Zero87 ha scritto:Intermat ha scritto:Semplice, perché in politica qualcuno sceglierà la tua pizza e ti arriverà dritta a casa con tanto di scontrino da pagare. Se permetti è meglio che scelga il gusto (o il piatto) che meno mi fa schifo se tanto alla fine dovrò comunque pagare. Mi dispiace ma il tuo paragone è quantomeno sbagliato, se non proprio stupido.
Ok, va bene, posso anche editare il post e cancellare il tutto, ci mancherebbe.
Però mi spieghi perché è così?
Una scheda nulla è una scheda nulla, non è un voto dato a A o B; è uno in meno che ha votato e uno in più nella fila dei non votanti.
Si, certamente una scheda bianca o nulla è una scheda bianca o nulla. Nessun voto assegnato a nessun candidato. Però, ripeto, perché dovrebbe interessare a qualcuno? Se nel tuo condominio, alla riunione, non si presenta nessuno allora si rinvia alla seconda convocazione (quella senza quorum) e lì decidono i (magari pochi) presenti. Gli altri si adeguano. La stessa cosa vale in politica, se la maggior parte non va a votare, i pochi che ci vanno eleggono il parlamento. Questo prenderà le decisioni che crede e tutti si dovranno adeguare.
Esattamente come per il condominio, anche in politica, esistono questioni per le quali il quorum conta (e quindi l'astensione è una tattica elettorale, vedi referendum). Per il resto, la sceneggiata del politico dispiaciuto per l'astensionismo è soltanto una sceneggiata. Magari a qualcuno potrebbe veramente dispiacere ma, in ogni caso, una volta concluse le elezioni il compito degli eletti è "governare" e non rimuginare sull'astensionismo.
Zero87 ha scritto:Intermat ha scritto:Se nessuno votasse loro verrebbero comunque eletti in quanto almeno i candidati (e i loro parenti) sarebbero andati a votare. Quindi, continuo a ripetere, a nessuno frega assolutamente nulla della tua astensione. [ecc...]
Accetto e capisco il tuo intervento, Intermat, però ti propongo un punto di vista ancora differente.
Voto di parenti e amici: sono in mille? anche fossero 1000 voti per ognuno fanno 1000000 voti che è una minoranza schiacciante rispetto al resto (1/40 dei votanti? vado a occhio).
Fare promesse non è il modo per comprare voti perché oggi ci sono due differenze sostanziali rispetto (es.) a trent'anni fa:
- l'italiano medio ha la rete a disposizione per informarsi (non dico "farsi influenzare", non voglio vederla negativa);
- l'italiano medio vive molto peggio di trent'anni fa.
Bah, i voti comprati in contanti sicuramente pesano di più nelle elezioni comunali (meno elettori e un legame personale maggiore) ma, in ogni caso, i voti delle persone abbindolate da promesse quantomeno fantasiose sono tantissimi. Basta vedere gli ultimi 24 anni (ma anche di più).
Sul cambiamento delle condizioni degli italiani non ci credo molto. Probabilmente negli anni '80 si stava meglio ma in tempi ancora più lontani certamente no (anni '60/'70). C'era, forse, un sentimento diverso verso il futuro: un ottimismo che oggi (nei giovani) non esiste assolutamente. Quindi, in generale non vedo questo come un fattore che abbia un peso importante al momento del voto.
Per quanto riguarda la rete: basta vedere l'elettore medio del movimento 5 stelle, tutt'altro che un esempio di come la rete permette di evitare di essere raggirati.
Secondo me la maggior parte delle persone decide di votare "di pancia" facendo molti danni. Votano il più simpatico, quello che "è un grande imprenditore e quindi sicuramente farà bene" e così via. Pochi valutano i programmi e la serietà di chi li propone. Ecco, questi ultimi sicuramente non si faranno abbindolare, i primi invece sono esattamente quelli che passano da uno schieramento all'altro non appena sentono cose tipo "80€", "flat tax", "rimandiamoli tutti a casa" e così via.
In generale preferisco coloro i quali decidono di non andare a votare perché ammettono di non capire/voler capire la politica a chi va a votare sentendo cosa ne pensa il vicino di casa o basandosi sulla simpatia. Almeno i primi ammettono di non essere in grado di decidere e decidono di non fare danni. Quelli che invece descrivono l'elettore che si astiene come un eroe romantico che si batte per la riscossa del popolo che, non andando a votare in massa, potrebbe cambiare il paese, mi lasciano sempre molto perplesso. Tra l'altro, spesso, sono esattamente quelli che poi si lamentano che le cose non funzionano.