Delus* del proprio lavoro: ce ne sono in questo forum?

Messaggioda Pesca321 » 03/07/2017, 15:59

Ogni santissimo giorno in cui mi reco al lavoro per 8 ore mi viene l'angoscia. Ho l'ansia di non avere nessunissima soddisfazione dalla mia giornata lavorativa. Non sono contenta di nulla, nè dei colleghi (quasi tutti maschi e con cui non ho quasi niente da condividere), nè dell'attività lavorativa (programmatore informatico, ogni tanto creo qualche report, faccio delle riunioni inutili, smaltisco richieste veloci degli utenti o faccio qualche upgrade dei programmi, ma nella maggior parte del tempo non faccio nulla), nè dell'azienda (a conduzione familiare, fortemente maschilista e con dirigenti ultrasettantenni che non vogliono andare in pensione, con quasi nessuna aspirazione a diventare qualcosa di più).
Il lato positivo è che lo stipendio è buono e il lavoro è vicino a casa. Non nego quindi di essere estremamente fortunata.
Però, accidenti, mi chiedo: mi sono fatta 5 anni di Matematica per questo? il divertimento e la soddisfazione che provavo sui libri universitari tornerà mai? sono veramente condannata a fare questo lavoro per tutta la vita?
Io vorrei e saprei fare molto più, ad esempio mi piacerebbe insegnare alle superiori o lavorare come redattore scientifico per una casa editrice, ma la TFA (quando uscì nel 2014) non la passai, e le case editrici è già tanto se prendono per dei tirocini.
Mi sento estremamente demotivata. Ho paura di passare la mia vita qui, ma non so cosa fare. Mi sono resa conto che questo tipo di lavoro non fa per me, ma non mi sentirei in colpa a lasciare "una posizione così buona" (come direbbe mia nonna). E mi sento estremamente in colpa anche per non aver studiato abbastanza per la TFA, a suo tempo. E ho anche paura di parlare di questi problemi col mio capo, perchè se viene fuori che sono inutile potrebbero non assumermi.

Altri come me?
Riflettere è considerevolmente laborioso; ecco perchè molta gente preferisce giudicare. (Ortega y Gasset)
Pesca321
Junior Member
Junior Member
 
Messaggio: 36 di 130
Iscritto il: 15/12/2014, 15:05
Località: Emilia Romagna

Re: Delus* del proprio lavoro: ce ne sono in questo forum?

Messaggioda Luca.Lussardi » 03/07/2017, 16:21

Se ti interessa l'insegnamento l'unica cosa che ti consiglio e' di non mollare e provare a fare i concorsi appena escono, a quanto pare il TFA non verra' piu' attivato e si entrera' solo su concorso. C'e' da studiare pero'.
Luca.Lussardi
Cannot live without
Cannot live without
 
Messaggio: 7597 di 12718
Iscritto il: 21/05/2006, 17:59
Località: Torino

Re: Delus* del proprio lavoro: ce ne sono in questo forum?

Messaggioda Zero87 » 03/07/2017, 19:15

Non saprei se dover rispondere o meno a questa discussione. Vediamo, ci provo a capire se sbaglio o no.

Sono deluso dal mio lavoro? Potrei dire di sì, ma non per il lavoro in sé che non mi dispiace per quel pochissimo che riesco a capire con molta fatica.
Cercavo altro? Sì, qualcosa di più interessante e comprensibile - dal punto di vista degli studi o dei miei interessi - e sicuramente qualcosa di più vicino a casa mia invece di fare 3 ore di strada al giorno (sono tornato un'ora fa, come al solito).
Più che altro sono sconfortato e arrabbiato perché sto rinunciando alla mia vita; tornando alle 7 di sera dopo essere stato via qualcosa come 13 ore, non ho voglia di fare nulla, se non accendere il PC fare un salto qui e poi nulleggiare.
Per ora va così, non posso farci niente.
D'altra parte ho un'evidente frustrazione perché faccio una fatica immane per capire qualcosa che non ho mai fatto in vita mia (MYSQL) e con cui mi sbatto a suon di imprecazioni e debug.
Pesca321 ha scritto:Però, accidenti, mi chiedo: mi sono fatta 5 anni di Matematica per questo? il divertimento e la soddisfazione che provavo sui libri universitari tornerà mai? sono veramente condannata a fare questo lavoro per tutta la vita?

