Su una matrice di covarianza

Messaggioda luca.barletta » 12/02/2007, 21:33

Leggendo un articolo sono rimasto perplesso su alcuni passaggi, nulla di complicato, ma ci sono delle assunzioni che non mi tornano. Dunque: sia
$z_l=sum_(i!=k-D-1,...,k-D-mu) a_i*g_(l-i) + w_l$
dove $E[w_p*w_q]=sigma_w^2*delta_(p-q)={(sigma_w^2,p=q),(0,p!=q):} e
$E[a_p*a_q]=sigma_a^2*delta_(p-q)={(sigma_a^2,p=q),(0,p!=q):}
Sia anche $ulz_k=[z_(k-1),z_(k-2),...,z_(k-n)]^T$
si vuole trovare un'espressione semplificata dell'elemento generico della matrice di covarianza $ululPhi=E[ulz_k^(**)*ulz_k^T]$:
$Phi_(i,j)=E[z_(k-i)^(**)*z_(k-j)]=...$ :?:

Per ora non metto il mio risultato per non influenzarvi nel procedimento.
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Messaggioda luca.barletta » 13/02/2007, 09:58

Questo è il mio risultato, in contrasto con quello dell'articolo:

$Phi_(i,j)=E[z_(k-i)^(**)*z_(k-j)]=E[(sum_(l!=k-D-1,...,k-D-mu) a_l*g_(k-i-l) + w_(k-i))^(**)(sum_(m!=k-D-1,...,k-D-mu) a_m*g_(k-j-m) + w_(k-j))]=$
$=sum_lsum_mE[a_l^(**)*a_m]g_(k-i-l)^(**)*g_(k-j-m)+E[w_(k-i)^(**)*w_(k-j)]=$
$=sigma_a^2sum_(l!=k-D-1,...,k-D-mu) g_(k-i-l)^(**)*g_(k-j-l) +sigma_w^2*delta_(i-j)=$

cambio di variabile r=k-l

$=sigma_a^2sum_(r!=D+1,...,D+mu) g_(r-i)^(**)*g_(r-j) +sigma_w^2*delta_(i-j)$

dunque la matrice di covarianza è hermitiana.
Dimenticavo, il secondo passaggio è giustificato dal fatto che le sequenze ${a_k}$ e ${w_k}$ sono indipendenti.
Questo è quello che ho trovato io, vi torna oppure ho toppato su qualche passaggio?
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Messaggioda Chicco_Stat_ » 13/02/2007, 14:22

perdona la mia ignoranza Luca, cosa vuol dire che la matrice di covarianza è Hermitiana? intendi nel senso di operatore hermitiano? mi potresti spiegare di che si tratta?
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Messaggioda luca.barletta » 13/02/2007, 14:27

grazie per l'interessamento, matrice hermitiana sarebbe a dire che $Phi_(i,j)=Phi_(j,i)^(**)$
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Messaggioda Chicco_Stat_ » 13/02/2007, 14:52

temo di saperne quanto prima... con l'asterisco indichi che cosa? la trasposta? l'inversa? il complemento algebrico? purtroppo non ho mai studiato niente che avesse denominazione di "hermitiano" :) abbi pazienza, te ne prego!
la cosa mi interessa perché di matrici di varianze e covarianze me ne son passate sotto gli occhi a pacchi, e vorrei capire!
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Messaggioda luca.barletta » 13/02/2007, 14:55

sì, ho dato un po' per scontato la mia notazione, con l'asterisco indico il complesso coniugato, le sequenze sono di numeri complessi; con una sottolineatura indico un vettore, con una doppia sottolineatura una matrice
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Messaggioda Chicco_Stat_ » 13/02/2007, 15:12

ahhhh ok...si sfora nei complessi...interessante però....in che ambiti si usano i complessi per matrici di covarianze?
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Messaggioda luca.barletta » 13/02/2007, 15:13

sistemi di trasmissione dati in questo caso
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Messaggioda Chicco_Stat_ » 14/02/2007, 14:28

wow...quante cose che ho ancora da imparare.. domandache probabilmente ti sembrerà stupida ma.. come mai entrano i numeri complessi in gioco? la matrice di varianze e covarianze, per come l'ho studiata io, dà indicazione della dispersione assoluta (diagonale principale, le varianze) e congiunta (fuori dalla diagonale principale, le covarianze) di vari fenomeni (o diverse manifestazioni dello stesso) e se ne può trarre un'informazione sulla magnitudine di questo legame normalizzandola ad una matrice di correlazioni..mi sfugge il senso di farlo coi complessi..
abbi pazienza, sono molto curioso e non so niente di queste cose :)
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Messaggioda luca.barletta » 14/02/2007, 16:55

Come entrano i numeri complessi in gioco? E' un discorso lungo se si vuole partire da zero a spiegarlo, dovresti avere alle spalle un corso di teoria dei segnali. Provo in parole povere: si vogliono trasmettere dei simboli (elementi della sequenza ${a_k}$) in un canale bidimensionale, ovvero il singolo simbolo ha 2 dimensioni; quindi abbiamo bisogno di 2 funzioni base indipendenti per rappresentare ogni simbolo; per semplificarci la vita scegliamo le funzioni 1 e i (unità immaginaria), in questo modo è come avere simboli $a_k in CC$. Poi la giustificazione della scelta di quelle 2 funzioni base è più ampia, ma mi fermo a questa intuizione.
Qual è il significato della matrice di covarianza definita sui complessi? In questo caso ci dice come influisce il canale (rappresentato dalla sequenza ${g_k}$) sui dati, niente di più.
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