da enomis » 18/01/2011, 12:16
Da alcuni commenti mi è parso che in tanti storcano il naso davanti a un'opera di matematica divulgativa. Magari sono gli stessi che poi si lamentano del fatto che in Italia la cultura matematica è praticamente ignorata dal grande pubblico.
Scusate la franchezza, ma forse è meglio tornare con i piedi per terra. Difficilmente chi ha studiato, studia o comunque ha quotidianamente a che fare con la matematica, troverà qualcosa di nuovo in un'opera divulgativa. Chi invece è a digiuno di matematica, o comunque non ha a che fare con essa dai tempi della scuola, potrebbe però cogliere l'occasione per ampliare i suoi orizzonti culturali, senza per questo dover diventare uno specialista della matematica.
Se ci pensiamo è lo stesso che accade con tutte le altre discipline, o pensate forse che chi ha una laurea in filosofia possa accrescere le sue conoscenze mediante la lettura di opere divulgative inerenti la sua disciplina? O forse chi si occupa di astrofisica, può ampliare le sue conoscenze mediante la lettura delle opere divulgative di Stephen Hawking?
Queste opere sono rivolte ai profani, mettiamocelo in testa. Per gli specialisti ci sono ben altri testi, come è ovvio che sia.
Se fatte bene però svolgono un ruolo importante, perchè contribuiscono a diffondere cultura e forniscono agli specialisti degli importanti spunti per poter parlare del loro lavoro ai profani.
Riguardo all'opera in questione, non avendola letta non posso ovviamente esprimere un giudizio in merito. Trovo però sgradevole sentire dei giudizi negativi del tutto aprioristici.