Me lo sono chiesto anch'io. Penso che ogni giorno è un giorno che relega nella polvere di un tempo sempre più vago e lontano quel tratto di vita che ho amato davvero e nel quale ero seriamente felice e soddisfatto di fare quello che volevo fare. Ho imprecato contro l'analisi funzionale ma ho pianto di gioia quando ne sono venuto a capo, scoprendo orizzonti incredibili (la soluzione di Schwarzschild per le equazioni di Einstein).
Ho indagato con gioia su argomenti che mi hanno davvero preso l'anima (la RH) e per i quali non lesinavo a scrivere e studiare anche a Natale e Pasqua. Inoltre si era liberi di seguire la via della cultura e di aiutare gli altri in questa strada; più di una volta restavo in dipartimento fino a tardi a sviluppare idee, a connettermi qui sul forum o ad aiutare matricoline. :P

Ora vengo qui che ormai non capisco neanche più le domande sulla sezione delle secondarie. Non fare come me, se hai la possibilità e la volontà lotta per i tuoi sogni... Io alla fine lo sto facendo in altro modo. :P
Luca.Lussardi ha scritto:C'e' da studiare pero'.

Non saprei ma ricordo che ho provato la A047 nel 2014 (non ricordo se questo fosse il numero preciso della classe, era comunque "matematica per gli istituti professionali") e ho visto una facilità disarmante nelle domande che uno studente del secondo anno dello scientifico rispondeva correttamente a tutte con una mano dietro la schiena.
Senza contare delle 20 domande di analisi del testo, proprio in tema con la matematica.
Ex studente Unicam :heart:
Avatar utente
Zero87
Cannot live without
Cannot live without
 
Messaggio: 5038 di 12931
Iscritto il: 12/01/2008, 23:05
Località: Marche

Re: Delus* del proprio lavoro: ce ne sono in questo forum?

Messaggioda Pesca321 » 04/07/2017, 07:54

@Luca.Lussardi, come fai a dire che non faranno più TFA ma si accederà prevalentemente su concorso? dove hai reperito queste informazioni? l'argomento mi sta a cuore....
Riflettere è considerevolmente laborioso; ecco perchè molta gente preferisce giudicare. (Ortega y Gasset)
Pesca321
Junior Member
Junior Member
 
Messaggio: 37 di 130
Iscritto il: 15/12/2014, 15:05
Località: Emilia Romagna

Re: Delus* del proprio lavoro: ce ne sono in questo forum?

Messaggioda Luca.Lussardi » 05/07/2017, 20:46

Voci circolanti tra gli addetti al mestiere...
Luca.Lussardi
Cannot live without
Cannot live without
 
Messaggio: 7598 di 12718
Iscritto il: 21/05/2006, 17:59
Località: Torino

Re: Delus* del proprio lavoro: ce ne sono in questo forum?

Messaggioda seven » 18/07/2017, 21:25

Ti faccio compagnia. Vedila così, almeno tu hai studiato ciò che più ti piaceva.
seven
Senior Member
Senior Member
 
Messaggio: 785 di 1612
Iscritto il: 17/01/2011, 23:28

Re: Delus* del proprio lavoro: ce ne sono in questo forum?

Messaggioda Pesca321 » 28/09/2017, 11:24

seven ha scritto:Ti faccio compagnia. Vedila così, almeno tu hai studiato ciò che più ti piaceva.

Hai perfettamente ragione, e i 5 anni di università rimarranno probabilmente i più entusiasmanti della mia vita. Però, se ci pensi un attimo, così fa ancora più male: è come avere la ricetta della Nutella, ma a nessuno interessa e per poter lavorare sei obbligato a preparare marmellata tutti i santi giorni (e tu la marmellata, santo cielo, la detesti).
Riflettere è considerevolmente laborioso; ecco perchè molta gente preferisce giudicare. (Ortega y Gasset)
Pesca321
Junior Member
Junior Member
 
Messaggio: 51 di 130
Iscritto il: 15/12/2014, 15:05
Località: Emilia Romagna

Re: Delus* del proprio lavoro: ce ne sono in questo forum?

