hoffman ha scritto:Sinceramente non sono punizioni che condivido appieno. Secondo me la cosa è più semplice di quanto crediate .. addirittura una classe intera complice . Io gli avrei detto palesemente di studiarsi quantomeno il procedimento a casa per confermare in parte quel voto , almeno gli sarebbe rimasto qualcosa . Mettere 2 , 3 o le note a chi non se ne frega nulla ( inconsciamente perchè quando diventano adulti ci ripensano) non serve a nulla . La scuola deve educare uscendo fuori dagli schemi in alcuni momenti.
È chiaro come il sole che non sei mai stato dall'altra parte della cattedra.
Nessuno si è lamentato per l'abbassamento dei voti di condotta, tranne un paio di genitori, di quelli che difendono sempre e comunque i loro pargoli e quindi non fanno testo, quindi i ragazzi si sono resi conto di aver permesso e aiutato un illecito del genere.
Il fatto avrebbe potuto essere denunciato, perché illecito penale, ma lo abbiamo derubricato a semplice comportamento scorretto. Lasciar passare una cosa del genere significa trovarsi l'anno successivo con 10, 100 pesone che lo "provano", tanto non ci sono conseguenze di alcun genere, o comunque, se ci sono, sono così basse che vale la pena di rischiare.
Non so perché negli interventi successivi parlate di quindicesimi, non si era mica all'esame, all'esame sarebbe stato mandato via e basta. Il presidente della commissione ha delle regole da seguire e se non lo avesse mandato via sarebbe stato passibile di denuncia con gravi conseguenze per complicità e falso in atto pubblico: sospensione dal servizio senza stipendio, licenziamento.
Gli illeciti penali NON sono delle ragazzate e se sei maggiorenne, non sei più un ragazzo e devi prenderti le tue responsabilità. Cosa significa "da adulto"? Un maggiorenne è un adulto, o pensi che la maggiore età serva solo per la patente? Il nostro studente aveva 17 anni, se la cosa fosse successa anche solo un anno dopo sarebbe stata ancora più grave.