uh, intrigante questo thread, rispondo subito
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Opportuna l'avvertenza di Vict: è possibile (è naturale) che i minori leggano, quindi continuiamo a usare un linguaggio appropriato, così come stiamo facendo.
Delirium: "Se l'obiettivo è quello di far emergere lentamente una peculiarità tua che possa renderti quantomeno vagamente interessante agli occhi della tua interlocutrice (nel mio caso, non essendo particolarmente avvenente, ho provato a puntare su altri aspetti tipo proprietà linguistica, "cultura" etc...)"
Io non penso sia una buona strategia concentrarsi a fare emergere caratteristiche che crediamo ci rendano interessanti, perché in realtà a fare il gioco è la pura relazione.
Ho notato che funziona molto di più far capire all'altra persona che è interessante piuttosto che mostrare interessanti se stessi. Perché le persone amano prima se stesse e amano ricevere delle conferme.
Inoltre, puntare sulle proprie qualità culturali è pericoloso, può essere un boomerang. Diciamo che ci facciamo sempre un'idea dell'intelligenza dell'altra persona, ma non è che stiamo lì a misurare subito il suo QI. E' un'impressione globale che si forma nel tempo. Ma se uno si presenta subito come l'intelligentone, l'acculturato, crea nell'altro un'aspettativa elevata che poi facilmente può essere delusa. Se l'intelligentone in questione ha una cultura arida, accompagnata da uno scarso senso critico, se gli manca quel "guizzo", per contrasto dà l'impressione di essere ancor meno intelligente di quello che è.
Quindi io penso che proprio all'inizio del rapporto, nella comprensibile ansia di doversi mostrare interessanti, bisogna stare attentissimi a non dimenticare l"essere interessante" dell'altro.
Un piccolo incoraggiamento ai più o meno giovani... I giovani sono più anticonformisti per certe cose, ma molto meno per altre. Crescendo (o invecchiando, come volete) non si dividono le persone in sfigate e non sfigate, e non tutti guardano all'aspetto fisico (molto sì, ma molti no). E neanche al sesso nella stesso modo e nella misura, se vogliamo dirla tutta.