Domanda pratica su esperienza di lavoro

Messaggioda marcosadun » 21/08/2019, 12:28

Ciao a tutti! Premetto che sono ignorante come una talpa!
Premetto che non sono un luminare ne un accademico! Abbiate pazienza!
Recentemente, per lavoro, ho indirettamente partecipato ad una discussion su una procedura da seguire per risolvere un problema "meccanico"
Su una parte di questa procedura si sono create delle opioni discordarti, a cui pero' non riesco a dare una risposta per chiarirmi le idee.

Vi descrivo piu' semplicemente che posso lo scenario:

Io ho una serie di tubi, avvitati, e dentro un pozzo pieno di un liquidi ad una densita' specifica.
Questi tubi sono sospesi in questo pozzo ad un gancio, con una cella di carico per valurarne il peso.
Il peso al gancio corrisponde al peso in aria dei tubi meno la spinta di galleggiamento.

Accidentalmente al fondo del pozzo c'e' un cedimento, e questi tubi rimangono parzialmente incastrati.
Tirando il gancio il peso alla cella di carico aumenta, rilascando il gancio il peso alla cella diminuisce.

Si decide di risolvere il problema svitando meccanicamente I tubi, con una procedura consolidata, nel punto piu' vicino alla frana in modo da poter recuperare il numero maggiore possibile di tubi.

Per determinare il punto piu' basso dei tubi nel posso si deve applicare un peso tale da avere il punto neutro ( quindi quello che provoca meno frizione possibile sui filetti ) piu' vicino possibile al tratto incastrato.

I pareri discordanti riguardano la determinazione di questo peso, in quando la procedura "consolidata" suggerisce di ignorare la spianta di galleggiamento per la determicazione di questo "punto neutro".

Come mai secondo voi?

Grazie.
marcosadun
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