Per chi voteresti alle elezioni del 4 marzo 2018?

Sondaggio concluso il 02/03/2018, 19:00

{CD} Forza Italia (Silvio Berlusconi)
0
Nessun voto
{CD} Fratelli d'Italia (Giorgia Meloni)
0
Nessun voto
{CD} Lega (Matteo Salvini)
3
10%
{CD} Noi con l'Italia (Raffaele Fitto)
0
Nessun voto
{CS} +Europa (Emma Bonino)
2
6%
{CS} Insieme (Riccardo Nencini)
0
Nessun voto
{CS} Lista Civica Popolare (Beatrice Lorenzin)
0
Nessun voto
{CS} Partito Democratico (Matteo Renzi)
2
6%
{CS} SVP - PATT (Arno Kompatscher)
0
Nessun voto
{Italia agli Italiani} FN - MSFT (Roberto Fiore)
0
Nessun voto
ALA - PRI (Corrado Saponaro)
0
Nessun voto
CasaPound (Simone Di Stefano)
0
Nessun voto
Liberi e Uguali (Pietro Grasso)
7
23%
Movimento 5 Stelle (Luigi Di Maio)
7
23%
Partito Comunista (Marco Rizzo)
2
6%
Il Popolo della Famiglia (Mario Adinolfi)
0
Nessun voto
Potere al Popolo (Viola Carofalo)
2
6%
[Astenuto/a]
3
10%
[Scheda bianca]
2
6%
[Scheda nulla]
1
3%
 
Voti totali : 31

Re: Elezioni 4 marzo 2018

Messaggioda Indrjo Dedej » 03/02/2018, 20:05

ilgi ha scritto:La classe politica odierna è lo specchio della società in cui viviamo :-D

Questo è vero.

Come Intermat, Martino e Brancaleone mi chiedo: ma dopo tutte le le lotte per ottenere questo benedetto diritto, perché lo buttiamo nel cesso? Ok, ciascuno ha la sua libertà, ma si vedano gli ultimi anni di astensionismo alle urne e i loro risultati. Andiamo avanti così... Poi ci lamentiamo della politica, che sono bravi solo a riempirsi le loro tasche etc etc etc. Magari siamo noi a viziarli...
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Re: Elezioni 4 marzo 2018

Messaggioda Zero87 » 04/02/2018, 12:50

Indrjo Dedej ha scritto:ma dopo tutte le le lotte per ottenere questo benedetto diritto, perché lo buttiamo nel cesso?

EDIT.
Non sono d'accordo perché vedo un'astensione di massa, non come il rifiuto di un diritto o altro, ma come l'espressione di una volontà di rifiuto di quanto sta accandendo.
Ovviamente parlo di chi lo fa in modo consapevole, non di chi non vota perché fa figo. :P
Sto riflettendo su quanto sta scrivendo Intermat: mi sta sfacendo riflettere a lungo e intanto ot-izzo quanto ho detto in origine. :)
Testo nascosto, perché contrassegnato dall'autore come fuori tema. Fai click in quest'area per vederlo.
Dopo una lunga e stressante giornata di lavoro, ho voglia di qualcosa che mi piace.
Vado in pizzeria, voglio, per es., una diavola (pomodoro, salame piccante e mozzarella).
Arrivo in pizzeria, vedo il menu fuori e leggo le pizze.
La pizza che cerco non c'è.
Un "pizzerista" - barista non mi suona per la pizzeria :P - mi si avvicina, per non perdere un cliente mi propone altre pizze. "Questa va per la maggiore, è buonissima" oppure "questa si avvicina come sapore" o anche "questa è la nostra specialità" e tant'altro, per avere un cliente.
Io gli dico che cercavo quella con le caratteristiche che mi piacciono, ma non c'è, non vedo perché non salutare garbatamente e andarmene.
Lui vede che sono arrabbiato e che ho avuto una giornata di ...
Faccio una vita di sacrifici che non amo, il tutto per sopravvivere in un mondo dove regnano una marea di ingiustizie. So che non potrò mai permettermi nulla dalla vita mentre vedo personaggi vivere nella bambagia, magari grazie ai miei sacrifici.
Almeno quando vado in pizzeria, lo faccio per avere un piccolo piacere, come volessi un po' rivalermi su questa vita. È un mio diritto.
Lui cerca di non farmi andare via, mi consola con parole ben orchestrate, mi dice che conosce i miei problemi, magari si lamenta delle ingiustizie per essere solidale con me. Cerca di propormi qualcosa per farmi felice o qualcosa che possa tirarmi su il morale.
Io, però, ho davvero avuto una giornataccia e non ho voglia nemmeno di stare troppo ad ascoltare quel comizio.
Lui insiste e dice che ora non ce l'ha, promette che si sta attrezzando perché in tanti gliel'hanno chiesta. "Intanto perché non provare altri gusti?", mi propone, per vedere che comunque è buona e per invogliarmi a ritornare.
Vivessi una vita migliore lo avrei fatto, ma la vita mi fa abbastanza schifo e arrivo dopo una delle tante giornatacce, perciò volevo una pizza che mi piace. Punto.
Non è un problema, ripasserò quando sarò attratto dal menu, lui ora non ha la pizza che voglio, non vuol dire che lo eviterò per sempre.
Potrei salutare e andarmene, astenendomi dall'entrare, oppure dirgli con gentilezza che la sua proposta non mi piace.
Se molti fanno come me, posso pensare che quella pizzeria si possa adoperare per avere quegli ingredienti che le mancano in modo tale da avere una maggiore clientela con soddisfazione reciproca.
Ultima modifica di Zero87 il 04/02/2018, 16:31, modificato 1 volta in totale.
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Re: Elezioni 4 marzo 2018

