Il mio rapporto con la matematica...

Messaggioda pilotto » 28/08/2019, 19:54

Salve ragazzi, provo a scrivere qui perchè davvero oggi mi sono soffermato profondamente sulla cosa senza trovare una soluzione...
Alle elementari andavo molto bene in matematica ma alle medie ho affrontato un periodo nel quale, per vari motivi ma non giustificazioni, ho messo TOTALMENTE da parte la matematica. Non so bene il perchè... a dire il vero mi sono allontanato da tutte le materie ma la matematica non è una materia che perdona ahah

Mi spiego meglio.. arrivato alle superiori ho recuperato tutto, ho messo la testa a posto ed ho iniziato a studiare con costanza tutte le materie.. eppure la matematica mi risultava davvero difficile... i primi due anni ho insistito, al terzo ho mollato totalmente.

Cosi la mia idea di fare Ingegneria Informatica (poichè ero molto appassionato dell'informatica e in particolare volevo tanto soffermarmi sul mondo della programmazione) lentamente andava via.

.. Per altri motivi alla fine non ho potuto proseguire nel percorso che ritenevo essermi più opportuno e allora ho ripescato l'idea di Ingegneria...

Inizierò a breve il mio secondo anno ma vado a spiegarvi perchè vi scrivo...
Il primo anno è stato traumatico.. vedevo i ragazzi usciti da uno scientifico mangiarsi le materie... era come se almeno per il 50% sapessero già gli argomenti... e allora ho provato a mettermi con costanza e impegni.
Ho ottenuto ottimi risultati ma non sono riuscito a superare nessun esame del tipo: algebra, matematica computazione, analisi ...

Il vero problema è che per quanto io mi impegni faccio davvero tanta fatica a comprendere certe cose... studiando algebra per esempio vedo tutto così astratto... mi rendo conto che non sia una materia impossibile ... ma allo stesso tempo è come se fosse qualcosa che non i sia dato comprendere...
giuro che è una strana sensazione.. e tanti ragazzi con cui ho parlato mi dicono di aver passato il primo anno esattamente allo stesso modo ma a me la cosa comincia a pesare...
vi prego datemi qualche consiglio sul 'come approcciarmi alla matematica o alle materie di ragionamento in generale'... mi rendo conto possa sembrare molto stupido come discorso ma non è che io non riesca a studiare le cose.. è solo che sembra tutto cosi meccanico d disgustarmi.. io vorrei effettivamente capire il perchè di ogni regola, cosa ci sia dietro e tutto il resto.. ma mi risulta impossibile..
pilotto
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Re: Il mio rapporto con la matematica...

Messaggioda qqwweerrttyy88 » 29/08/2019, 11:05

Ciao, penso che in molti si siano trovati in difficoltà il primo anno, io penso che le superiori non preparino bene per il salto all'università, almeno nel mio caso è stato così.

Quello che posso dirti è la mia esperienza: mi sono laureata in triennale a fatica, ci ho messo davvero tanto tempo, troppo, molti mi dicevano che avrei dovuto mollare e iniziavo a pensarlo anch'io. Dopo che mi sono laureata pensavo di aver sbagliato laurea, e sono andata a lavorare. Dopo due anni e mezzo che lavoravo quasi per caso mi è tornata la passione per la matematica e ho fatto la magistrale, lavorando e ottenendo ottimi risultati. Ora voglio andare a insegnare.

Questo per dirti che sei solo tu che puoi valutare quanto ti è difficile andare avanti, secondo me è sempre importante sapere perchè si sta studiando. La magistrale l'ho fatta per me stessa e questo mi ha permesso di ottenere risultati notevolmente migliori. Secondo me devi chiederti se ti piace e ti interessa quello che stai studiando, ci sta che non ti piaccia una materia o due ma se non ti piace niente forse è il caso di fermarsi a riflettere. Se le materie ti piacciono ma hai difficoltà a capirle io ti consiglio di chiedere anche ai professori. Nella mia esperienza ho trovato professori davvero bravi e disponibili, loro magari sanno consigliarti un testo aggiuntivo o a ricevimento possono chiarirti dubbi, non aver paura di chiedere.
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Re: Il mio rapporto con la matematica...