Messaggioda Brancaleone » 29/09/2017, 10:15

Se sono deluso del mio lavoro? Beh, diciamo che mi sento molto vicino allo stato d'animo esternato da Zero87. Ad ogni modo, posso riassumere qui quella che è (stata) la mia esperienza lavorativa finora, la risposta potrete indovinarla voi se vi va.

Terzo anno di università, tirocinio per tesi triennale in azienda del settore siderurgico: "Ottimi risultati, ragazzo, ma non assumiamo laureati senza una magistrale".

Quinto anno di università, tirocinio per tesi magistrale in azienda di depurazione acque: "Molto bene, ragazzo, questi risultati ci fanno comodo e voglio anzi mostrarli al mio superiore, ma l'organico è al completo".

Sesto anno di università, tirocinio per tesi di master. Tutto sembrava volgere al meglio tanto che, visti i risultati, mi hanno tenuto per un po' di mesi, finché: "Guardi, lei ci farebbe davvero comodo, ma stiamo entrando in mobilità e dobbiamo mandare a casa 23 dipendenti, quindi non possiamo assumerla". Strano, perché alla filiale di Milano un mio collega sono riusciti ad inserirlo; se non andavo bene bastava dirlo (tuttavia la storia dei 23 licenziamenti era vera).

4 mesi senza trovare nulla. Depressione. All'inizio del nuovo anno vado a fare il postino: carico di lavoro massacrante, giornate sotto la pioggia, il terrore che ti rubino le raccomandate perché naturalmente il bauletto degli scooter è rotto, lo straordinario non viene concesso anche se dovresti timbrare l'uscita alle 15 e invece alle 17 sei ancora lì. Dopo un mese mi son dovuto licenziare perché la notte non dormivo più dai dolori.

Depressione. Passa un mese, vengo contattato per un piccolo lavoro da contabile sulle commesse al porto - non mi entusiasmava ed era noioso, ma lo stipendio era adeguato. È durato due mesi causa fine dei lavori, ma il giorno dopo ero già al mio nuovo lavoro.

Attualmente mi ritrovo ad alzarmi alle 5 per essere sul posto di lavoro alle 8, stacco alle 17 e rincaso alle 19, passando più di tre ore al giorno per i viaggi casa-lavoro-casa (oggi sono a casa per influenza). Mi sto occupando di ricerca in laboratorio nei campi dell'elettropulitura e galvanostegico per un privato: di per sé è interessante (e la gioia di raggiungere dei buoni risultati per i propri sforzi, idee ed intuizioni è indescrivibile), ma le note dolenti in tutto questo sono la retribuzione minima da stagista (che vi lascio immaginare quanto possa essere... in pratica da solo non riesco a coprire le spese) ed il fatto che ho la netta e spiacevole sensazione che il merito dei miei risultati vengano fatti risaltare agli occhi del datore di lavoro come un traguardo raggiunto dai miei responsabili e non da me...

Ah, per inciso lo stage scade il mese prossimo.
Eliminato l'impossibile ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità.
(Sherlock Holmes ne "Il segno dei quattro" di A. C. Doyle)
Avatar utente
Brancaleone
Advanced Member
Advanced Member
 
Messaggio: 1209 di 2972
Iscritto il: 08/01/2012, 12:25

Re: Delus* del proprio lavoro: ce ne sono in questo forum?

Messaggioda Pesca321 » 29/09/2017, 12:00

@Brancaleone, posso chiederti in cosa sei laureato?
Riflettere è considerevolmente laborioso; ecco perchè molta gente preferisce giudicare. (Ortega y Gasset)
Pesca321
Junior Member
Junior Member
 
Messaggio: 57 di 130
Iscritto il: 15/12/2014, 15:05
Località: Emilia Romagna

Re: Delus* del proprio lavoro: ce ne sono in questo forum?

Messaggioda Brancaleone » 29/09/2017, 12:14

Certo: ingegneria chimica - e tu, se posso?
Eliminato l'impossibile ciò che resta, per improbabile che sia, deve essere la verità.
(Sherlock Holmes ne "Il segno dei quattro" di A. C. Doyle)
Avatar utente
Brancaleone
Advanced Member
Advanced Member
 
Messaggio: 1210 di 2972
Iscritto il: 08/01/2012, 12:25

Prossimo

Torna a Generale

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 1 ospite