In che senso le regole dell'editoria matematica sono diverse dal resto?
Che familiarità hai con il sistema kafkiano della pubblicazione di articoli scientifici? Gli autori di scienze pure curano loro la parte preponderante del lato tecnico della pubblicazione, abbattendo così i costi per le riviste, che tuttavia sono coperte da dei paywall insormontabili se non da università che riversano centinaia di migliaia di dollari all'anno in sottoscrizioni di abbonamenti a riviste. Denaro sprecato, perché ormai gli articoli vengono citati da arXiv, dove (cosa vera per ogni paper che sia stato referato da rivista) è regola etica comune mettere una copia isomorfa del paper che sta dietro il paywall, per massimizzarne l'accessibilità (cosa che è nell'interesse di tutti).
Problema: Scopus e co. indicizzano (in tempi infiniti) solo citazioni che provengono da riviste nei loro database, e tutte le tali riviste sono quelle dietro paywall.
Il referaggio di articoli è gratuito (leggasi: si fa, e si cerca di fare eticamente, ma si tiene in referaggio un paper un anno, spesso un anno e mezzo, spesso due, perché "si ha altro da fare"); invece di creare una figura professionale a parte il cui scopo è unicamente validare la correttezza delle dimostrazioni che legge si preferisce continuare così.
In matematica, i tempi di referaggio sono inesorabilmente piu lunghi che in altre discipline, e la prassi, mi dicono, è di ritirare un paper quando è sottomesso da troppo tempo ad una rivista (~6 mesi; la _MEDIA_ di tempi di referaggio in math.AT, math.AG e math.CT è otto-dieci mesi). Ora, questo sarebbe una feature e non un problema se la quantità di paper pubblicati non fosse un fattore determinante a vincere un RTDA/B in quel pitale grillino che è diventata l'Italia.
Invece no, uno scrive un sacco (prendo il mio caso, che sono l'ultimo degli stronzi, ma ho un output sopra la media aritmetica di math.CT), e poi non vince determinati concorsi perché a distanza di due anni non ha notizie di certi paper. Ho già usato la parola "kafkiano"?
- "Everything in Mathematics that can be categorized, is trivial" (P. J. Freyd), which should be understood as: "category theory is good ideas rather than complicated techniques".
- "I always disliked Analysis" (P. J. Freyd)