Re: Le donne nella scienza

Messaggioda kaspar » 21/12/2019, 16:58

@mgrau, brutta bestia il politically correct, non puoi dire una cosa che... vieni assaltato subito e tacciato di maschilismo... Quando mi chiesero una volta cosa ne pensassi della violenza sulle donne, risposi «Ognuno merita rispetto, indistintamente. Mi sembrano stupidi questi discorsi: è un problema di tutte e due le parti. È inutile incolpare gli uomini e una qualche bestialità che doveva essere sopìta e di donne che meritano di essere protette. Perché menare 'sti discorsi ai maschi e intanto insegnare alle ragazze essere delle Barbie belle e basta? Guardate la TV, la pubblicità, fatevi un giro su Instagram, in rete, gli stereotipi che si perpetuano inconsciamente o meno. Io non proteggerei proprio nessuno: farei esplodere in faccia tutte le contraddizioni, gli stereotipi e l'ipocrisia.» Silenzio. Non era una risposta politically correct. Eccone un'altra: «Perché non insegnare ad una ragazza che è normale volere la pistola d'acqua al posto della Barbie, perché non dire che non c'è nulla di strano in una ragazza che gioca a calcio, invece di starsene tra ragazze ugualmente stereotipate? Perché non insegnare ad un ragazzo che per essere forti non c'è bisogno di essere fighi e sciupafemmine, ma lo si può essere con la sensibilità?»

Io penso che come esseri siamo natura e cultura. Ci sono delle differenze biologiche tra i due generi, ma non dovrebbe essere un grosso problema e non puoi farci tanto. Tutto il resto è la componente culturale, ed è qui il punto. La discriminazione è semplice distinzione, che ha origini ataviche e ben consolidate. Ma la cultura può benissimo cambiare, e noi come esseri possiamo fare la nostra parte se lo vogliamo.
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Re: Le donne nella scienza

Messaggioda gabriella127 » 21/12/2019, 17:51

Sergio ha scritto: Francamente, l'idea che uomini e donne siano uguali sul piano "naturale" mi pare un po' curiosa. Quando frequentavo la facoltà di statistica, una volta si parlò delle differenze tra studenti e studentesse in termini freddamente statistici, e se ne poteva parlare perché i dati venivano regolarmente raccolti e analizzati. C'era un dato inequivocabile: una varianza nettamente diversa nel rendimento.

Si sa che gli uomini giocano a bridge meglio delle donne, è un dato di fatto.
La spiegazione che ne dà una campionessa, una delle migliori giocatrici italiane, è semplice: "Le donne sono multitasking, l'uomo difficilmente ha questa abilità, ma ha dalla sua la capacità di focalizzare l'obiettivo e centrare il bersaglio senza lasciarsi condizionare da ciò che lo circonda"
E se stesse tutta qui la differenza?


La statistica, ammesso che sia così, che la varianza sia maggiore tra i ragazzi, non può che cogliere uno status quo, in cui è impossibile dire cosa è culturale e cosa è biologico.
Ma la varianza dove? con dati dove? Non so se esistano studi generalizzati (questa cosa della varianza la sento da quando ero ragazzina). A matematica, per quello che ho visto, l'eccellenza tra gli studenti è ugualmente distribuita tra uomini e donne, i superbravi sono sia uomini che donne.
Non mi risulta che ci siano studi di neuroscienze che sostengano che una differenza biologica del cervello tra uomini e donne possa essere alla base di alcuni sterereotipi, tipo che le donne sono meno portate per certe professioni.
E ormai si sa che il cervello è plastico, e cambia a seconda degli stimoli ambientali.
E pare che le differenze individuali tra cervelli siano più delle differenze di genere.

