Re: Brucia Città della Scienza

Messaggioda gugo82 » 04/04/2013, 14:33

Errore mio. Grazie per avermelo fatto notare.
Ovviamente, però, il MIUR non l'ha scritte da solo quelle cose lì.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
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Re: Brucia Città della Scienza

Messaggioda gugo82 » 23/06/2019, 19:47

Riprendo questo thread a distanza di sei anni per una buona notizia.

L'angolo di Palazzo Guevara di Bovino, parzialmente crollato nel 2013, è stato ricostruito ed ora è tornato come prima.
Ci sono passato ieri ed ho visto il palazzo spogliato delle consuete impalcature, bugnato e balaustrine che sembravano sorridere, finalmente, al mare dirimpetto dopo un lungo periodo di forzata occultazione.

Sono contento.
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Re: Brucia Città della Scienza

Messaggioda Faussone » 26/06/2019, 09:40

gugo82 ha scritto:Riprendo questo thread a distanza di sei anni per una buona notizia.
[...]


Oh! Una buona notizia ogni tanto!

(Mamma mia mi ero dimenticato di quell'orribile articolo di quel "giornalista" del Foglio, veramente da brividi di ribrezzo, anche rileggendolo adesso anni dopo che ci siamo quasi assuefatti a tanto altro.)
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Re: Brucia Città della Scienza

Messaggioda gabriella127 » 26/06/2019, 14:55

Come napoletana sono anche io contenta.
Mia sorella aveva alla Città della Scienza una stanza dell'università, che è andata a fuoco (senza mia sorella dentro, grazie al cielo).
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Re: Brucia Città della Scienza

Messaggioda gugo82 » 03/03/2021, 17:19

Sono passati già otto anni.
Mentre palazzo Guevara è stato definitivamente rimesso a posto, si stanno terminando i lavori di sistemazione urbana di Piazza della Repubblica ed ultimando la sottostante stazione della LTR, la situazione di CdS è ancora ferma al palo.

Copio/incollo da Repubblica - Napoli:

Otto anni e nulla di fatto: Città della Scienza dimenticata tra le rovine
di Stella Cervasio

Ormai ci sono solo fotografie. La memoria di Città della Scienza è in una sequenza di immagini di bambini divertiti con le mani alzate di fronte ai misteri delle orbite celesti, tutti seduti nel planetario a imparare un po’ di scienza, quella che in Italia manca. È un’istantanea di un altro tempo anche quella dei visitatori del Museo degli insetti, un bell’ossimoro che aveva fatto scoprire a tutti i segreti degli stagni, delle paludi, delle cavità terrestri sotto la guida di Guglielmo Maglio, naturalista e responsabile delle aree espositive. Quando è stato necessario, Guglielmo si è messo anche a disposizione della città, salvando pipistrelli finiti fuori posto, come quella volta durante le Universiadi, alla Stazione Marittima. Un posto come non ce n’erano, Città della Scienza. Anche l’ultimo gioiello, Corporea, la mostra permanente sulle meraviglie del corpo umano che ci imbarcava tutti sul " Proteus" per farci provare l’esperienza modello " Viaggio allucinante" di Asimov, era stato riaperto su prenotazione per due giorni a settimana, il giovedì e il venerdì. È durata 15 giorni e il Covid l’ha fatto chiudere di nuovo. L’ultima foto è la più crudele: quella del rogo che ha distrutto la parte sul mare del complesso fondato da Vittorio Silvestrini, il sogno di un fisico e di una città andato in fumo il 4 marzo 2013.
Otto anni e nulla di fatto. A raccontarlo è il presidente Riccardo Villari, rimasto in silenzio e laggiù, nella Bagnoli lontana e isolata dal resto della città e dalle menti dei politici e degli amministratori, fino alla data dell’anniversario. Sulle rovine che danno l’impressione di essere ancora fumanti della Cartagine a ovest di Napoli che nessuno ha voluto ricostruire, Villari ha lanciato un appello: « Dobbiamo rimettere in piedi in maniera condivisa l’unica luce accesa nell’area di Bagnoli, creare il grande spazio espositivo che adesso manca a una grande idea apprezzata nel mondo». E ha aggiunto: «Vorremmo essere coinvolti. Al momento della scelta del Comune di ricostruire alle spalle del complesso non praticabile e con costo tre volte superiore su un terreno da bonificare - non siamo stati invitati. Siamo pronti a rivedere la localizzazione in una zona funzionale, ma con una scelta intelligente, né ideologica né estremistica. Ci sono risorse stanziate sull’Accordo quadro del 2017, circa 60 milioni, e non devono andare perduti. Ci fu una mobilitazione di cittadini, intellettuali, premi Nobel: se questo è l’esito, non è una bella cosa » . Si cammina sulle pietre saltate in aria per l’incendio. Tanti camion di calcinacci e resti inceneriti portati via entro il 2019 dal Provveditorato alle opere pubbliche, ma i frammenti di vetro brillano ancora sotto il sole e nella " cattedrale" deserta e scoperchiata del lato mare si vedono appesi alle pareti di mattoni gli estintori carbonizzati.
L’ottantina di dipendenti è in smart working o in cassa integrazione. La Rsa tre settimane fa ha protestato: i laboratori vengano utilizzati per le scuole in tempo di Covid. I dipendenti non sono rimasti con le mani in mano, hanno già pronto il " Catalogo Scuola Digitale": basta che i docenti li contattino. Sospeso in aria è il ponte di Corporea, da dove accedevano le scolaresche. Funzionano solo gli uffici dove si lavora a progetti e gare. Il bar è chiuso. Lo shop delle meraviglie spera di riaprire. La Sala Newton è sbarrata, il centro congressi con 800 posti a sedere è vuoto, ma quello è colpa del Covid. All’incendio invece si deve il declassamento da 12 mila metri quadri ai 5 mila della sola Corporea. Il Science Center con le iniziative si è trasferito sulla " nuvola" del virtuale e da lì si accede alle sue mostre, ai convegni che ora si chiamano webinar. Ce ne sarà uno domani dalle 11, trasmesso in live streaming sulle pagine Facebook e YouTube di Città della Scienza. Si ascolterà il primo intervento di Mara Carfagna, nuovo ministro per il Sud del governo Draghi, e a Dario Franceschini ministro Mibact che per i musei si è speso molto, si domanderà se anche un museo della scienza ( che è stato il primo interattivo d’Italia) non abbia diritto a risorgere. Del futuro del complesso parleranno Francesco Floro Flores, commissario straordinario di Bagnoli, Domenico Arcuri ad di Invitalia, il soprintendente di archeologia e paesaggio Luigi La Rocca, due testimonial, Maurizio de Giovanni ed Eugenio Bennato. Invitati il sindaco de Magistris e il governatore De Luca.


Il sito ufficiale dell'incontro è questo qui: https://www.4marzo2013.it/
Alle 11:00 purtroppo sono in aula (ahime virtuale!), ma chi è interessato può partecipare alla diretta sui social. :wink:
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