da alvinlee88 » 11/07/2008, 18:34
"Oppositori? Chiamiamoli diversamente concordi" (Ellekappa, la Repubblica, maggio 2008)
Questa battuta riassume al meglio lo stato comatoso della nostra pseudo-opposizione, di Pietro eccettuato. Non basta prendersela con Berlusconi e la maggioranza, abbiamo un capo dell'opposizione che ogni volta che accendo la televisione e lo sento mi fa sempre di più l'impressione di voler a tutti i costi "ingraziarsi" (per non dire altro..) Berlusconi, ma al contempo è visibilmente preoccupato del fatto che lui, almeno in teoria, dovrebbe "opporsi", e ha una paura matta di perdere elettori, che hanno sperato in questo "partito" (metto le viroglette perchè un partito, per essere tale, ha bisogno come minimo di qualche anno di storia e di iniziative, robbe come il PD e il PDL sono sigle usa-e-getta, nate per offrire una immagine tanto fresca quanto finta in campagna elettorale) per ostacolare il tornado belusconi.
La sinistra ha sempre fatto poco in questo senso, nei 2 anni di governo prodi le leggi-verogna di berlusconi, che avrebbero dovuto essere cancellate, stando a quanto si diceva in campagna elettorale, non sono state toccate, insieme alla questione del conflitto di interessi. E ora Veltroni ha avuto anche il coraggio di lanciare un ultimatum a Di Pietro: "o con noi o con la piazza che insulta", ha detto.
Non si rende conto, Veltroni, che la sua unica speranza per riacquistare credibilità e dignità sia ora supportare apertamente Di Pietro, che ormai è diventata la valvola di sfogo per tanti italiani che non si sentono rappresentati in nessun modo in parlamento, nè dalla maggioranza nè dall'opposizione, e si sentono del tutto impotenti di fronte a questa casta sempre più vergognosa. Di Pietro si sta facendo in quattro per questa causa, sicuramente gliene verrà in tasca in quanto a consenso popolare, e Veltroni è visibilmente preoccupato.
A quanto sembra però, invece di cogliere l'occasione per dare una svolta alla sua inesistente opposizione, l'ultima occasione per non disilludere completamente i suoi elettori rimasti sobri, ha deciso di contare un'altra volta sulla facilità di manipolazione delle menti degli italiani, confidando nel fatto che schierarsi apertamente contro la piazza che insulta il povero santo padre e il povero presidente della Repubblica (che ricordo ha FIRMATO il Lodo Alfano: gli insulti sono il minimo, ci vorrebbe pane e acqua) lo porti, con l'aiuto della vergognosa stigmatizzazione mediatica dei fatti di piazza Navona, (come successe per la Sapienza, fra l'altro) a guadagnarsi la fiducia dei moderati ciechi e inebetiti, a costo di perdere i sobri, che evidentemente crede essere pochi e quindi non utili.
Questo per dire che supporto in tutto e per tutto quanto detto in piazza Navona, compresi i famosi "insulti" a Napolitano e Ratzinger, per urlare ai benpensanti di turno che non tutti cadono nelle vostri reti, fatte di frasi fatte come "intollerabili insulti", come se il ricoprire una carica desse il diritto dell'intoccabilità: l'intoccabilità penale la stanno ottenendo, ora vogliono anche zittirci!!
Gli insulti non sono niente in confronto all'immensa gravità delle questioni per le quali si era intervenuti in piazza Navona, ma come al solito si pone l'accento su di Pietro che dice "magnaccia" a Berlusconi, e non all'intercettazione che prova che Berlusconi è effettivametne un magnaccia, si pone l'accento sul fatto che Travaglio si permetta di dare dell'amico di mafiosi a Schifani, e non sul fatto che Schifani ha avuto effettivamente degli amici mafiosi. Questo modo di fare tipicamente italiano mi rende sempre più insofferente e pieno di rabbia, mi vien voglia di urlare loro quanto mi facciano schifo, di buttarmi nella matematica e laurearmi al più presto, per scappare come il Che.