Messaggioda Indrjo Dedej » 04/02/2018, 13:54

Quindi tutto fa schifo, la pizza non la voglio, in quella pizzeria non ci voglio più entrare se non fanno la pizza che voglio come la voglio?
Zero87 ha scritto:Se molti fanno come me, posso pensare che quella pizzeria si possa adoperare per avere quegli ingredienti che le mancano in modo tale da avere una maggiore clientela con soddisfazione reciproca.

Mah, può anche essere. Ma in Italia l'astensionismo mi sa che non ha funzionato. E secondo te a loro frega qualcosa che tu non abbia la pizza che tu voui e come la vuoi? Mah, secondo me la nostra politica pensa: "Alle urne ci vanno sempre in pochi, agli altri non gliene frega nulla quindi.". E magari si fa quello che si vuole senza temere la reazione del popolo... Succede.
Puoi avere benissimo una vita stressante che non volevi e senza la pizza che ti piace, ci sono persone nesse peggio, ma astenerersi non mi sembra corretto.
Ho dei compagni in classe che sono stati bocciati. Sono diciottenni. E pensi che gliene freghi qualcosa di andare a votare? E se ci andranno a votare, sapranno votare con la testa? Spettacolo ancora più desolante: faccio come volontariato ripetizioni di matematica a dei ragazzi delle medie. Ti spaventi quando pensi che questi saranno i cittadini del domani - sia chiaro: non centrano nulla le loro competenze in matematica :-D. Ma ci pensi che queste testoline un domani potrebbero essere - passatemi il termine - un pericolo visto che il potere del voto va a tutti, indipendentemente dalla capcità di gestirselo.
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Re: Elezioni 4 marzo 2018

Messaggioda Zero87 » 04/02/2018, 14:06

Indrjo Dedej ha scritto:Quindi tutto fa schifo, la pizza non la voglio, in quella pizzeria non ci voglio più entrare se non fanno la pizza che voglio come la voglio?

Ho editato due minuti prima che postassi tu, perché mi ero dimenticato questa parte.
Io, dopo l'edit, ha scritto:Non è un problema, ripasserò quando sarò attratto dal menu, lui ora non ha la pizza che voglio, non vuol dire che lo eviterò per sempre.

Ammetto che ce l'avevo nella testa e me lo ero dimenticato. Siccome mi trovo circondato - anche a lavoro - da persone che criticano la mia vena astensionistica, ho pensato al post.
Anche il "tu" non è un "tu-io", è in senso lato. :-)
Mah, può anche essere. Ma in Italia l'astensionismo mi sa che non ha funzionato. E secondo te a loro frega qualcosa che tu non abbia la pizza che tu voui e come la vuoi? Mah, secondo me la nostra politica pensa: "Alle urne ci vanno sempre in pochi, agli altri non gliene frega nulla quindi.". E magari si fa quello che si vuole senza temere la reazione del popolo... Succede.

