Ho provato a stimare la probabilità di essere nati.
Considerando alcune approssimazioni e ragionando per eccesso ho pensato:
- - probabilità che il papà incontrasse proprio la mamma: circa 1 su 10^8 (siamo in 7 miliardi al mondo, nelle epoche passate eravamo meno, ma ci basta l'ordine di grandezza);
- probabilità che proprio quello spermatozoo fecondasse proprio quell'ovulo (se fosse stato un altro sarebbe nato mio fratello, non io), considerando che ogni uomo produce a spanne 10^13 spermatozoi nella vita e ogni donna circa 10^4 ovuli siamo a 1 su 10^17;
- probabilità che questo processo si sia ripetuto esattamente per tutti i nostri progenitori fin dalla notte dei tempi, immaginando che l'uomo, inteso come essere vivente del genere “Homo” (e trascurando senza alcun motivo logico tutte le generazioni precedenti), esista da 2x10^6 anni e una generazione duri circa 20 anni: (10^25)^100.000 = 10^(2.500.000);
- probabilità che nessuno dei nostri progenitori sia morto prima di mettere alla luce almeno un figlio, nemmeno quando vivevano nella foresta e si dovevano difendere dalle tigri coi denti a sciabola o durante la grande epidemia di peste nera del 1300, quando un europeo su 3 ha tirato le cuoia. O durante tutte le guerre che sono esistite sin dalla preistoria ad oggi, mai un cedimento. Beh, considerando le 100.000 generazioni di prima...boh...facciamo (1/2)^100.000 = (circa) 1 probabilità su 10^30.000.
Moltiplico tutto e trovo circa 1 probabilità su 10^(2.530.000).
Ora, la cosa dibattuta è legata al metodo utilizzato più che al valore in sé (quello viene di conseguenza).
Dopo aver svolto questo conto mi sono accorto che anche altri ci avevano pensato in passato ed erano giunti approssimativamente alla mia conclusione, però c'è chi mi ha fatto notare che servirebbe valutare la probabilità con una probabilità condizionata e tenendo conto dell'informazione che sappiamo che di fatto...noi siamo nati.
Che ne pensate?
