Re: Le "traccie" del Ministero per gli esami di maturità

Messaggioda @melia » 29/06/2017, 07:27

Ryukushi ha scritto:In nessun paese al mondo l'insegnante lavora otto ore al giorno a scuola, a mio avviso sarebbero troppe per garantire la qualità.

Mi sembrava di aver capito che la proposta delle 8 ore a scuola fosse comprensiva di tutto, preparazione delle lezioni, predisposizione e correzione dei compiti, riunioni collegiali e, ovviamente, lezioni. Io ci metterei la firma, trasformerei il mio studiolo a casa in un salottino. La cosa sarebbe fattibile e sono certa che molti colleghi la approverebbero, ma servirebbero gli spazi. Ognuno dovrebbe avere la propria scrivania e libreria. Invece abbiamo una sala insegnanti con un numero di sedie pari ad un decimo dei docenti e dei cassetti che si riempiono con 3 pacchi di compiti e 2 libri.

In Polonia (dove ho fatto uno scambio culturale) tutti gli insegnanti hanno la propria aula, che è un'aula da lezione in cui c'è un armadio chiuso a chiave per il docente. I docenti hanno lezione alla mattina e al pomeriggio si fermano per correggere, preparare il materiale per il giorno dopo, fare attività di recupero. Libri, compiti e altro materiale didattico, compreso il computer, non escono dalla scuola. Alle 17 la scuola chiude per le pulizie.
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Re: Le "traccie" del Ministero per gli esami di maturità

Messaggioda Intermat » 29/06/2017, 11:47

@melia ha scritto:
Ryukushi ha scritto:In nessun paese al mondo l'insegnante lavora otto ore al giorno a scuola, a mio avviso sarebbero troppe per garantire la qualità.

Mi sembrava di aver capito che la proposta delle 8 ore a scuola fosse comprensiva di tutto, preparazione delle lezioni, predisposizione e correzione dei compiti, riunioni collegiali e, ovviamente, lezioni. Io ci metterei la firma, trasformerei il mio studiolo a casa in un salottino. La cosa sarebbe fattibile e sono certa che molti colleghi la approverebbero, ma servirebbero gli spazi. Ognuno dovrebbe avere la propria scrivania e libreria. Invece abbiamo una sala insegnanti con un numero di sedie pari ad un decimo dei docenti e dei cassetti che si riempiono con 3 pacchi di compiti e 2 libri.

In Polonia (dove ho fatto uno scambio culturale) tutti gli insegnanti hanno la propria aula, che è un'aula da lezione in cui c'è un armadio chiuso a chiave per il docente. I docenti hanno lezione alla mattina e al pomeriggio si fermano per correggere, preparare il materiale per il giorno dopo, fare attività di recupero. Libri, compiti e altro materiale didattico, compreso il computer, non escono dalla scuola. Alle 17 la scuola chiude per le pulizie.

Esattamente @melia. Ogni professore dovrebbe avere uno spazio suo e, per fare quello che dico io, servirebbe,soprattutto, un sostanziale investimento nell'edilizia scolastica. Direi che è una condizione necessaria (ma non sufficiente!).
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