Ingegneria e depressione

Messaggioda edfis1209 » 14/06/2019, 16:19

Ciao!Vi scrivo perchè provo un senso di frustrazione e paura.Ho fatto l'esame di fisica 2 e sono riuscita a passare lo scritto con 17(il minimo è 15) e ora sono stata convocata per l'orale fra 10 giorni.Il problema è che oggi dopo aver studiato per molto più di un mese mi sono presentata all'orale di scienze e tecnologie dei materiali(12 CFU) e dato che sono una persona molto emotiva soprattutto agli orali la professoressa ha cominciato a fare delle domande di ragionamento che ovviamente sul libro non c'erano e ad un certo punto lei molto irritata si è girata dicendomi "Lei non ha studiato non è l'ansia perchè l'ansia rimane fuori la porta quando ci si siede sparisce"con una saccenza da far paura...cosi non mi ha promosso... ma appena sono tornata a casa mi sentivo abbastanza tranquilla un po' giù di morale poi quando ho cominciato a riflettere sul fatto che se a luglio non dovessi passare e sul fatto che potrei essere bocciata all'orale di fisica 2 dato che agli orali non splendo...ho avuto una crisi di pianto perchè ho pensato a tutta la fatica fatta fin'ora e rischio di rimanere indietro di un anno...da un lato vorrei abbandonare perchè ormai sono spompata forse sarebbe meglio prendere qualcosa di più semplice...di questo passo chissà quando mi laureo eppure dire che fino a settembre/gennaio ero quasi in linea con tutti gli esami.Ora lunedì ho un altro esame ma sinceramente non so se andarci dato che avevo concentrato tutte le mie forze sui primi due pur avendo sempre fatto esercizi e seguito a lezione.Voi cosa dite?Ho passato parte dell'anno a piangere mi sento uno schifo non mi sento mai all'altezza di ingegneria mi sento eternamente una stupida gli altri si preparano su un esame e lo passano io devo tentare minimo non si sa quante volte
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Re: Ingegneria e depressione

Messaggioda gugo82 » 14/06/2019, 17:43

Benvenuta nel mondo degli adulti.

Rimboccati le maniche e cerca di capire cosa non va nel modo in cui studi, ponendovi rimedio.
Rimboccati le maniche e cerca di capire perché non riesci a controllare la tua emotività, ponendovi rimedio.
Rimboccati le maniche e comincia a lavorare su di te (con la coscienza di doverci perdere un po' di tempo), perché se sei ancora qui a pensare di "rimanere indietro di un anno" ed a fare confronti con altri colleghi vuol dire che hai un bel po' di strada da fare.

P.S.: Se poi tutte questi avvenimenti sono conseguenza del fatto che tu non vuoi studiare ingegneria, lascia pure.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
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Re: Ingegneria e depressione

Messaggioda emanuele78 » 14/06/2019, 18:06

edfis1209 ha scritto:Ciao!Vi scrivo perchè provo un senso di frustrazione e paura.Ho fatto l'esame di fisica 2 e sono riuscita a passare lo scritto con 17(il minimo è 15) e ora sono stata convocata per l'orale fra 10 giorni.Il problema è che oggi dopo aver studiato per molto più di un mese mi sono presentata all'orale di scienze e tecnologie dei materiali(12 CFU) e dato che sono una persona molto emotiva soprattutto agli orali la professoressa ha cominciato a fare delle domande di ragionamento che ovviamente sul libro non c'erano e ad un certo punto lei molto irritata si è girata dicendomi "Lei non ha studiato non è l'ansia perchè l'ansia rimane fuori la porta quando ci si siede sparisce"con una saccenza da far paura...cosi non mi ha promosso... ma appena sono tornata a casa mi sentivo abbastanza tranquilla un po' giù di morale poi quando ho cominciato a riflettere sul fatto che se a luglio non dovessi passare e sul fatto che potrei essere bocciata all'orale di fisica 2 dato che agli orali non splendo...ho avuto una crisi di pianto perchè ho pensato a tutta la fatica fatta fin'ora e rischio di rimanere indietro di un anno...da un lato vorrei abbandonare perchè ormai sono spompata forse sarebbe meglio prendere qualcosa di più semplice...di questo passo chissà quando mi laureo eppure dire che fino a settembre/gennaio ero quasi in linea con tutti gli esami.Ora lunedì ho un altro esame ma sinceramente non so se andarci dato che avevo concentrato tutte le mie forze sui primi due pur avendo sempre fatto esercizi e seguito a lezione.Voi cosa dite?Ho passato parte dell'anno a piangere mi sento uno schifo non mi sento mai all'altezza di ingegneria mi sento eternamente una stupida gli altri si preparano su un esame e lo passano io devo tentare minimo non si sa quante volte


