Grazie per tutti quelli che sono intervenuti, purtroppo ho avuto un problema al pc e solo ora riesco a scrivere di nuovo.
Inizio col dire che ho aperto con un titolo errato e ho portato fuori strada nel tentativo di spiegarvi il dubbio. Il mio dubbio era però un po' diverso e volevo provare a riordinare i pensieri per cercare una risposta. Vi ringrazio per la pazienza nello spiegarmi
Il titolo più corretto sarebbe forse "Numeri, unità di misura ed interpretazione"
Mettiamo io abbia:
(1) (4g / 2g) * 8g = 2(volte) * 8g = 16g
che potrebbe essere rielaborata come:
(2) 4g * 4(volte) = 16g
cosa mi garantisce che concettualmente dividere dalla (2) 8g per 2g e moltiplicarlo dopo per 4g sia identico alla (1) cioè: dividere 4g per 2g e moltiplicarlo per 8g?
Sono la stessa cosa, a calcoli, ma come logica "interpretativa" sono diverse: una è ripetere 4g per 4 volte, e l'altra moltiplicare 8g per 2 volte. E questo scambio di interpretazioni l'ho potuto fare con una semplice semplificazione.
Cosa è successo in sostanza:
Nella (1)
(4g / 2g) * 8g
l'operazione tra parentesi è una divisione per contenenza (quante volte sta 2g in 4g?) 2 volte e quel due volte in cui sta 2 nel 4 lo moltiplico per 8g per ottenere 16g totali.
Mentre contemporaneamente nella (2)
4g * (8g/2g)
questa volta vedo il 2g quante volte sta nel 8g cioè 4(volte) e ora questo numero di "volte" lo moltiplico per 4g per ottenere 16g totali.
Un numero di volte che ottengo "logicamente" da una divisione di contenenza vado a moltiplicarlo per un numero di grammi nel caso (1) e un altro "volte" di un'altra divisione di contenenza vado a moltiplicarlo per un altro numero di grammi caso (2). Ok empiricamente vedo che funziona per questo caso, ma non è così evidente, come posso dire (dimostrare) che vale sempre per ogni calcolo del mondo?