Concorderete con me che l'Italia ha una patrimonio storico-culturale unico, dalla Valle D'aosta, fino a Siracusa.
Non possiamo dire che siamo gli unici ad avere storia e arte, ma possiamo affermare che abbiamo molte cose uniche e esclusive.
Per quanto riguarda l'industria, siamo messi abbastanza bene, anche se il settore manifatturiero è un po' calato, funziona sempre, e i prodotti italiani all'estero, come la pasta Barilla o De Cecco, sono sempre visti di grande qualità.
Negli ultimi anni è caduta la Fiat e la Lancia, ma abbiamo la Ferrari.
Primeggiano anche nel settore della moda, per la precisione alta moda, anche nell'industria tessile.
Siamo forti anche nel settore della ristorazione, saremo secondo al massimo ai francesi, ma abbiamo pietanze uniche come la pizza.
Dove voglio arrivare?
Mi domando perché nonostante abbiamo un paese così bello, con un patrimonio artistico immenso, e un settore industriale consolidato, ci siano così tanti problemi sulla disoccupazione, soprattutto giovanile, perché ci sono così tanti laureati che fuggono.
Il motivo è chiaro, le poche opportunità trovate, ma la mia domanda è, perché sono poche queste opportunità?
Perché ogni giorno si parla del fatto che l'età pensionabile si alza?
Perché nell'ultimo periodo aumentano gli assegni di disoccupazione?
Mi chiedo perché non si riesce in Italia a risolvere questo problema relativo al mondo del lavoro e perché dobbiamo soffrire a livello collettivo così tanto.
Perché non abbiamo università nella top 100?
Persino i nostri salari, a partire da quello dell'operaio fino ai laureati che lavorano in grosse aziende, sono più bassi rispetto all'Europa del Nord ( Germania, Belgio, Danimarca, Svezia, Olanda, UK, etc...) ?
Insomma perché una persona per fare carriera sente di dover lasciare l'Italia?
Mi vengono in mente gli anni in cui da noi venivano tanti immigrati a cercare lavoro.