Il bridge e il multitasking e la capacità di concentrarsi? Mi sembra una cosa piuttosto 'culturale'.
C'è sempre stata una pressione educativa e familiare sulle ragazze diversa che su i ragazzi, anche se spero che ora le cose siano cambiate.
Spesso, nelle famiglie, il maschio che studia viene (veniva?) messo su un piedistallo e servito come il prete all'altare, le ragazze sentono su di loro la continua pressione a occuparsi della famiglia e aiutare in casa, pure quando devono studiare. La pressione sulle donne a occuparsi di tutto certo che induce al multitasking e può interferire con la concentrazione.

Per quanto riguarda il bridge non lo so, nemmeno per gli scacchi, perché si dovrebbe sapere come funziona negli altri paesi. Ma ho frequentato un periodo una società federale di scacchi: se le donne sono in rapporto di 1 a 50 con gli uomini, per forza che ci sono poche donne che eccellono.

Questo non vuol dire che non esistano, ovviamente, differenze biologiche tra uomo e donna, ad esempio è evidente che nello sport le donne hanno una inferiorità.
Ma dal punto di vista mentale non c'è mai stata nessuna evidenza in questo senso.

kaspar ha scritto: «Perché non insegnare ad una ragazza che è normale volere la pistola d'acqua al posto della Barbie, perché non dire che non c'è nulla di strano in una ragazza che gioca a calcio, invece di starsene tra ragazze ugualmente stereotipate? Perché non insegnare ad un ragazzo che per essere forti non c'è bisogno di essere fighi e sciupafemmine, ma lo si può essere con la sensibilità?»


E' giustissimo, e non ha niente di 'politicamente scorretto', anzi. L'ho detto prima: fate giocare le bambine a pallone(in altri paesi lo fanno).


@giuliofis. Sono d'accordo che le discriminazioni stanno diminuendo, basta pensare alla generazione di mia madre, a cui fu impedito dal padre di iscriversi a a medicina perché 'non era adatto a una donna'.
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Re: Le donne nella scienza

Messaggioda Settevoltesette » 21/12/2019, 19:10

Ma veramente si sta parlando di queste cose? Ormai non esiste più la discriminazione di prima, conosco più medici donne che uomini, all'università ho avuto sia insegnanti uomini che donne, sul lavoro ho visto sia dirigenti uomini che donne. Il passato è passato
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Re: Le donne nella scienza

Messaggioda Shackle » 21/12/2019, 23:34

Scusate per la latitanza, mi stavo occupando di giroscopi. Mi fa piacere vedere che ho messo in campo un argomento di discussione che interessa maschietti e femminucce.

@gabriella127

abbiamo tante donne che eccellono nello sport, no ? Non faccio nomi, ma anche nel calcio, per lo meno in Italia; e nella pallavolo , nel tennis, nel nuoto...PEr non parlare delle arti, la danza, il canto, la musica ...PEr esempio, io mi incanto ad ascoltare Mari Samuelsen:

https://www.youtube.com/watch?v=nJTfG1M ... rt_radio=1

oppure Valentina Lisitsa :

https://www.youtube.com/watch?v=OsOUcikyGRk

ma non voglio fare altre liste !

@settevoltesette

se ne parla perché forse in ognuno di noi c'è ancora una vocina che dice : " Si...però... non è proprio tutto cosí chiaro..." . Io conosco persone che non si farebbero mai operare da un chirurgo donna, per esempio! E ci sono anche donne, tra queste persone.
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Re: Le donne nella scienza

Messaggioda Settevoltesette » 22/12/2019, 00:05

Ma è gente ignorante, non si può dar retta a tutto quello che dice la gente, la citazione di odifreddi poi come se fosse un marchio a fuoco, ma chi è odifreddi?

Se si sta a dare importanza a tutto quello che pensa o dice la gente chiunque si sentirebbe inadatto.
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Re: Le donne nella scienza

Messaggioda gabriella127 » 22/12/2019, 00:16

Shackle ha scritto:@gabriella127

abbiamo tante donne che eccellono nello sport, no ? Non faccio nomi, ma anche nel calcio, per lo meno in Italia; e nella pallavolo , nel tennis, nel nuoto...


