da Godel » 27/02/2005, 11:51
Innanzitutto, ti faccio le mie congratulazioni riguardo al conseguimento del dottorato di ricerca in Matematica e Statistica.
"Teoria" del “superinsieme”:
Intendiamo con riferimento alla “realtà tangibile” (per quanto il “ragionare” stesso, per certi versi, non lo sia) un insieme “Y ”. Consideriamo l’insieme “Y”:
data la premessa (l’insieme “Y” deve essere riferito, richiamato, alla “realtà tangibile”) l’insieme “Y” non può che essere l’insieme di tutte le cose che esistono “concretamente”. Tale insieme è definibile dalla seguente proposizione:
“l’insieme “Y” è l’insieme delle cose che sono”.
In effetti, le cose che "sono", possono essere identificate nella “realtà tangibile” come “il tutto”; in quanto possiamo dire che esisterebbe un principio fondamentale di natura, che potremmo definire «principio di imprevedibilità», secondo il quale il “nulla assoluto”(il non tutto) non esisterebbe. Anche quando non vi fosse materia, non vi fosse energia, non vi fosse né tempo e né spazio, esisterebbe tuttavia una diffusa "potenzialità" che all'improvviso e senza motivo possa comparire qualche cosa dal “nulla”. Il nulla, all'interno della teoria quantistica, non deve essere valutato come assenza di ogni cosa, ma piuttosto come una "condizione particolare" del cosmo, un ambito privo di spazio e di tempo in cui potrebbe accadere un avvenimento improvviso ed imprevedibile (come ad esempio la comparsa di una particella elementare).
-Potremmo considerare l’insieme “Y”, infinito?