E’ problematico trovare una sezione adatta. Ci vorrebbe l’auspicata sezione di filosofia della scienza; e in mancanza di questa vada per Generale.
Parto dalla questione nella sua forma più grezza: tutti noi (esseri umani) proviamo delle sensazioni: se mangiamo un gelato, se ci pestiamo un dito con un martello, se facciamo un bel bagno caldo, ecc ecc. Alcune di queste le sentiamo “piacevoli”, altre “spiacevoli”, altre , magari, neutre.
Ma, NOI; il nostro corpo, è un pezzo di materia: molto organizzato, estremamente complesso, ma insomma, un pezzo di materia. Quindi, noi sappiamo che un pezzo di materia – il nostro corpo – può provare delle sensazioni. Su questo fatto veramente non possono esserci dubbi: è una specie di “cogito ergo sum”, ma, direi, ancora più forte (perché il “sum”, insomma, è ancora un po’ nebuloso; ma una martellata su un dito no).
Da questa base, ricaverei una serie di questioni.
- la prima, certamente è: ma come è possibile una cosa del genere? Come fa, della materia, a SENTIRE qualcosa?
- La seconda: visto che il fatto, anche se inspiegabile, non è però dubitabile, è: quali caratteristiche deve avere, un pezzo di materia, per sentire qualcosa? Un termostato sente? Probabilmente no. Un computer sente? Probabilmente no, Un batterio, una pianta, un lombrico, sentono? ….. forse no…. Un gatto, una mucca sentono? Molto probabilmente sì. Quindi: c’è speranza di trovare un criterio?
- La terza: c’è qualche – sia pur ipotetica – speranza di SAPERE se un certo pezzo di materia sente qualcosa?
Può sembrare – in particolare la terza questione – una rielaborazione del test di Turing. A me però sembra di no, nel senso che – salvo il massimo rispetto per Turing – direi che la sua domanda “le macchine possono PENSARE?” (maiuscolo mio) non centra il punto. Mette l’accento sul “pensare”, invece che sul “sentire” , e questo mi pare faccia perdere il contatto con il vero e fondamentale “scandalo” di una materia che si accorge di “esserci”. E, su questa linea, tutto quel che mi è capitato di leggere (Dennett, Hofstadfer, e altri non ricordo) si perdono in questioni computazionali che mancano completamente il bersaglio (IMHO)
Qualcuno raccoglierà questa proposta di discussione? Lo spero… è faticoso pensarci da solo, la questione pare così imprendibile…