Che fare?

Messaggioda Delirium » 06/06/2017, 22:50

Sono mesi (da gennaio) che cerco una posizione di dottorato. Ho fatto più di 15 applications (in Italia e all'estero), sono stato shortlistato più volte (anche in posti fighi), ma alla fine ho ricevuto soltanto una valanga di mazzate sui denti. Immaginavo che la competizione sarebbe stata spietata ( - eppure non credo di avere un curriculum così scadente: ho fatto esami avanzati con professori di fama internazionale, ho una media piuttosto alta, quattro referenze da due università differenti, una tesi di ricerca forse pubblicabile, un periodo di studio all'estero, una laurea magistrale plausibilmente conseguita in meno di due anni con votazione che potrà senza problemi essere massima), ma non a questo livello. So di gente che col mio stesso bagaglio s'è beccata posizioni in posti eccellenti (all'estero) dopo aver compilato soltanto una (una!) application.

La mia vita ha sempre ruotato intorno alla Matematica, e l'idea di doverla ora abbandonare mi terrorizza. E' vero che i 'no' aiutano a crescere, ma le scariche di mitra t'ammazzano (o, fuor di metafora, ti fanno credere e ti convincono di essere uno schifo inadatto a qualsiasi cosa). Non ho nemmeno più voglia di studiare per l'ultimo esame (a dire la verità non ho nemmeno più voglia di laurearmi). Sono terrorizzato non solo perché non riesco ad immaginarmi a fare altro (sebbene obtorto collo sarei disposto a farlo), ma anche perché ho direzionato la mia intera esistenza verso quell'obiettivo; chi diavolo lo assume ora, in azienda, uno con un background full Analisi Matematica?
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Re: Che fare?

Messaggioda Luca.Lussardi » 07/06/2017, 07:25

Non mollare, i concorsi in realta' vanno fatti per essere persi, le commissioni ti conoscono e prima o poi ce la farai, penso che se uno insiste si piazza da qualche parte...
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Messaggioda j18eos » 07/06/2017, 11:14

Un mio cugino (omonimo di nome e cognome), cresciuto negli U.S.A., laureato con onore in giurisprudenza: ha ricevuto 80 (ottanta) no, prima di essere assunto da un'azienda multinazionale; di cui oggi lui è l'amministratore delegato...

...e per giunta quegli "80 no" li ha conservati in un album dei ricordi! ;)

Non mollare! ;)
Ipocrisìa e omofobìa,
fuori da casa mia!

Semplicemente Armando. ;)
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Re: Che fare?

Messaggioda dan95 » 07/06/2017, 11:42

Da come si dice in giro (qua in Italia), non appena vai all'estero da laureato ti offrono un lavoro con stipendio arbitrariamente alto...ma da quanto leggo qua questo non è vero manco pe' caxxo...
"Chi è padrone del proprio respiro, è padrone della propria vita."~ Antico proverbio

"La capacità di scegliere è un dono che la natura fa all'uomo. Scegliere è un dono che l'uomo fa a se stesso." D.B.

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Re: Che fare?

Messaggioda Black Magic » 07/06/2017, 14:01

dan95 ha scritto:Da come si dice in giro (qua in Italia), non appena vai all'estero da laureato ti offrono un lavoro con stipendio arbitrariamente alto...ma da quanto leggo qua questo non è vero manco pe' caxxo...


Ridiamo per non piangere :-D


@Delirium

Ma il tuo obiettivo è trovare un posto per il dottorato, non 15+. Quindi che ti importa che sia andata male? Ti deve interessare solo che si verifichi 1 volta buona. Il resto non conta.
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Re: Che fare?

Messaggioda Luca.Lussardi » 07/06/2017, 17:30

dan95 ha scritto:Da come si dice in giro (qua in Italia), non appena vai all'estero da laureato ti offrono un lavoro con stipendio arbitrariamente alto...ma da quanto leggo qua questo non è vero manco pe' caxxo...


Detta cosi' e' falsa, cio' che potrebbe essere vicino alla realta' e' che all'estero (in certi paesi) e' piu' facile per un laureato trovare una buona occupazione, ma questo esclude l'accademia, ai dottorati, e anche a tutte le posizioni successive, si accede praticamente sempre su concorso e la competizione e' molto alta dappertutto.
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Re: Che fare?

Messaggioda killing_buddha » 07/06/2017, 18:56

Ci sono diverse strategie che puoi adottare.

La più razionale è fare una lista di persone con cui saresti disposto a lavorare e sondare il terreno per vedere se loro sono altrettanto disposti. Alcune volte, specie con decani dell'università cui ti rivolgi, l'assunzione di dottorandi è a pura discrezione del singolo. Si tratta di mandare tutte le email che riesci, in tutti i posti dove è credibile tu possa trovare un gruppo di ricerca che ti è affine, o un tema in cui sei disposto a specializzarti. Questo tipo di tecnica ha un rate di fallimento molto alto ovviamente, perché è come chiedere a 100 estranei "ciao, vuoi essere mio amico?". Del resto come ti è stato fatto notare, ti basta un solo sì.

Il tuo relatore (so chi è, quindi non faccio la domanda a caso) che cosa ritiene abbia causato questa sequela di no? E tu che opinione hai? Tieni poi a mente che chi ti shortlista e non ti cerca, tu lo devi rincorrere. Che almeno ti dicano un no esplicito, o che ti spieghino cosa non è andata.
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Re: Che fare?

Messaggioda seven » 07/06/2017, 20:04

Se hai solo bisogno di un po' di rassicurazioni ben venga. Non hai motivo di farti venire le crisi, stai esagerando, oltretutto non hai perso niente. Allora chi ha avuto problemi veri che dovrebbe dire? Solo chi non ha avuto incidenti di percorso ha la possibilità di inseguire i propri sogni?
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Re: Che fare?