Ho vissuto qualcosa del genere per Analisi 2. Riuscivo a passare brillantemente lo scritto ma poi all'orale non riuscivo in quanto io lavoravo e quindi studiavo sui libri mentre all'orale si chiedevano cose fatte in aula. Mi ricordo che la 1° volta presi un voto molto alto allo scritto e quando mi presentai all'orale avendo dato una definizione su un argomento leggermente diversa da quella data in classe la mia interrogazione fu una sentenza di morte. Arrivai a casa devastato, non dormii per 3 notti quanto alta era la delusione (prima volta mandato)poi piano piano mi rialzai, passai ancora lo scritto successivo ma emotivamente non ero pronto per l'orale e quindi lo persi. Solo al terzo tentativo, ormai distaccato riuscii a superarlo. Capii una cosa, che poi ha funzionato, cioè quella di non attaccarmi eccessivamente alle cose. Secondo la mia esperienza il segreto per essere tranquilli o cmq meno agitati ad un orale è quello di relativizzare il momento, non dargli l'importanza di essere l'inizio e la fine di ogni cosa. Nella mia vita ho osservato che più desidero una cosa e meno la ottengo.
(poi non solo superai l'esame, mi presi la triennale di matematica e quindi la magistrale).

Non mollare mai!!!!
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Re: Ingegneria e depressione

Messaggioda Zero87 » 14/06/2019, 20:19

edfis1209 ha scritto:perchè ormai sono spompata forse sarebbe meglio prendere qualcosa di più semplice...di questo passo chissà quando mi laureo eppure dire che fino a settembre/gennaio ero quasi in linea con tutti gli esami.

Non devi prendere qualcosa di più "semplice" - virgolettato perché la semplicità resta pur sempre abbastanza soggettiva - ma qualcosa che ti piace fare. Non hai passato l'esame? Una bella dormita, poi ti rimbocchi le maniche e ricominci.
In molti mi hanno insegnato che bisogna fare quello che ci piace, se ci vorrà di più e/o se bisognerà fare qualche straordinario... lo faremo.

Tra l'altro non preoccuparti di quello che hai scritto e di eventuali risposte. Chiedere aiuto e/o condividere la propria debolezza è un segno di forza e maturità, tra l'altro Gugo potrebbe ricordare la crisi esistenziale quando mi sono ritrovato a che fare con Analisi Funzionale. :D
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Re: Ingegneria e depressione

Messaggioda SirDanielFortesque » 14/06/2019, 20:28

Per quanto riguarda la professoressa di S.dM. ... Probabilmente lei è più frustrata di te per motivi che esulano dalla scuola e quandi pensa che facendo il capataz si sentirà meglio.

Per il resto, un celebre aviatore era solito dire: "Perduto è solo colui che si dà per perduto!".
ciaoo
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Re: Ingegneria e depressione

Messaggioda Nasmil » 16/06/2019, 16:42

Benvenuta.
Questo è il mondo universitario in particolare di queste facoltà.

Ti senti inadatta, ti senti come se gli altri fossero più bravi di te e tu l'unica stupida a non riuscire a passare gli esami. Beh no, non lo sei. Ci passano tutti, chi più chi meno, io ci sto passando ancora in questo momento (e sono al 5° anno, cioè il 2° magistrale).
Devi crescere, lavorare su te stessa e sul lato emotivo che ti porta a perderti all'esame... Questo è quanto... Devi solo lavorare e lavorare su ciò che studi e su di te. Fai un'analisi verso te stessa e renditi conto di come dovrai affrontare i prossimi esami.

Se non ti piace cambia facoltà, se ti piace quello che studi e pensi che possa far parte della tua vita allora persevera. Non pensare alle difficoltà, affrontale e basta.
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Re: Ingegneria e depressione

Messaggioda Vikhr » 17/06/2019, 13:30

Congratulazioni a chiunque abbia finora risposto a Edfis. Noto una notevole profondità di pensiero e maturità di pensiero, assolutamente non scontate, e dico sul serio. Praticamente è come se mi aveste tutti rubato le parole di bocca. Concordo appieno con tutti.

Per edfis1209: Che piaccia o no, a te come ad altri, spesso l'università è solo una questione di fortuna, sia per come funziona in Italia, sia per come è strutturata. Molte volte lo studio è condizione necessaria e sufficiente per passare gli esami, alcune volte purtroppo invece è solamente condizione necessaria, ma non sufficiente. Te lo dico io che per capire e superare Fisica 2 ho dovuto aspettare che arrivasse un docente veramente capace di spiegarla (e nel frattempo sono passati anni, dico anni), ma alla fine l'ho fatta mia e superata.

