Personalmente mi sfugge il senso della discussione sull'università. Se le università italiane fossero davvero penose allora nessuno parlerebbe del "problema" dei cervelli in fuga.
Io non ho mai detto che sono penose, a mio parere bisogna distinguere due problemi.
1) Il fatto che le università nonostante possano dare una buona preparazione delle varie materie, non prepara molto al lavoro, ovvero molti lamentano il fatto che quello che studiano rimane lì, non imparano a applicarlo, e questo è un gap che poi ognuno è costretto a colmarsi da solo, trovando un'azienda che magari lo aiuti a crescere e a imparare.
2)Penso che non avere almeno un'università nella top 100 non sia un buon risultato, e questo dato mostra carenze, a ciò si aggiunge il problema della ricerca.
3)Esiste ancora la corruzione e il nepotismo.
Ti pagano poco, ricevi poche gratificazioni dal lavoro, hai spesso poche possibilità di crescita professionale e lavorativa, la qualità della tua vita al di fuori del lavoro non sembra importare nulla ai tuoi capi...
Sono d'accordo, io mi domando sapere perché i nostri salari, a prescindere dalla categoria di lavoro siano molto più bassi.
Questo non è per dire che uno deve puntare a diventare ricco, ma è come non sentirsi abbastanza apprezzati per quello che si fa.
Per gli stranieri si aggiunge anche un forte problema di lingua ed eventualmente un razzismo piuttosto diffuso. Per le donne potremmo anche aggiungere il fatto che la cultura italiana è decisamente maschilista.
Concordo pienamente, c'è molto razzismo, ancora oggi al sud alle ragazze si nega lo sposarsi con uno straniero.
Inoltre si, le ragazze hanno meno opportunità di lavoro rispetto agli uomini e in genere stipendi più bassi, e questo non va bene per niente, perché ha delle ripercussioni sulla società e su alcuni uomini che continuano a vedere le donne come persone inferiori.
Capiamoci, nessuno di questi problemi è una esclusiva dell'Italia, ma ho l'impressione che nel caso dell'Italia non vi sia davvero l'intenzione di migliorare le cose.
A parte la disoccupazione cronica.
E' vero, non c'è la volontà di cambiare, e questo è probabilmente la cosa peggiore.
Anche la Germania si è trovata in una brutta situazione anni fa, ma si è data da fare, ( non che là non ci siano problemi ).