Re: Problemi con la fisica..? Ma non solo...

Messaggioda jack22 » 06/11/2017, 21:40

gio73 ha scritto:In rete si trova di tutto

Testo nascosto, fai click qui per vederlo
Qualche mese fa fece grande scalpore la lettera di un preside di scuola privata, Giuliano Romoli della Scuola Spallanzani di Reggio Emilia, il quale chiedeva a gran voce che finalmente e per legge i presidi potessero licenziare gli insegnanti in base ai risultati deludenti dei test invalsi delle loro classi, e che ci si decidesse finalmente a smantellare la scuola pubblica in favore della privata: Se le prove invalsi dovessero dimostrare che gli Istituti paritari conseguono risultati migliori delle scuole statali, verrebbe da pensare che lo Stato dovrebbe favorire questo segmento del sistema dell'istruzione. In Italia le famiglie spesso credono fermamente che se vogliono dare al proprio figlio una istruzione di qualità l'unica strada sia rivolgersi al settore privato, e per questo chi iscrive i figli agli istituti privati invoca poi contributi dalle Regioni e dallo Stato per pagare le rette, motivando la richiesta con una specie di “necessità” a iscrivere i figli a scuole non pubbliche per garantire loro una formazione competitiva e articolata. È davvero così? A guardare i risultati delle scuole private (più correttamente definite“paritarie”) ai test Ocse verrebbe da pensare che iscrivere un figlio a una scuola non pubblica, in Italia, è sostanzialmente un'inutile perdita di denaro. I Test Ocse misurano, in maniera più articolata dei famosi Invalsi nazionali, le competenze fondamentalidei quindicenni europei. Sono gli unici test ritenuti validi a livello internazionale, perché basati sul programma Pisa (Programme for International Student Assessment), riconosciuto in tutto il mondo. Vengono svolti in 57 nazioni europee e corretti e valutati da commissioni indipendenti. I test quantificano la competenza degli alunni in diverse discipline, ma si concentrano soprattutto sulla capacità di comprendere i testi, sulle abilità di calcolo e matematiche e sulle capacità di ragionamento scientifico. L'Italia nella classifica generale non è messa bene: rispetto ai coetanei di altri paesi europei, i nostri ragazzi si dimostrano ancora debolucci, anche se in leggero miglioramento rispetto agli anni passati. Ma se si vanno ad analizzare i dati scorporandoli, e quindi analizzando in maniera differenziata i dati provenienti dalle varie aree geografiche e dai diversi tipi di scuola, il panorama che ne esce smantella parecchi luoghi comuni. La tanto vituperata scuola pubblica, infatti, ne esce in maniera più che dignitosa: se ci si limitasse a prendere i risultati dei suoi alunni, si piazzerebbe al 23esimo posto in classifica. I ragazzi italiani che frequentano la scuola pubblica, infatti, hanno conoscenze matematiche e scientifiche di poco inferiori a quelle dei coetanei europei più “bravi” (ma, non dimentichiamolo, anche frequentanti scuole di nazioni che investono quasi il doppio dell'Italia nell'istruzione), e sono in pratica pari alla media europea nella comprensione del testo. Quello che fa precipitare l'Italia dal 23 al 30 posto sono invece proprio i risultati delle scuole private, i cui alunni hanno conoscenze matematiche e scientifiche abbastanza carenti e notevoli difficoltà nella comprensione del testo. Uno studio degli economisti di lavoce.info ha poi ulteriormente analizzato i dati, osservando che le scuole finanziate dallo Stato (cioè le paritarie) sono quelle i cui alunni hanno i risultati peggiori in assoluto. Insomma, nel panorama forse non esaltante della istruzione italiana, la scuola pubblica, soprattutto al Nord, riesce a sfornare alunni che hanno competenze pari a quelle dei coetanei europei, e quindi un domani potranno essere competitivi sul mercato internazionale del lavoro; mentre la scuola privata, soprattutto il comparto delle paritarie che ricevono fondi pubblici, prepara gli alunni in modo carente e ben al di sotto degli standard dell'istruzione media. Il settore privato, infatti, vanta sicuramente alcuni istituti di “eccellenza”, ma il grosso delle scuole, in realtà, non dà alcuna garanzia di preparazione migliore,anzi. Forse questi dati andrebbero divulgati presso le famiglie, spesso convinte a torto che la scuola privata di per sé garantisca ai loro figli una istruzione più qualificata. Ma, alla luce dei risultati Ocse, si tratta spesso solo di una pia illusione: le scuole pubbliche, pur con tutte le loro carenze e problemi, preparano meglio gli alunni. E gratis.