Devi, secondo me, imparare a distaccarti maggiormente dalle dinamiche universitarie. Una volta dato ciò che si può dare, non c'è nulla di cui recriminarsi, e nemmeno rimbecillirsi di studio nella speranza che la prossima volta vada meglio aiuta. Ripeto, ci vuole il giusto distacco, c'è a chi l'università va bene e a chi va meno bene e una volta capito che la materia piace e si studia a dovere ma va comunque male, non si può più fare nulla.

La passione che nutro per la materia che ho scelto io, Chimica Industriale, mi ha portato, per via di episodi simili a quelli sperimentati da te, ad andare ben 4 anni fuoricorso a una triennale (seppur ora manchi un solo esame e la tesi).
Per quale motivo?

Perché se cambiassi corso mi troverei con la testa fra le nuvole. Perché se andassi a fare un lavoricchio del cavolo mi troverei con la testa fra le nuvole. Perché se non faccio niente, mi trovo con la testa fra le nuvole.
E perché una laurea tecnica mi serve per avere migliori possibilità all'estero, dato che, del Paese in cui sono nato e sto vivendo, francamente ne ho abbastanza, e dato che ho scoperto di imparare nuove lingue con notevole facilità.

Vedi, riprendendo il pensiero di Gugo, se una disciplina ti piace veramente, allora sei necessariamente disposta a tollerare di tutto pur di ottenere la laurea. Se però non vuoi, beh, allora forse è meglio che cambi corso. Devi prima di tutto chiedere a te stessa se ti va veramente di essere un Ingegnere o no. E se vuoi esserlo veramente, allora fregatene di tutto, continua a studiare e dare esami e prenderti pause quando non te la senti di studiare, è un qualcosa che fai per te stessa e basta, gli altri se ne andassero pure al diavolo.

Se per qualsiasi motivo dovessi trovarti nella necessità di interrompere momentaneamente gli studi, sappi che gli esami, quando riprendi, possono essere riconosciuti anche a distanza di anni (informati meglio consultando attentamente i regolamenti del tuo ateneo, e anche di altri, in ogni caso).

Detto questo, il mio consiglio finale è: vai all'esame in pace con te stessa, e torna dall'esame in pace con te stessa, in qualunque modo vada.

PS Qualche tempo fa, ero anch'io come te.
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Re: Ingegneria e depressione

Messaggioda giuliofis » 14/07/2019, 14:30

gugo82 ha scritto:Benvenuta nel mondo degli adulti.

Rimboccati le maniche e cerca di capire cosa non va nel modo in cui studi, ponendovi rimedio.
Rimboccati le maniche e cerca di capire perché non riesci a controllare la tua emotività, ponendovi rimedio.
Rimboccati le maniche e comincia a lavorare su di te (con la coscienza di doverci perdere un po' di tempo), perché se sei ancora qui a pensare di "rimanere indietro di un anno" ed a fare confronti con altri colleghi vuol dire che hai un bel po' di strada da fare.

P.S.: Se poi tutte questi avvenimenti sono conseguenza del fatto che tu non vuoi studiare ingegneria, lascia pure.

Concordo in pieno. Vorrei però aggiungere un commento alla frase
edfis1209 ha scritto:agli orali la professoressa ha cominciato a fare delle domande di ragionamento che ovviamente sul libro non c'erano

Le domande "di ragionamento" ci saranno sempre: servono al docente per capire se hai studiato a memoria o se hai davvero interiorizzato la materia. Se l'hai interiorizzata non c'è ragionamento non espresso nel libro che tu non possa costruire autonomamente, eventualmente aiutata in parte dal docente.
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Ingegneria e depressione

