirlo.
Detto questo, puoi fare un esempio di definizione che ti ha tenuto mezz'ora? Una sola accortezza, evita di dire determinanti e autovalori/autovettori. Quest'ultimi richiedono, infatti, molto tempo a chiunque. Per capirli bene, secondo me, ci vogliono mesi se non anni (anche se un'illusione di comprensione puoi averla già dai primi minuti).
Nel fare l'esempio ti inviterei a copiare la definizione dell'Abate, dire a parole tue cosa hai capito e, infine, come secondo te andrebbe presentato ad un potenziale nuovo lettore.
17/10/2019, 11:37
Ciao Vict, mi puoi dire qual è questo libro astratto? Mi interesserebbe. Io a suo tempo ho studiato algebra lineare su Abate, poi in seguito ho riseguito il corso perché lo faceva Marco Manetti, che dava un'impostazione più algebrico-astratta che mi piaceva di più. Ad esempio eliminava tutta la parte geometrica e numerica (rette e piani e eliminazione di Gauss) e faceva più cose algebriche. Purtroppo però non c'era un testo, solo qualche dispensa frammentaria.
17/10/2019, 12:16
gabriella127 ha scritto:Ciao Vict, mi puoi dire qual è questo libro astratto? Mi interesserebbe. Io a suo tempo ho studiato algebra lineare su Abate, poi in seguito ho riseguito il corso perché lo faceva Marco Manetti, che dava un'impostazione più algebrico-astratta che mi piaceva di più. Ad esempio eliminava tutta la parte geometrica e numerica (rette e piani e eliminazione di Gauss) e faceva più cose algebriche. Purtroppo però non c'era un testo, solo qualche dispensa frammentaria.
Ci ho messo un po' a trovarlo. È "Corso di Geometria" di M. Stoka (edizione 3). Suppongo non sia tra i libri più facili da trovare. Comunque, se vuoi libri più teorici, c'è immagino più scelta in altre lingue.
17/10/2019, 17:58
Grazie vict, mi dispiace averti fatto perdere tempo.
18/10/2019, 10:13
gabriella127 ha scritto:Grazie vict, mi dispiace averti fatto perdere tempo.
Figurati, non era neanche tempo attivo. Il libro non c'è l'ho qui, quindi ci ho messo un po' a ricordarmi il nome dell'autore. Una volta che mi sono ricordato il nome è stato facile.
26/10/2019, 12:55
vict85 ha scritto:Il libro è una cosa molto personale. Io, per esempio, avevo studiato su un libro senza esercizi e molto algebrico. Siccome io avevo già una buona infarinatura di algebra astratta, non avevo avuto grossi problemi a capirlo.
Detto questo, puoi fare un esempio di definizione che ti ha tenuto mezz'ora? Una sola accortezza, evita di dire determinanti e autovalori/autovettori. Quest'ultimi richiedono, infatti, molto tempo a chiunque. Per capirli bene, secondo me, ci vogliono mesi se non anni (anche se un'illusione di comprensione puoi averla già dai primi minuti).
Nel fare l'esempio ti inviterei a copiare la definizione dell'Abate, dire a parole tue cosa hai capito e, infine, come secondo te andrebbe presentato ad un potenziale nuovo lettore.
)Ne prendo uno che è estremamente semplice ma che vuol essere come esempio ; Possiamo definire una funzione bigettiva $\Phi O (A)^2 \rightarrow VO^2 $ ponendo $\Phi O(A) = OA$ per ogni $ A \in A^2 $
(OA sarebbe un vettore ma non so come fare la freccia sopra)
Quello che mi chiedo, davvero si deve spiegare una cosa cosi semplice definendola cosi?
26/10/2019, 16:17
Questa non è una definizione…
Si sta definendo una funzione che probabilmente sarà usata in seguito, che (ad occhio e non conoscendo il contesto) associa ad ogni punto il suo “vettore posizione” rispetto ad un’origine.
Stai studiando gli spazi affini?
05/11/2019, 20:12
Appunto, per dire che ad ogni punto associ il suo vettore posizione serve farlo così? Per una cosa così semplice?
Comunque penso di aver espresso la mia opinione, ringrazio tutti quelli che hanno risposto, credo non serva aggiungere altro.
Questa era soltanto la mia opinione, non voglio offendere nessuno.
06/11/2019, 01:45
t3dk4 ha scritto:Appunto, per dire che ad ogni punto associ il suo vettore posizione serve farlo così? Per una cosa così semplice?
Sì, se si vuole fare Matematica…
E tieni ben presente questo: tanto più una cosa è “semplice”, tanto più è difficile da definire.
Prova a definire cos’è un insieme, ad esempio, o cos’è la somma o il prodotto di due numeri naturali.
t3dk4 ha scritto:Comunque penso di aver espresso la mia opinione, ringrazio tutti quelli che hanno risposto, credo non serva aggiungere altro.
Questa era soltanto la mia opinione, non voglio offendere nessuno.
Il problema delle opinioni non è che offendono, ma che per averne una bisogna
conoscere ciò su cui si esprime.
Insomma, prima si studia, poi si formano opinioni; senza studio non c’è opinione, ma solo chiacchiera.
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