Ricorda di citare la fonte: http://www.valigiablu.it/dati-ocse-scuola-pubblica/
Licenza cc-by-nc-nd valigiablu.it


Grazie del copia-incolla gio73. Lo ritengo un grande passo avanti rispetto alla tua prima risposta ;)
Io invece ti copio e incollo un link di natura divulgativa. Così puoi ascoltare anche l'altra parte. Forza :smt023



https://www.youtube.com/watch?v=m_q_Y0U1QcI
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Re: Problemi con la fisica..? Ma non solo...

Messaggioda Injuria » 07/11/2017, 00:54

Non è elegante, ma sono costretto ad autocitarmi:
renditi conto che stiamo facendo una discussione che poteva avere un senso un secolo fa.

...e tu in risposta posti un discorso del 1980 :) .

A parte che non credo che qualcuno abbia voglia di sorbirsi 90 minuti i video, poi dovremmo distinguere la divulgazione dalla propaganda. Qui non parla Friedman il premio Nobel, qui parla Friedman il politico (e la sua storia personale successiva a quel discorso lo dimostra). Il discorso va contestualizzato nel quadro politico di quel momento, ad oggi queste idee espresse in maniera così radicale non hanno più un grande seguito...diciamo che il signore è un po' superato. Poi verrà tirato fuori alla bisogna e travisato, così come hanno fatto con Keynes dato per morto e sepolto e fatto resuscitare durante la crisi del 2007.
Siamo in un mondo in cui i repubblicani americani difendono l'Obamacare, in cui nemmeno i partiti di centro destra osano più parlare di privatizzazioni e meno Stato, dove gli industriali e la classe media occidentale chiedono protezionismo e dove coloro che propugnavano le dure leggi del mercato sono corsi da papà Stato a farsi tappare i buchi di bilancio aumentando il debito pubblico a dismisura. Alla luce di questi fatti diciamo che per il momento possiamo anche passare oltre, specie per quelli che hanno superato la trentina e che questa retorica se la sono dovuto sorbire fino almeno il 2007. Oggi ci dobbiamo sorbire la retorica sovranista ed etnocentrica: ogni epoca ha le sue manie.
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Re: Problemi con la fisica..? Ma non solo...

Messaggioda jack22 » 07/11/2017, 14:09

@Injuria: le teorie scientifiche non sono come lo yogurt, non hanno una scadenza
Che io sappia Friedman è morto economista e non si è mai candidato politicamente. A parte questo, sarebbe un discorso abbastanza di basso livello, da populisti. Reagan era molto sincero e anche Hitler era molto sincero, nonostante entrambi avessero convenienza politica

Mi pareva di averlo attualizzato abbastanza.
Perchè devo pagare il cinema e il teatro ai diciottenni? Pensi che lo Stato sia sincero nel voler diffondere la cultura, o è un modo per corrompere con i soldi degli altri le persone che stanno per votare? Essendo la disoccupazione giovanile molto alta, i soldi per pagare questi biglietti vengono da persone adulte che probabilmente hanno già deciso per chi votare. E ipotizzando che lo Stato sia sincero, e non lo è, il bene individuale non è mai una motivazione sufficiente per l'intervento dello Stato, e lo diceva già John Stuart Mill prima di Friedman

