Domanda diretta: come si riesce a studiare quando, per motivi psicologici o per come va la vita in generale, non si sta bene?
La matematica ha questa caratteristica di dover essere compresa criticamente, quindi come la si studia quando non si riesce bene a pensare perché non si sta bene?
Normalmente le nostre passioni dovrebbero essere un rifugio per queste situazioni, tuttavia in questo caso il rifugio richiede una certa lucidità mentale che non si possiede (o è compromessa) in un periodo negativo; quali sono i vostri punti di vista?