C'è mai stato un astensionismo del 60%-70%?
È accaduto poco fa ai ballottaggi di Ostia, voglio sapere cosa succede se si presenta a livello nazionale. Per me qualcosa succede, potrei dire che ci credo in questo caso.
ci sono persone nesse peggio, ma astenerersi non mi sembra corretto.

Pensavo si capisse che fosse un racconto metaforico, lo so che c'è gente messa peggio, pure io non è che navigo nell'oro.
faccio come volontariato ripetizioni di matematica a dei ragazzi delle medie. Ti spaventi quando pensi che questi saranno i cittadini del domani - sia chiaro: non centrano nulla le loro competenze in matematica :-D. Ma ci pensi che queste testoline un domani potrebbero essere - passatemi il termine - un pericolo visto che il potere del voto va a tutti, indipendentemente dalla capcità di gestirselo.

Ho fatto 2 anni di ripetizioni vedendo cose come $a^(-b)=-a^b$ oltre che una mancanza generale di voglia di imparare qualcosa... :|
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Re: Elezioni 4 marzo 2018

Messaggioda Intermat » 04/02/2018, 14:10

Zero87 ha scritto:
Indrjo Dedej ha scritto:ma dopo tutte le le lotte per ottenere questo benedetto diritto, perché lo buttiamo nel cesso?

Dopo una lunga e stressante giornata di lavoro, ho voglia di qualcosa che mi piace.
Vado in pizzeria, voglio, per es., una diavola (pomodoro, salame piccante e mozzarella).
Arrivo in pizzeria, vedo il menu fuori e leggo le pizze.
La pizza che cerco non c'è.
Un "pizzerista" - barista non mi suona per la pizzeria :P - mi si avvicina, per non perdere un cliente mi propone altre pizze. "Questa va per la maggiore, è buonissima" oppure "questa si avvicina come sapore" o anche "questa è la nostra specialità" e tant'altro, per avere un cliente.
Io gli dico che cercavo quella con le caratteristiche che mi piacciono, ma non c'è, non vedo perché non salutare garbatamente e andarmene.

Semplice, perché in politica qualcuno sceglierà la tua pizza e ti arriverà dritta a casa con tanto di scontrino da pagare. Se permetti è meglio che scelga il gusto (o il piatto) che meno mi fa schifo se tanto alla fine dovrò comunque pagare. Mi dispiace ma il tuo paragone è quantomeno sbagliato, se non proprio stupido.
Zero87 ha scritto:Se molti fanno come me, posso pensare che quella pizzeria si possa adoperare per avere quegli ingredienti che le mancano in modo tale da avere una maggiore clientela con soddisfazione reciproca.

Non credo proprio che in politica funzioni così. Se nessuno votasse loro verrebbero comunque eletti in quanto almeno i candidati (e i loro parenti) sarebbero andati a votare. Quindi, continuo a ripetere, a nessuno frega assolutamente nulla della tua astensione. Anzi, sono anche contenti perché i voti che si saranno "comprati" (con promesse elettorali fantasiose se non con soldi contanti) saranno ancora più decisivi. In ogni caso contento tu di far decidere gli altri per te, contenti tutti. Però, secondo me, chi non vota non dovrebbe avere il diritto di lamentarsi di nulla. Hai deciso di non scegliere, hai deciso di accettare (passivamente) ciò che gli altri hanno scelto. Ti aumentano il ticket sanitario, stai in silenzio e paghi; ti aumentano l'aliquota fiscale, stai in silenzio e paghi; ti modificano le condizioni per andare in pensione; stai in silenzio e ti adegui. La prossima volta ci pensi bene prima di stare a casa (o di andare al mare/montagna) il giorno delle elezioni.
Nihil tam Ardvvm quod non Ingenio Vincas

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Re: Elezioni 4 marzo 2018

Messaggioda Zero87 » 04/02/2018, 14:24

Ciao Intermat! Anche se qui la pensiamo in modo molto diverso e abbiamo visioni opposte, non posso negare di leggere sempre con interesse i tuoi interventi (forse te l'ho detto qualche anno fa!). :)
Intermat ha scritto:Semplice, perché in politica qualcuno sceglierà la tua pizza e ti arriverà dritta a casa con tanto di scontrino da pagare. Se permetti è meglio che scelga il gusto (o il piatto) che meno mi fa schifo se tanto alla fine dovrò comunque pagare. Mi dispiace ma il tuo paragone è quantomeno sbagliato, se non proprio stupido.