E certo, Shackle, mica voglio dire che le donne non eccellono nello sport, ci sono atlete straordinarie.
Però lo sport è diviso, giustamente, in competizioni maschili e competizioni femminili. E' indubbio che se non ci fosse questa divisione vincebbero praticamente sempre i maschi.
Non è che puoi fare una gara di nuoto, o pallavolo o tennis tavolo o quello che è senza distinguere tra uomini e donne.
Questo non toglie che lo sport femminile esprima cose di altissimo livello, non so se avete mai visto la nazionale italiana femminile di pallavolo, è uno spettacolo.

A livello non alto, anche io sono una sportiva, faccio tennis tavolo a livello agonistico, sono classificata.
Ma è ovvio che a livello alto non ci sarebbe storia, tra uomini e donne, vincerebbero gli uomini.
Le partite di tennis tavolo tra uomini di alto livello sono spettacolari. Ma pochi vedono le partite delle donne, a livello mondiale (tutte cinesi e giapponesi).
Be', certo perderebbero con gli uomini di alto livello, ma hanno un gioco di una velocità che fa paura, più degli uomini, che ovviamente sopravanzano per potenza (sembra strano data la leggerezza della pallina, ma è uno sport faticossisimo e la potenza ci vuole).

@settevoltesette. Hai ragione a dire che è gente ignorante e di quello che pensa Odifreddi ce ne freghiamo, il problema che di gente ignorante ce ne sta parecchia in giro.
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Re: Le donne nella scienza

Messaggioda gabriella127 » 22/12/2019, 17:35

Non è che non ci son differenze tra il cervello degli uomini e delle donne, ma non si si sa bene cosa sia biologico e cosa culturale, dato che per la plasticità del cervello le due cose non sono chiaramente distinte, il cervello biologico può cambiare per fattori ambientali, e non ci sono evidenze certe che quete differenze possano essere alla base di attitudini diverse tra uomini e donne.
Inoltre pare che la variabilità del cervello sia superiore tra individuo e individuo che tra uomini e donne, almeno ho letto che questa al momento è una delle cose che rende problematico parlare di differenze del cervelo tra uomo e donna come base di differenze attitudinali.
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Re: Le donne nella scienza

Messaggioda gabriella127 » 23/12/2019, 00:35

Ma figurati Sergio, come non essere d'accordo, sulle pari opportunità. Qui siamo tutti diversi e tutti uguali. Io sono diversa da un uomo, sono diversa da un cinese, sono diversa dal mio vicino di pianerottolo. Ma qualunque siano le diversità, per me sono di più le cose che ci accomunano, quelle che ci rendono uguali. Siamo tutti uguali nello stare di fronte ai problemi dell'esistenza, alle domande della vita.
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Re: Le donne nella scienza

Messaggioda Shackle » 23/12/2019, 15:49

gabriella127 ha scritto:........ Ma qualunque siano le diversità, per me sono di più le cose che ci accomunano, quelle che ci rendono uguali. Siamo tutti uguali nello stare di fronte ai problemi dell'esistenza, alle domande della vita.


Scusa, io non ne sarei tanto sicuro. Oggi stiamo assistendo a un ritorno del nazismo, del razzismo, dell'indifferenza, dell'insofferenza...Dirai che sono fenomeni marginali...mi auguro che sia cosí, ma di fronte alle domande della vita non credo che rispondiamo tutti alla stessa maniera. Lo so, questo è un tema spinoso, ma la realtà è innegabile. La storia non ha insegnato niente a nessuno, altro che maestra di vita.
Noi umani siamo veramente tutti uguali di fronte a pochi fatti: il tempo passa, arriva la vecchiaia, le malattie sono inevitabili, e alla fine ...Amen.
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Re: Le donne nella scienza

Messaggioda Settevoltesette » 23/12/2019, 16:09

Datemi una lametta che mi taglio le vene :P
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