La disoccupazione giovanile è al 35% 37%? Dovuta alla bassa qualità della nostra istruzione e al salario minimo che impedisce ai giovani di ottenere nel mercato del lavoro l'addestramento che non hanno ottenuto nelle scuole. E queste cose le diceva Friedman per i teenager neri degli anni 70. Non so se siamo d'accordo sull'importanza della disoccupazione gioanile al 35%

E' per tornare un po' in topic, bassa qualità dell'istruzione dovuta all'intervento dello Stato, che deve raccattare voti e non fornire istruzione allineata alle competenze che il mercato del lavoro richiede. Quindi assume persone con il posto fisso e senza porre in essere PMS, che non avrebbero senso perchè hanno il posto fisso. Concorderai che in un mondo come il nostro le competenze fornite dalla scuola devono adeguarsi di continuo, e non è assolutamente pensabile che il dipendente prenda uno stipendio per fare di testa sua, senza alcun incentivo per lavorare nè tanto meno per lavorare bene per i suoi clienti

Cosa fa lo Stato per recuperare? Obbliga, con la forza, gli studenti a cercarsi una attività lavorativa complementare. In modo da imparare sul campo quello che la scuola, che serve ad avere voti e non a formare studenti, non gli insegna.
Ignorando i loro desideri e i lori sogni, togliendo la libertà a persone innocenti, per di più minorenni. E dando alle imprese manodopera gratuita. A mio avviso siamo ai limiti della schiavitù negli stati uniti nel 1800. I neri erano schiavi per il loro stesso bene, secondo le teorie dell'epoca.
E dove dovrebbe fare il tirocinio uno che vuole fare il medico? Ci sono state moltissime manifestazione in tutta Italia contro tutto ciò. Senza alcun risultato perchè queste persone non votano.
Lo Stato trova sempre il modo di scaricare i costi su chi non vota: che siano i cittadini del futuro o i cittadini di oggi che non hanno i requisiti per farlo.

L'analfabetismo. E' falso che lo Stato ha tirato fuori qualcuno da qualcosa. Semplicemente è successo quello che è successo nell'Inghilterra dalla prima metà dell'800 in poi a seguito delle vari rivoluzioni industriali.
Prima i bambini li si mandava a lavorare nelle fabbriche. Poi con il progresso tecnologico la produttività è aumentata e non ce ne è stato più bisogno. Tant'è che i proponenti borghesi sulla regolamentazione del lavoro minorile venivano contestati dalle classi povere, perchè non capivano che il popolo normale aveva bisogno di mandare i figli a lavorare.
Poi con il progresso tecnologico non ce ne è stato più bisogno, ma al contrario il mercato ha richiesto capitale umano sempre più elevato, e la domanda di istruzione è aumentata. Non è stato lo Stato a tirare fuori qualcuno da qualcosa, semplicemente ha sancito per legge, dopo l'Unità d'Italia, un fenomeno che nella società stava già accadendo. Posso accettare che abbia leggermente velocizzato il fenomeno già in atto.
Oggigiorno non conosco un genitore che mandi i figli a scuola perchè è obbligatorio. Tu puoi dire di conoscerlo?
Anzi nel paragrafo copia-incollato da un proponente delle teorie opposte (che contiene elementi errati per 2/3 su cui non scendo nei dettagli essendo copia incollato) si fa riferimento a genitori che cercano l'istruzione migliore possibile
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Re: Problemi con la fisica..? Ma non solo...

Messaggioda Injuria » 07/11/2017, 15:51

Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
@Injuria: le teorie scientifiche non sono come lo yogurt, non hanno una scadenza
Che io sappia Friedman è morto economista e non si è mai candidato politicamente. A parte questo, sarebbe un discorso abbastanza di basso livello, da populisti. Reagan era molto sincero e anche Hitler era molto sincero, nonostante entrambi avessero convenienza politica

