Anch'io ho un ricordo, all'orale di fisica 2 mi ha chiesto di calcolare un flusso o roba simile, e si aspettava che gli dicessi che siccome l'oggetto aveva delle simmetrie l'integrale corrispondente veniva nullo, roba da fisici insomma invece io ho fatto tutti i conticini e lui è rimasto positivamente impressionato (forse perché non faceva un integrale da anni, abituato com'era ai trucchetti dei fisici), in ogni caso mi ha dato un ottimo voto. Cosa voglio dire: se ti chiedono una cosa e vedono che non sai la risposta ma la sai ricavare questo vale molto di più della prontezza con cui avresti risposto giusto se te la fossi ricordata.
Concordo con Bokonon e il suo aneddoto, gli scacchi sono un ottimo esempio (e scuola di vita) del fatto che la memoria è un trucco, è la punta dell'iceberg, prima o poi la tua profondità viene a galla, ed è quella che conta. Coi trucchi arrivi solo a ingannare gente che non vale la pena convincere di niente. Non so come dire: io valorizzerei molto di più la conoscenza "mobile", quella che ti permette di leggere un articolo, capirlo e criticarlo, rispetto alla conoscenza da "chi vuol essere milionario", quella che ti permette di fare la lista di tutti gli stati USA, "per stupire mezz'ora basta un libro di storia" (cit).