Messaggioda Delirium » 07/06/2017, 20:22

killing_buddha ha scritto:[...] La più razionale è fare una lista di persone con cui saresti disposto a lavorare e sondare il terreno per vedere se loro sono altrettanto disposti. Alcune volte, specie con decani dell'università cui ti rivolgi, l'assunzione di dottorandi è a pura discrezione del singolo. Si tratta di mandare tutte le email che riesci, in tutti i posti dove è credibile tu possa trovare un gruppo di ricerca che ti è affine, o un tema in cui sei disposto a specializzarti. Questo tipo di tecnica ha un rate di fallimento molto alto ovviamente, perché è come chiedere a 100 estranei "ciao, vuoi essere mio amico?". Del resto come ti è stato fatto notare, ti basta un solo sì. [...]

Ho proceduto anche così; ho mandato circa 45 mail. In genere ti rispondono (se lo fanno) che son già pieni, oppure che non hanno soldi. In un caso (King's College) è scattato l'interesse, ho ottenuto due colloqui, ma ho il sospetto che poi verrò schiacciato dalla concorrenza.

L'altra via è quella "ufficiale", quella dei bandi (di solito li cercavo qui); i bandi mi sono valsi due colloqui (Vienna e Lund). A Vienna sono andato di persona, ma poi mi hanno scartato; ho chiesto lumi almeno intorno all'interview, mi hanno detto che ho fatto bene e che il problema era di matching. Il prof di Lund è sparito nel nulla e non mi risponde alle mail. Mi hanno scartato pure a Jyväskylä dove c'è un prof italiano che ha lanciato un progetto intimamente collegato ad entrambe le mie tesi triennale e magistrale (ed è e sarà un mistero la motivazione per cui non mi abbia concesso almeno il colloquio). Altri posti tacciono da mesi, ma è un 'no' implicito, altrimenti mi avrebbero almeno shortlistato (credo).

killing_buddha ha scritto:[...] Il tuo relatore (so chi è, quindi non faccio la domanda a caso) che cosa ritiene abbia causato questa sequela di no? E tu che opinione hai? [...]

Il mio relatore fa il laconico, si limita ad inviare le lettere di referenza e dirmi che devo insistere. Spinte maggiori le ho ricevute da altri professori, uno in particolare dei quali (che peraltro è ordinario) mi ha dato un sacco di dritte ed informazioni. Ma la sensazione è che manchino proprio i contatti (con l'estero), quegli agganci decisivi che ti possano infilare in un posto quasi certamente - oppure, se non mancano, non li vogliono utilizzare per me.

seven ha scritto:Se hai solo bisogno di un po' di rassicurazioni ben venga. Non hai motivo di farti venire le crisi, stai esagerando, oltretutto non hai perso niente. Allora chi ha avuto problemi veri che dovrebbe dire? Solo chi non ha avuto incidenti di percorso ha la possibilità di inseguire i propri sogni?

Non ho bisogno di rassicurazioni, ho bisogno di un piano B per non finire in mezzo alla strada (infatti nel mio OP c'era una domanda, più o meno retorica, in calce). Considera che per la maggior parte dei posti all'estero bisogna scomodarsi mesi prima; se a giugno ancora non hai nulla, sei (quasi) fuori. E una volta che ti sei laureato perdi sostanzialmente tutti i contatti e i "diritti" con i professori che ti hanno referenziato, il che vuol dire che sei spacciato.
Delirium
 

Re: Che fare?

Messaggioda Zero87 » 07/06/2017, 20:57

Delirium ha scritto:Non ho bisogno di rassicurazioni, ho bisogno di un piano B per non finire in mezzo alla strada (infatti nel mio OP c'era una domanda, più o meno retorica, in calce).

La mia fidanzata è appena partita perché l'aspetta il turno di notte in fabbrica da operaia, io tra poco crollerò di sonno perché da domattina alle 6 mi aspettano le solite 3 ore di viaggio (tra andata e ritorno) per un posto da impiegato in un lavoro che neanche mi dispiace ma ogni volta mi riserva sforzi mentali enormi per capirci qualcosa (ho scoperto lì per la prima volta, ad es., che esistono cose come l'SQL).
Entrambi laureati in matematica e con cassetti pieni di sogni e aspettative: eccolo il piano B...! :|

Tornando meno OT, ed evitando di farti arrabbiare con la frase precedente, posso dirti solo di continuare, anche mentre ti occupi del piano B. Per passione scrivo romanzi e racconti dalle nove di sera fino alle dieci di sera e quando posso anche in pausa pranzo (sto cercando un app decente per android, quasi quasi apro un thread...), sono 5 anni che partecipo a concorsi o che provo a inviare qualcosa a case editrici raccogliendo un pugno di mosche.
Chissenefrega, prima o poi magari chi gioca a dadi lassù in alto potrebbe far uscire il mio numero e darmi qualche soddisfazione, perché smettere di sognare?

PS. Dimenticavo:
Black Magic ha scritto:Ma il tuo obiettivo è trovare un posto per il dottorato, non 15+. Quindi che ti importa che sia andata male? Ti deve interessare solo che si verifichi 1 volta buona. Il resto non conta.

Fregatene di chi ti chiude la porta in faccia, se vuoi potrai chiuderla tu a tua volta a lui quando riuscirai a far valere te stesso.
L'unica cosa in cui credo è che prima o poi, magari in un tempo lontano, la meritocrazia straborderà allagando anche la strada delle conoscenze o degli agganci facili.
Ammesso che ci sia, ovvio, nel mio caso letterario potrei avere qualche dubbio... :P
Ex studente Unicam :heart:
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