Ok, va bene, posso anche editare il post e cancellare il tutto, ci mancherebbe.
Però mi spieghi perché è così?
Una scheda nulla è una scheda nulla, non è un voto dato a A o B; è uno in meno che ha votato e uno in più nella fila dei non votanti.
Intermat ha scritto:Se nessuno votasse loro verrebbero comunque eletti in quanto almeno i candidati (e i loro parenti) sarebbero andati a votare. Quindi, continuo a ripetere, a nessuno frega assolutamente nulla della tua astensione. [ecc...]

Accetto e capisco il tuo intervento, Intermat, però ti propongo un punto di vista ancora differente.
Voto di parenti e amici: sono in mille? anche fossero 1000 voti per ognuno fanno 1000000 voti che è una minoranza schiacciante rispetto al resto (1/40 dei votanti? vado a occhio).
Fare promesse non è il modo per comprare voti perché oggi ci sono due differenze sostanziali rispetto (es.) a trent'anni fa:
- l'italiano medio ha la rete a disposizione per informarsi (non dico "farsi influenzare", non voglio vederla negativa);
- l'italiano medio vive molto peggio di trent'anni fa.
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Re: Elezioni 4 marzo 2018

Messaggioda Intermat » 04/02/2018, 15:13

Zero87 ha scritto:
Intermat ha scritto:Semplice, perché in politica qualcuno sceglierà la tua pizza e ti arriverà dritta a casa con tanto di scontrino da pagare. Se permetti è meglio che scelga il gusto (o il piatto) che meno mi fa schifo se tanto alla fine dovrò comunque pagare. Mi dispiace ma il tuo paragone è quantomeno sbagliato, se non proprio stupido.

Ok, va bene, posso anche editare il post e cancellare il tutto, ci mancherebbe.
Però mi spieghi perché è così?
Una scheda nulla è una scheda nulla, non è un voto dato a A o B; è uno in meno che ha votato e uno in più nella fila dei non votanti.

Si, certamente una scheda bianca o nulla è una scheda bianca o nulla. Nessun voto assegnato a nessun candidato. Però, ripeto, perché dovrebbe interessare a qualcuno? Se nel tuo condominio, alla riunione, non si presenta nessuno allora si rinvia alla seconda convocazione (quella senza quorum) e lì decidono i (magari pochi) presenti. Gli altri si adeguano. La stessa cosa vale in politica, se la maggior parte non va a votare, i pochi che ci vanno eleggono il parlamento. Questo prenderà le decisioni che crede e tutti si dovranno adeguare.
Esattamente come per il condominio, anche in politica, esistono questioni per le quali il quorum conta (e quindi l'astensione è una tattica elettorale, vedi referendum). Per il resto, la sceneggiata del politico dispiaciuto per l'astensionismo è soltanto una sceneggiata. Magari a qualcuno potrebbe veramente dispiacere ma, in ogni caso, una volta concluse le elezioni il compito degli eletti è "governare" e non rimuginare sull'astensionismo.
Zero87 ha scritto:
Intermat ha scritto:Se nessuno votasse loro verrebbero comunque eletti in quanto almeno i candidati (e i loro parenti) sarebbero andati a votare. Quindi, continuo a ripetere, a nessuno frega assolutamente nulla della tua astensione. [ecc...]

Accetto e capisco il tuo intervento, Intermat, però ti propongo un punto di vista ancora differente.
Voto di parenti e amici: sono in mille? anche fossero 1000 voti per ognuno fanno 1000000 voti che è una minoranza schiacciante rispetto al resto (1/40 dei votanti? vado a occhio).
Fare promesse non è il modo per comprare voti perché oggi ci sono due differenze sostanziali rispetto (es.) a trent'anni fa:
- l'italiano medio ha la rete a disposizione per informarsi (non dico "farsi influenzare", non voglio vederla negativa);
- l'italiano medio vive molto peggio di trent'anni fa.

