Re: la matematica ai matematici?

Messaggioda jitter » 15/02/2015, 21:26

friction ha scritto:Più che su "chi deve insegnare che cosa" ci sarebbe da discutere su che come le cose vengono insegnate... qualche settimana fa mi è capitato di fare degli esercizi di geometria col fratello di un mio amico che fa la terza media, e sono rimasto allibito.


Concordo. Forse vi sembrerà un po' contraddittorio il mio pensiero, ma non credo che - di fatto - la scarsa preparazione di base dei ragazzi sia una conseguenza del tipo di laurea degli insegnanti. Anche perché sono innumerevoli i fattori che fanno di un insegnante un buon insegnante. Cioè, un prof che non conosce gli integrali, non per questo non sa spiegare bene le potenze, e magari lo fa meglio di chi sa risolvere un super-integrale. La differenza secondo me è a un altro livello, di linguaggio forse. Voglio dire, quando il mio amico G. parla delle cose più elementari, anche nel modo più semplice e didattico possibile, si avverte eccome che è laureato in matematica, ci mette qualcosa di più non solo per passione. Mi chiedo quanto questo "di più" influisca, quanto abbia senso prenderlo in considerazione visti i problemi più urgenti della scuola di oggi.
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Re: la matematica ai matematici?

Messaggioda Faussone » 15/02/2015, 22:43

friction ha scritto:Più che su "chi deve insegnare che cosa" ci sarebbe da discutere su che come le cose vengono insegnate...

Condivido a pienamente.

friction ha scritto:[........]
Va da sé che se l'obiettivo dei corsi di matematica delle scuole medie è quello di insegnare ad imparare a memoria delle formule e sostituirci dentro dei numeretti, poco importa quale sia la preparazione di base di un insegnante, no? :roll:

Non ho contatti frequenti con ragazzi delle scuole medie, ma anche io ho avuto questa impressione: che il livello della scuola italiana stia peggiorando (e forse non solo in ambito scientifico).
Se faccio un paragone con la mia esperienza scolastica (ho frequentato sempre solo scuole pubbliche, al tempo considerate scuole di livello medio, niente di eccezionale) mi sembra ci sia un abisso, e le scuole ai miei tempi erano tutt'altro che perfette.
Forse sono stato fortunato io con la mia maestra elementare, e con gli insegnanti delle scuole medie, ma orrori come quelli descritti da friction e modi così errati di presentare alcuni concetti ai ragazzi, anche a me è capitato di osservarne, non ne ho mai lontanamente visti nella mia esperienza.

Spero di essermi imbattuto in esempi particolarmente sfigati e che questa impressione sia sbagliata o quantomeno esagerata.
Sarei curioso di sentire il parere dei frequentatori del forum più a contatto col mondo della scuola.

Comunque riguardo alla domanda di questo topic, la matematica alle scuole medie (e anche medie superiori) secondo me può essere insegnata indifferentemente da un laureato-a in matematica, in fisica, in ingegneria, in statistica e forse anche in economia (e magari anche d'altro). Il punto non è la laurea, ma la capacità della persona a insegnare e, soprattutto, a trasmettere le basi del pensiero scientifico e matematico.
Non ne so molto del funzionamento della scuola italiana, ma temo che adesso si fa proprio il contrario, si guarda più ai titoli di studi o a corsi obbligatori (temo inutili dal punto di vista pratico) da frequentare per accedere all'insegnamento che non a selezionare e a monitorare dal punto di vista descritto gli insegnanti (penso alle materie scientifiche, ma il concetto si può estendere anche al resto).
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Re: la matematica ai matematici?

Messaggioda gio73 » 17/02/2015, 09:30

Faussone ha scritto:Non ne so molto del funzionamento della scuola italiana, ma temo che adesso si fa proprio il contrario, si guarda più ai titoli di studi o a corsi obbligatori (temo inutili dal punto di vista pratico) da frequentare per accedere all'insegnamento che non a selezionare e a monitorare dal punto di vista descritto gli insegnanti (penso alle materie scientifiche, ma il concetto si può estendere anche al resto).



Ciao Faussone,
come proponi di selezionare gli insegnanti?
Secondo te sarebbe utile introdurre incentivi (economici) legati alla preparazione degli allievi?
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Re: la matematica ai matematici?

Messaggioda seven » 17/02/2015, 18:04

gio73 ha scritto:Ciao Faussone,
come proponi di selezionare gli insegnanti?
Secondo te sarebbe utile introdurre incentivi (economici) legati alla preparazione degli allievi?

Scusate se mi introduco nella discussione non essendono colui a cui è stata rivolta la domanda.
A quel punto sorgerebbe il problema di come valutare oggettivamente la preparazione degli allievi,
essendoci un conflitto di interesse nel caso in cui si facesse riferimento alle pagelle medesime.
Inoltre fatta la legge, trovato l'inganno.. senza contare l'investimento, comunque non trascurabile,
da parte dello stato per istituire dei modelli di selezione in base al merito nel corpo docente.
Se si adottasse il criterio di richiedere a ogni docente di valutare il proprio collega in modo anonimo,
(sto pensando a una soluzione economica), non è detto che il collega, anche se afferente
allo stesso insegnamento, sia oggettivo nel giudzio e non giudichi in base ad altri fattori.

EDIT: ho rimosso l'opzione spoiler come suggerito
Ultima modifica di seven il 18/02/2015, 14:16, modificato 2 volte in totale.
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Re: la matematica ai matematici?

Messaggioda gio73 » 17/02/2015, 19:04

@seven

ottime osservazioni
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Re: la matematica ai matematici?

