Re: Non so studiare

Messaggioda Indrjo Dedej » 20/05/2018, 20:17

Sopprattutto le piccole pause sono importanti.
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Re: Non so studiare

Messaggioda Nasmil » 27/05/2018, 09:29

A me capita a periodi questa cosa, periodi di forte stress (e sono all'università).

Quello che mi succede è che tipo dopo un'oretta-due di studio perdo voglia e voglio fare altro.
Ciò che noto, osservandomi dall'interno è che il perder tempo ruota tutto intorno a delle piccole scuse che ci creiamo per giustificare la nostra perdita di tempo.
Sotto esame ovviamente la cosa deve annullarsi, perché non hai scuse, devi andare avanti e se hai motivazioni giuste fidati che riesci a studiare costantemente. Per studiare costantemente non devi essere incollato sui libri: datti un obiettivo giornaliero (più sei veloce più l'obiettivo deve essere elevato), portalo a termine, ma intervalla lo studio con delle paure brevi-medie. Se le pause sono troppo alte perdi la concentrazione.

Per verificare la durata di una pausa devi guardare te stesso. Quando passa ad esempio più di un quarto d'ora di pausa chiediti: "sto cercando scuse per non studiare in questo momento?". Se la risposta è sì la pausa deve cessare perché non è più una pausa.

Infine contano le motivazioni. Quelle che trovo io sono: passione per la materia, voler terminare presto il proprio corso di studi perché si proviene da una famiglia che per mantenerti fa tanti sacrifici e quindi non è proprio conveniente perder tempo (poi se provieni da famiglie ricche non è una motivazione, ma per me lo è).
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Re: Non so studiare

Messaggioda Vikhr » 31/05/2018, 10:29

La mia situazione è simile a quella di Nasmil, ma un po' più drammatica: io ormai sono al terzo anno fuori corso di una triennale di Chimica Industriale e noto con notevole rammarico che ormai la mente è finita a dir poco in altri lidi (tanto che non nascondo la mia vergogna nell'ammettere che l'ultimo esame superato risale a Luglio dell'anno scorso e che durante l'esame mostravo chiaramente segni di acuta stanchezza mentale, seppur il risultato sia stato tra il discreto e l'eccellente; è l'unico esame che ho sostenuto in quella sessione, ed era considerabile il tipico "malloppone", e prevedeva anche una rilevante parte di laboratorio che ho regolarmente svolto e relazionato in piena autonomia), perciò il progetto di vita è dovuto necessariamente cambiare (rimane solo l'orgoglio di portare a termine quello che ho iniziato e che comunque sono prossimo a finire, mancando soli 3 esami al traguardo ed è solo per questo che non ho ancora fatto rinuncia agli studi, ma ormai ho deciso di imparare una terza lingua, considerata anche la Brexit che potrebbe complicare tutto e vanificare la mia conoscenza a livelli quasi madrelingua dell'Inglese e la difficoltà di entrare in qualunque comunità anglofona in cui serva il visto, dagli USA alla Nuova Zelanda, e guardare subito all'estero, in modo perlomeno da non dover patire la situazione lavorativa italiana). Tutto questo seppur abbia sempre studiato o comunque mi sia in qualche modo occupato della mia carriera universitaria, anche tendendomi in contatto con i docenti, con regolarità (ma anche qualche pausa lunga ahimé necessaria). In pratica studio, ma è come se non studiassi. Un problema di misunderstanding con un docente ha inoltre reso le cose ancora più difficili.

Nel mio caso purtroppo è una situazione che ha iniziato a presentarsi da quando ho iniziato ad affrontare i corsi più teorici, quindi presumo sia dovuta a un notevole stress che in qualche modo mi mette seriamente in crisi. Probabilmente avranno influito i ritmi da vero e proprio carroarmato mantenuti durante le superiori, che in qualche modo mi hanno fatto arrivare all'Università ormai quasi privo di forze mentali, e sono stati proprio corsi come Analisi 2, Fisica 2 e Chimica Fisica 2 (e le ultime due sono fra l'altro le materie rimanenti), pieni zeppi di calcolo infinitesimale e algebra lineare, a mandarmi letteralmente al tappeto (con tutti gli altri corsi, invece, nessun problema, anzi, persino risultati brillanti). Sarà magari anche il modo scrupoloso e pedante in cui tendo ad affrontare i miei studi. Dopo aver superato Analisi 2, fra l'altro, ho trascorso qualche mese in cui ho persino notato di non riuscire a memorizzare in nessun modo quanto studiassi. La situazione, poi, si è per fortuna risolta.

Nel mio caso il problema si manifesta non tanto con una mancanza di concentrazione ma con un fatto più subdolo: riesco a rimanere concentrato sullo studio di queste materie per 15 (a volte anche meno) o, se va bene, 30 minuti a volta, comprendendone il senso, e poi d'un tratto non comprendo più nulla di quello che leggo, proprio zero. Diventa solo una distesa di simboli priva di alcun significato logico. Sono quindi costretto a interrompere momentaneamente e fare altro, e riprendere mediamente dopo altri 15 minuti. Nessun pensiero parassita, solo un terrificante crollo verticale della capacità di comprensione del testo.

Purtroppo ho dovuto accettare gli svantaggi di un corso di studi molto più lungo del normale e ora peraltro comincia a terrificarmi la cd. decadenza degli studi prevista da tutti i corsi di nuovo ordinamento compreso il mio, che comporta, in seguito a una richiesta di reintegro negli studi, una riapprovazione discrezionale da parte del Consiglio di Studi della validità della propria carriera, in base all'obsolescenza o attualità dei contenuti dei programmi degli esami illo tempore sostenuti (ho persino fatto in modo di "catalogarmi" tutti i programmi degli esami che ho sostenuto in modo da potermi rendere conto da solo e in anticipo di cosa vada eventualmente integrato nel caso malaugurato dovessi raggiungere il limite di tempo previsto).

Approfondisco personalmente svariati argomenti sovente ingegneristici e giurisprudenziali (nello studio dei quali noto di riuscire a mantenere mediamente più a lungo la mia concentrazione) in modo da garantire una qualche forma di valore aggiunto.

Più di raccontare la mia deludente e deprimente esperienza, sinceramente non mi sento di dire altro, perché ritengo che ognuno sia un caso a se stesso. Mi sento solamente di dire che purtroppo il metodo di studio adottato può non essere assolutamente il problema.
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