Messaggioda pilotto » 30/08/2019, 12:29

Grazie mille della risposta ❤️ beh a me queste materia piacciono o meglio mi piacerebbe da morire capirle.. il problema è il secondo... spero che quest’anno vada diversamente altrimenti credo non continuerò...
pilotto
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Re: Il mio rapporto con la matematica...

Messaggioda gabriella127 » 30/08/2019, 23:26

pilotto ha scritto:... mi rendo conto possa sembrare molto stupido come discorso ma non è che io non riesca a studiare le cose.. è solo che sembra tutto cosi meccanico d disgustarmi.. io vorrei effettivamente capire il perchè di ogni regola, cosa ci sia dietro e tutto il resto.. ma mi risulta impossibile..


Ciao pilotto. A me ha colpito questa tua frase. Sembra che il problema non è tanto che hai difficoltà con le cose che ti vengono dette, ma che vorresti capire di più, le ragioni di quello che ti viene insegnato e non ci riesci e ti allontani dalla materia.
Non è un problema solo tuo, paradossalmentre all'inizio nello studio della matematica possono avere meno difficoltà persone che non si pongono tanti problemi, ma accettano più meccanicamente le cose che gli vengono insegnate.
I tuoi dubbi li ho sentiti da altri studenti.
Il fatto è che all'inizio degli studi di matematica effettivamente è difficile capire le ragioni che stanno a monte di quello che si insegna. Perché quella definizione? Che significa quella regola?
Purtroppo è vero che all'inizio non si può capire tutto, certo all'università non è che si tenti molto di dare queste spiegazioni, soprattutto, penso, per mancanza di tempo.
Però tieni presente che le cose che si studiano, anche al primo anno, sono il frutto di una genesi teorica e storica molto lunga, quindi è chiaro che chi le sente per la prima volta non ne capisce le motivazioni.
Si tratta solo di avere pazienza, andando avanti tutto si illuminerà maggiormente.
C'è una mia carissima amica, molto più giovane di me, ora brillantemente laureata in matematica, che all'inizio aveva gli stessi problemi tuoi. Alle volte veniva da me dicendo: 'Non ho capito questa definizione'. Io leggevo la definizione e le dicevo, tra il serio e lo scherzoso, conoscendola: 'Non c'è niente da capire, devi solo rassegnarti'.
Cioè, volevo dire, che non è che non capiva in sé la definizione, ma voleva cogliere le motivazioni che al momento le sfuggivano. Doveva accettare la definizione, il cui senso avrebbe capito meglio poi andando avanti.
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Re: Il mio rapporto con la matematica...

Messaggioda gio73 » 31/08/2019, 13:09

"la matematica non si capisce, ci si abitua ad essa" o something close to it
Chi l ha detto?
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Re: Il mio rapporto con la matematica...

Messaggioda feddy » 31/08/2019, 14:05

@gio73 Von Neumann
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Re: Il mio rapporto con la matematica...

Messaggioda gugo82 » 31/08/2019, 14:32

Il bello dello OP di questo thread è che c’è scritto molto, tranne ciò che più importa ed è segnalato dal titolo.

Il “rapporto con la Matematica” sembra si sia interrotto durante le scuole medie (brutta storia, comune a molti, il che rende evidente quanto l’anello intermedio del sistema di istruzione sia quello più debole rispetto alla materia), ma non vengono riportate motivazioni, né descrizioni di quello che è successo o possibili individuazioni di cause; ed ha continuato ad esser brutto dopo, durante una non meglio specificata scuola superiore (liceo? tecnico? che indirizzo? Boh!).
L’unico “rapporto”1 che vedo descritto in maniera limpida è quello di pilotto coi suoi colleghi che vedeva “usciti da uno scientifico mangiarsi le materie… come se almeno al 50% sapessero già gli argomenti”.
Mentre i suoi (di pilotto) risultati, seppur “ottimi” ed ottenuti mettendosi “con costanza ed impegno”, non sono mai descritti (contrariamente ai suoi fallimenti cui almeno viene accennato).