Messaggioda Intermat » 17/02/2015, 20:59

Testo nascosto, fai click qui per vederlo
seven ha scritto:
gio73 ha scritto:Ciao Faussone,
come proponi di selezionare gli insegnanti?
Secondo te sarebbe utile introdurre incentivi (economici) legati alla preparazione degli allievi?

Scusate se mi introduco nella discussione non essendono colui a cui è stata rivolta la domanda.
A quel punto sorgerebbe il problema di come valutare oggettivamente la preparazione degli allievi,
essendoci un conflitto di interesse nel caso in cui si facesse riferimento alle pagelle medesime.
Inoltre fatta la legge, trovato l'inganno.. senza contare l'investimento, comunque non trascurabile,
da parte dello stato per istituire dei modelli di selezione in base al merito nel corpo docente.
Se si adottasse il criterio di richiedere a ogni docente di valutare il proprio collega in modo anonimo,
(sto pensando a una soluzione economica), non è detto che il collega, anche se afferente
allo stesso insegnamento, sia oggettivo nel giudzio e non giudichi in base ad altri fattori.

Non a caso una delle prime cose che si imparano in un corso di Economia e Organizzazione Aziendale è che le attività non valutabili in maniera adeguata non devono essere incentivate. Inoltre se un dipendente ha più di un compito e, anche uno solo è difficilmente valutabile, non deve riceve incentivi neanche per le prestazioni valutabili. Direi che proprio per questi motivi l'insegnamento non sia una attività adatta per un sistema di incentivi.
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Re: la matematica ai matematici?

Messaggioda vict85 » 18/02/2015, 11:38

Non capisco perché avete nascosto gli ultimi messaggi. Mi sembravano assolutamente in topic.

Comunque a mio avviso si potrebbero misurare le competenze degli studenti, però non sarebbe facile distinguere il bravo insegnante dall'insegnante medio con una buona classe. Io trovo giusto che si possano dare incentivi a chi “produce” ottimi studenti ma non deve, secondo me, né essere l'unico e neanche il principale incentivo.

Personalmente penso che il problema della scuola non siano né gli insegnanti né la mancanza di soldi, ma l'atteggiamente medio di fronte alla scuola (del popolo italiano intendo) e un programma scolastico decisamente migliorabile.

Detto questo penso che si dovrebbe pagare l'insegnante anche in base alla situazione socio-culturale della scuola (non so se venga già fatto) e a fattori come la presenza di diversamente abili e problemi di apprendimento. Insomma un insegnante che insegna in situazioni difficili e riesce a fare uscire degli studenti discreti andrebbe premiato. Ci sarebbe però il problema su come far arrivare in queste scuole chi davvero voglia insegnare qualcosa a questi ragazzi e non solo a prendere più soldi e lavorando la metà solo perché tanto gli alunni non vogliono imparare. E allo stesso tempo far si che il sistema di selezione non produca un modo per discriminare in base a religione, appartenenza politica o preferenze sessuali.
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Re: la matematica ai matematici?

Messaggioda Vikhr » 18/02/2015, 12:08

Non viene a nessuno il dubbio che l'atteggiamento medio di fronte alla scuola sia determinato dal programma scolastico decisamente migliorabile, ammesso che l'atteggiamento sia causato dalla noia indotta dallo stesso?
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Re: la matematica ai matematici?

Messaggioda Faussone » 18/02/2015, 19:18

gio73 ha scritto:
Ciao Faussone,
come proponi di selezionare gli insegnanti?
Secondo te sarebbe utile introdurre incentivi (economici) legati alla preparazione degli allievi?


Secondo me la selezione non dovrebbe avvenire solo per titoli, ma andrebbe in qualche modo esaminate le capacità comunicative e didattiche dei futuri insegnanti. Non credo sia impossibile.
Riguardo al monitoraggio certo non sarebbe facile, ma secondo me l'importante è garantire un livello minimo. Un insegnante molto cattivo può far grandissimi danni.
Sugli incentivi economici in questo senso non ho le idee chiare, secondo me, garantito un livello accettabile medio di insegnamento, sarebbe giusto poi retribuire in maniera adeguata i docenti, visto che l'insegnamento è un mestiere di grande responsabilità..

Sono d'accordo che anche i programmi e la didattica andrebbero riviste, anche se trovo questo aspetto meno urgente rispetto a quanto detto.

Tu gio73 da insegnante come vedi la scuola di oggi rispetto a quella da te frequentata al tempo? Siamo dello stesso anno quindi sono curioso di avere le impressioni di qualcuno dentro la scuola di oggi.
Credo tu sia insegnante di scuola media superiore, le impressioni riferite nel mio precedente post comunque si riferiscono soprattutto alle medie inferiori e elementari, con cui ho avuto qualche occasione di contatto tramite i figli di parenti e amici.
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Re: la matematica ai matematici?

Messaggioda gio73 » 18/02/2015, 20:42

Ti sbagli faussone, io insegno alle medie e
...ho visto cose che voi umani non potete nemmeno immaginare

Sono molto a contatto con i giovani (allievi, figli, figli di amici, amici dei figli, nipoti...) e questo è un gran bene perchè mi proietta verso il futuro. I ragazzi sono molto in gamba ma rispetto al passato ho l'impressione che le richieste siano diminuite, che ci si aspetti sempre il massimo e quindi non si chieda più di tanto per il timore che non riescano.

Della mia esperienza alle medie da studente ricordo che andavo bene in matematica e scienze; alle superiori anche ero in gamba, infatti in pagella avevo 7, gli ultimi anni 8. Però ricordo anche che non capivo sempre tutto: alcune cose erano difficili, ma dovevo provarci lo stesso.
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