Invece ce l'hanno una scadenza, per l'economia in particolare (io ho studiato economia e statistica), anche perché in quasi 40 anni ci sono stati molti fatti (non sto qui ad elencarli, ma qualche traccia l'ho data nei post precedenti). Così come i testi di 40 anni fa di medicina ,psicologia e fisica sono da ritenersi obsoleti in molte loro parti così è per l'economia che peraltro è una delle scienze meno solide. Peraltro bisogna distinguere fra economia normativa e positiva. In quanto a Friedman era più influente politicamente lui dell'attore che fece il presidente in quegli anni, fece da consulente a vari governi e fu molto vicino ai repubblicani di cui de facto dettava l'agenda politica in economia. Il quadro storico è sempre importante per valutare il successo di certe idee: in quel momento gli USA avevano bisogno di riaffermarsi dopo gli anni '70 in cui dovettero affrontare lo smacco del Vietnam, l'OPEC, l'austerità, l'aumento della spesa pubblica, l'annosa sfida ideologica ai comunismi. In quel momento era necessario rinserrare le fila intorno a determinati valori tipicamente americani: l'individualismo, lo Stato minimo, le libertà individuali e del mercato. Per fare questo si spinse la macchina al massimo, anche con successo, ma alcune patologie vennero fuori negli anni di seguito. Oggi c'è solo una stretta minoranza di retroguardia che la pensa come Friedman proprio perché il tempo ed i fatti hanno portato ad una revisione generale di certe idee.
In quanto ai politici molto sinceri: quelli che hai citato il primo era un attore (pensare che la parola ipocrita deriva dal greco "attore") di terza categoria al soldo della lobby della finanza (niente complotti, sono cose piuttosto note), l'altro riceveva vagoni di denaro dall'industria pesante tedesca, con quali soldi credi che si facessero tutte quelle cerimonie ad effetti?
Ci sono vari testi di scienza politica e di teoria dei giochi che attestano l'opportunismo dei politici.

La disoccupazione giovanile è al 35% 37%? Dovuta alla bassa qualità della nostra istruzione e al salario minimo,
...
fa riferimento a genitori che cercano l'istruzione migliore possibile

A molte di queste altre osservazioni ho già fatto commento nei post precedenti. Alcune altre mi sembrano posizioni strettamente ideologiche, altre semplicemente poco informate (ad esempio l'Italia è uno di quei pochi paesi sviluppati in cui non esiste il salario minimo).

Concludo qui, non per avere l'ultima parola, ma per far decantare un po' la discussione e vedere se qualcun'altro ne è interessato, anche perché certi papelli hanno poca probabilità di essere letti ed inoltre richiederebbero un minimo di riflessione. Poi so che certe discussioni irritano i moderatori i quali avranno già il ditino che balla sul tasto "blocca" 8-)
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Re: Problemi con la fisica..? Ma non solo...

Messaggioda jack22 » 09/11/2017, 13:04

Ecco una classifica delle scuole superiori
qui

Ricordiamo che le scuole "paritarie" NON sono nel libero mercato, perchè devo avere le stesse materie di quelle pubbliche
Piano dell'offerta formativa conforme agli ordinamenti e alle disposizioni vigenti.

su tutti gli anni (e lo stesso numero di anni)
Organica costituzione di corsi completi, fatta eccezione per la scuola dell'infanzia: non può essere riconosciuta la parità a singole classi, tranne che in fase di istituzione di nuovi corsi completi, ad iniziare dalla prima classe.

lo stesso bacino di clienti (non possono prendere il giovane genietto in matematica)
Iscrizione alla scuola per tutti gli studenti, purché in possesso di titolo di studio valido per l'iscrizione alla classe e con età non inferiore a quella prevista dagli ordinamenti scolastici.

La stessa corporate governance
Istituzione e funzionamento degli organi collegiali.

Gli stessi lavoratori
Personale docente fornito del titolo di abilitazione.

assunti alle stesse condizioni
Contratti individuali di lavoro per personale dirigente e insegnante che rispettino i contratti collettivi nazionali di settore.


Dalla classifica deduciamo che gli studenti possono avere lo stesso servizio (perchè non siamo nel libero mercato), in alcuni casi offerto in modo migliore (e in alcuni casi peggiore), senza che questo gli venga pagato con i soldi degli altri
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