Messaggioda Wella98_ » 17/07/2019, 16:31

Ciao ragazzi!!Sono al secondo anno di ingegneria e durante il primo anno(fino a gennaio)ero riuscita a dare 6 esami diciamo che stavo in pari.Ora invece è un disastro nella sessione estiva non ho passato niente,a febbraio e a gennaio sono stata bocciata a fisica 2 e fino ad ora mi ritrovo a non aver passato nessun esame del secondo anno(quindi sicuramente mi toccherà rifarlo)sono disperata mi viene da piangere perchè sembra che non ho studiato per assurdo ho studiato più quest'anno che lo scorso.Ma la cosa più assurda è che sembra che ho la nuvoletta di fantozzi.A febbraio fisica 2 non la passo per pochissimo,a giugno la passo e mi boccia all'orale,a luglio faccio due esercizi e mezzo giusti per passare all'orale ma corregge un altro prof non il solito(perchè il prof sta facendo il visiting professor)e quindi per lui non vanno bene;mi presento all'orale di una materia da 12 cfu,super preparata a giugno mi boccia perchè mi sono incasinata all'orale,mi presento a luglio e mi sento dire che alcune cose vanno aggiustate perchè non le ho chiare secondo lei perchè avevo sbagliato delle cose(che stavano scritte sul libro!tant'è che quella dopo di me ha fatto lo stesso identico errore e origliando l'esame orale dell'altra ragazza ho dovuto sentire"per questo stesso errore ho bocciato la sua collega"ma a lei ha continuato l'interrogazione...a me ha detto arrivederci).E infine un altro esame non l'ho passato perchè mi ero scordata di calcolare una derivata.Sinceramente io non so più che fare probabilmente non sono portata o sono sfigata gli altri passano gli esami con una facilità incredibile li vedi si presentano una volta e passano io sto sputando sangue addosso a questi cavolo di libri e non raccolgo nulla.Ma come devo fare mi viene da piangere io non mi voglio laureare tardi ma mi sembra di essere entrata in un buco nero da cui non riesco ad uscire.Ora sono stressata e agitata non so cosa fare per settembre...vorrei andare al mare ma mi vengono i sensi di colpa...sto a casa provo a studiare ma mi sale una frustrazione infinita.Cosa dovrei fare secondo voi?Come faccio a recuperare tutti questi esami rimasti indietro?Come faccio a farmi venire voglia di studiare senza scoraggiarmi?

Moderatore: gugo82

Vista l'assoluta identità dei temi trattati, ho unito il tuo thread con uno (recentissimo) dal titolo uguale.

Buona lettura.
Wella98_
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Re: Ingegneria e depressione

Messaggioda emanuele78 » 25/07/2019, 14:29

Wella98_ ha scritto:Ciao ragazzi!!Sono al secondo anno di ingegneria e durante il primo anno(fino a gennaio)ero riuscita a dare 6 esami diciamo che stavo in pari.Ora invece è un disastro nella sessione estiva non ho passato niente,a febbraio e a gennaio sono stata bocciata a fisica 2 e fino ad ora mi ritrovo a non aver passato nessun esame del secondo anno(quindi sicuramente mi toccherà rifarlo)sono disperata mi viene da piangere perchè sembra che non ho studiato per assurdo ho studiato più quest'anno che lo scorso.Ma la cosa più assurda è che sembra che ho la nuvoletta di fantozzi.A febbraio fisica 2 non la passo per pochissimo,a giugno la passo e mi boccia all'orale,a luglio faccio due esercizi e mezzo giusti per passare all'orale ma corregge un altro prof non il solito(perchè il prof sta facendo il visiting professor)e quindi per lui non vanno bene;mi presento all'orale di una materia da 12 cfu,super preparata a giugno mi boccia perchè mi sono incasinata all'orale,mi presento a luglio e mi sento dire che alcune cose vanno aggiustate perchè non le ho chiare secondo lei perchè avevo sbagliato delle cose(che stavano scritte sul libro!tant'è che quella dopo di me ha fatto lo stesso identico errore e origliando l'esame orale dell'altra ragazza ho dovuto sentire"per questo stesso errore ho bocciato la sua collega"ma a lei ha continuato l'interrogazione...a me ha detto arrivederci).E infine un altro esame non l'ho passato perchè mi ero scordata di calcolare una derivata.Sinceramente io non so più che fare probabilmente non sono portata o sono sfigata gli altri passano gli esami con una facilità incredibile li vedi si presentano una volta e passano io sto sputando sangue addosso a questi cavolo di libri e non raccolgo nulla.Ma come devo fare mi viene da piangere io non mi voglio laureare tardi ma mi sembra di essere entrata in un buco nero da cui non riesco ad uscire.Ora sono stressata e agitata non so cosa fare per settembre...vorrei andare al mare ma mi vengono i sensi di colpa...sto a casa provo a studiare ma mi sale una frustrazione infinita.Cosa dovrei fare secondo voi?Come faccio a recuperare tutti questi esami rimasti indietro?Come faccio a farmi venire voglia di studiare senza scoraggiarmi?

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Vista l'assoluta identità dei temi trattati, ho unito il tuo thread con uno (recentissimo) dal titolo uguale.

Buona lettura.


percepisco panico, il panico è il peggior nemico.

Il mio consiglio è distaccati mentalmente dal problema in questo caso l'esame nel senso non pensare che sia l'inizio e la fine di tutto. Relativizzalo. Poi ricordati che fortunatamente questi esami sono ripetibili. Hai fallito una volta, lo puoi rifare. Quasi sempre nella vita i treni passano una volta sola ed invece all'università il treno passo ogni tre mesi. Sembra scontato ma credimi questa è una cosa che dovrebbe bastarti a dare una dose forte di ottimismo. Infine dividi il problema in problemi più piccoli non fare molti esami fanne max due, vai ai ricevimenti e dopo che hai studiato stacca.

In bocca al lupo.
emanuele78
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