In altri termini, lo OP è abbastanza superficiale.

Se vuoi sapere la mia esperienza di docente universitario di Analisi I te la dico.
Per recuperare le abilità matematiche di base che non sono state acquisite a scuola servono da uno a tre anni di lavoro duro ed autonomo.
Per questo motivo, non si tenta l’avventura iscrivendosi ad una facoltà scientifica o tecnica senza avere un “rapporto” decente e strutturato con la Matematica o, in mancanza, senza mettere in conto di dover dedicare a questa materia tutto il tempo che occorre per recuperare il lavoro non svolto in precedenza.
Ogni tentativo fatto in tal senso che non tenga conto di questi fatti è velleitario e porta, usualmente, a gestire un “fallimento” del tipo da te descritto.

Detto in maniera concisa: non è possibile pensare di studiare Ingegneria senza avere solide basi di Matematica o senza presupporre di dover dedicare anni a costruirsele prima di avere successo negli studi.

Questo si chiama “orientamento in ingresso”.

Note

  1. Qui le virgolette denotano il fatto che, in realtà, non è il rapporto ad essere descritto, ma l’osservazione che pilotto ne ha fatto alla luce di quelle che ritiene sue mancanze.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
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Re: Il mio rapporto con la matematica...

Messaggioda Nasmil » 04/09/2019, 05:02

Sono d'accordo con gugo, 5 anni fa avrei iniziato il mio primo anno ad ingegneria; anche io alla fine delle medie ho avuto un episodio che mi ha bloccato anche negli anni successivi per lo studio della matematica, per fortuna sono riuscito a capire quale episodio fosse. Poi mi sono iscritto al classico e per ben 5 anni non ho mai studiato la matematica.

Mi iscrivo ad ingegneria (ramo tecnologie dell'informazione) e vivo la tua stessa situazione, non passo i test iniziali, ma comunque mi iscrivo lo stesso (avrei avuto una seconda chance a novembre).
Come dice gugo, devi lavorare tanto, metterti sotto e non pretendere di far padrone un argomento solo perché ce lo hai davanti, cerca su altre fonti, ma non disperderti troppo, altrimenti il focus sulla materia d'esame lo perdi e crei solo frustrazione.
Ad ingegneria inoltre molte cose sono fatte in maniera troppo superficiale per poter capire il discorso che c'è dietro. E' frustrante anche questo, ma è così. Se vuoi fare matematica, devi iscriverti a matematica. Ad ingegneria dovrai studiare materie ingegneristiche e gli argomenti che ti interessano sono quelli spiegati ai corsi. Poi con il tempo, se studi bene, avrai più chiaro alcune cose.
Pensa che alcuni argomenti risultano chiari 2-3 anni dopo averli studiati.

Per esempio in analisi II di solito si studia il teorema delle funzioni implicite, questo teorema è rimasto lì sepolto nella mia memoria, ma l'ho ritrovato 4 anni dopo nell'ambito dell'analisi di sistemi dinamici non lineari.


Altra cosa che ti consiglio è di non pensare al passato. Io tutt'oggi ho delle paure inconsce che mi fanno credere di essere inferiore ai colleghi solo perché questi hanno studiato matematica meglio di me al liceo, ci lotto ogni giorno e so cosa significa, però con il tempo riesci a fartelo passare. L'importante è lavorare sodo e basta. Questo è l'unico consiglio vero che posso darti, il resto sono discorsi che riportano la mia esperienza, ma spero che ti possa essere utile e ricorda che ognuno ha i suoi tempi, non disperarti, se lavori bene i risultati arrivano.
Nasmil
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