Bah, i voti comprati in contanti sicuramente pesano di più nelle elezioni comunali (meno elettori e un legame personale maggiore) ma, in ogni caso, i voti delle persone abbindolate da promesse quantomeno fantasiose sono tantissimi. Basta vedere gli ultimi 24 anni (ma anche di più).
Sul cambiamento delle condizioni degli italiani non ci credo molto. Probabilmente negli anni '80 si stava meglio ma in tempi ancora più lontani certamente no (anni '60/'70). C'era, forse, un sentimento diverso verso il futuro: un ottimismo che oggi (nei giovani) non esiste assolutamente. Quindi, in generale non vedo questo come un fattore che abbia un peso importante al momento del voto.
Per quanto riguarda la rete: basta vedere l'elettore medio del movimento 5 stelle, tutt'altro che un esempio di come la rete permette di evitare di essere raggirati.
Secondo me la maggior parte delle persone decide di votare "di pancia" facendo molti danni. Votano il più simpatico, quello che "è un grande imprenditore e quindi sicuramente farà bene" e così via. Pochi valutano i programmi e la serietà di chi li propone. Ecco, questi ultimi sicuramente non si faranno abbindolare, i primi invece sono esattamente quelli che passano da uno schieramento all'altro non appena sentono cose tipo "80€", "flat tax", "rimandiamoli tutti a casa" e così via.

In generale preferisco coloro i quali decidono di non andare a votare perché ammettono di non capire/voler capire la politica a chi va a votare sentendo cosa ne pensa il vicino di casa o basandosi sulla simpatia. Almeno i primi ammettono di non essere in grado di decidere e decidono di non fare danni. Quelli che invece descrivono l'elettore che si astiene come un eroe romantico che si batte per la riscossa del popolo che, non andando a votare in massa, potrebbe cambiare il paese, mi lasciano sempre molto perplesso. Tra l'altro, spesso, sono esattamente quelli che poi si lamentano che le cose non funzionano.
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Re: Elezioni 4 marzo 2018

Messaggioda Zero87 » 04/02/2018, 16:24

Intermat ha scritto:Però, ripeto, perché dovrebbe interessare a qualcuno? Se nel tuo condominio, alla riunione, non si presenta nessuno allora si rinvia alla seconda convocazione (quella senza quorum) e lì decidono i (magari pochi) presenti. Gli altri si adeguano. La stessa cosa vale in politica, se la maggior parte non va a votare, i pochi che ci vanno eleggono il parlamento. Questo prenderà le decisioni che crede e tutti si dovranno adeguare.

Lo so, e qui siamo d'accordo, ma se è un solo voto non cambia, se sono 100000 voti non cambia, se è più della metà della popolazione votante, immagino che qualcuno penserà a cosa stia succedendo.
Intermat ha scritto:Sul cambiamento delle condizioni degli italiani non ci credo molto. Probabilmente negli anni '80 si stava meglio ma in tempi ancora più lontani certamente no (anni '60/'70). C'era, forse, un sentimento diverso verso il futuro: un ottimismo che oggi (nei giovani) non esiste assolutamente. Quindi, in generale non vedo questo come un fattore che abbia un peso importante al momento del voto.

Quindi mi sembra strano che tu sia completamente in disaccordo con me. :P
Secondo me la maggior parte delle persone decide di votare "di pancia" facendo molti danni.

Non io, se decido di astenermi è perché ci ho pensato a lungo... era questo il senso della storiella... :P
Quelli che invece descrivono l'elettore che si astiene come un eroe romantico che si batte per la riscossa del popolo che, non andando a votare in massa, potrebbe cambiare il paese, mi lasciano sempre molto perplesso. Tra l'altro, spesso, sono esattamente quelli che poi si lamentano che le cose non funzionano.

Quelli che invece in mancanza di qualcosa in cui si sentono partecipi... decidono di non scegliere?
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Re: Elezioni 4 marzo 2018

Messaggioda jack22 » 09/02/2018, 11:31

@Zero87: scusa ma la storia della pizza era un paragone con l'astensionismo? Cosa c'entra? La pizzeria ha un conto economico, se perde clienti il profitto scende, il politico viene eletto lo stesso.

P.S. io voto +Europa :D
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Re: Elezioni 4 marzo 2018

Messaggioda jack22 » 09/02/2018, 11:52

Quasi dimenticavo [-(

mgrau ha scritto:Vi piace il risultato? L'1% dell'umanità che possiede quanto il restante 99% (per favore, non mi dite che non è l'1%, ma l'1,738 e il 98,262 o simili)?
Certo, l'astensione è una scelta "di pancia", "irrazionale", ecc ecc. Bene, e allora? E' tutto da dimostrare che le scelte di pancia siano peggio di quelle di testa.




https://www.youtube.com/watch?v=WTLwANVtnkA



https://www.youtube.com/watch?v=MRpEV2tmYz4
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