Premetto che il mio cdl non ha fornito informazioni relative alla tesi. A dire il vero tutti mi hanno detto che il lavoro di una tesi triennale non è di molta importanza e di dedicarci il minor tempo possibile. Fai conto che quando sono andato dal relatore a presentare l'argomento di tesi che ho sviluppato nello stage e approfondito poi con studio personale, pensava fossi della magistrale.. Quindi ho deciso di impegnarmi e scrivere anche un buon testo più che altro per soddisfazione personale, e anche perchè tratta di argomenti molto specifici che in Italia non sono per niente sviluppati e che chissà, potrei utilizzare nel mondo del lavoro.
Detto questo, la mia opinione è che una tesi di laurea sia più simile ad una monografia che ad un articolo di ricerca. Pertanto consiglio di scrivere un capitolo introduttivo in cui presenti i metodi che utilizzi durante la parte di ricerca. Quindi, riguardo al punto 1 dovresti fornire una tua personale introduzione agli strumenti che utilizzi. Nel caso della matematica questo capitolo ha spesso anche lo scopo di fissare la notazione.
Questo capitolo lo puoi scrivere dopo aver scritto tutto il resto, oppure prima. Entrambe le cose hanno i loro vantaggi e svantaggi. Se vuoi essere sintetico, probabilmente ti conviene dopo, ma devi segnarti da qualche parte i vari argomenti che dovrai mettere in quel capitolo.
Per l'introduzione il relatore mi ha detto proprio queste cose. Pensavo però di farla alla fine della stesura. In realtà poi io ho un altro capitolo da inserire in cui presento l'azienda in cui ho fatto lo stage e dalla quale ho preso i dati.
Nota che non devi copiare un manuale, devi rielaborare i concetti presentati (possibilmente guardandoli da più manuali) e filtrare ciò che è necessario per comprendere la tua tesi. Ovviamente non è necessario presentare argomenti di analisi 1 o dimostrare ogni cosa che si dice, ma non è detto che un piccolo accenno a cosa si intenda per campione possa essere appropriato.
Il problema è che gli argomenti un po' "innovativi" trattati nell'articolo di ricerca sono recenti (2010) e poco sviluppati. Quindi diciamo che a parte le fonti utilizzate dall'autore stesso, l'unico lavoro su cui posso fare riferimento è il suo.
Per il punto 2), devi citare la fonte. Io personalmente userei la formula "Come mostrato in [cit], è consigliato un campione di numerosità superiore a X", o anche qualcosa come "A questo proposito, Autore [cit.] ha fatto delle simulazioni mostrando che per campioni di numerosità inferiori ad X succede ...". Non avere paura di scrivere una frase in più, se serve a rendere il testo più comprensibile.
Non sono entrato nei dettagli stilistici col relatore, pensavo prima di abbozzare il primo capitolo e sottoporlo a revisione.
Quindi secondo te una frase del tipo:
"Per ottenere limiti di controllo soddisfacenti, Montgomery [Montgomery, 2003] ha mostrato che un campione di numerosità n è sufficiente" può andare bene?
Se gli autori sono due invece metterei "Caio e Sempronio [Caio & Sempronio, anno] hanno .. "
Per il punto 3) metterei la citazione all'inizio ed eviterei di fare un elenco di formule senza spiegazioni e commenti. Comunque chiedi al tuo relatore, e cerca di renderlo un po' meno copia e incolla aggiungendo dei tuoi commenti personali.
Cercherò sicuramente di rielaborarlo, però lo strumento è stato introdotto per la prima volta da questi autori nel 2010 e non posso fare, come dicevi tu, un confronto tra vari articoli o manuali. Io punto a inserirlo bene nel contesto della mia tesi e di eventualmente inserire parti da altre fonti che gli autori hanno utilizzato.
Un'altra domanda: dovrei inserire anche in bibliografia dei testi di un convegno che non sono mai stati pubblicati. Ho trovato nel web come inserire atti pubblicati, ma non è il mio caso. Consigli?
Ti ringrazio per la risposta.