Superpippone sta cadendo nel comune errore di considerare i dati storici di una serie (60 partite nel caso specifico) come senz'altro rappresentativi della distribuzione di probabilità. Ciò a rigore è vero solo se considero tutte le casistiche, ovvero nel caso specifico tutti i risultati di tutte le partite di calcio che si sono giocate, si giocheranno e si potrebbero giocare
.
Oppure se preventivamente dimostro una correlazione (in questo caso diretta) tra i dati storici e quelli futuri (e ho i miei dubbi che il risultato di Atalanta Milan possa influenzare quello di Albinoleffe Spal).
Per fare un esempio, se in cinque tiri di moneta mi viene sempre testa (dovrebbe accadere nel 3% dei casi), così come non posso affermare che il prossimo tiro verrà croce (altro errore comune, la logica dei "ritardatari" nel lotto, ovvero supporre una correlazione inversa), non posso neppure affermare che per il prossimo tiro verrà certamente testa sulla base delle frequenze rilevate. La probabilità rimane del 50% (a meno che la moneta non sia truccata, ovvero ci sia correlazione).
[PS concedo che, in mancanza di altre informazioni, tra il supporre una correlazione inversa (perché l'universo persegue l'equilibrio
) e una diretta (la moneta è truccata
) è più ragionevole la seconda ipotesi, ma ciò non toglie nulla alla arbitrarietà di entrambe le tesi]
In sostanza, per cercare di azzeccare la puntata 1X2 con probabilità maggiore di 1/3 non puoi basarti su i risultati di altre 60 partite a caso, ma devi valutare nel caso specifico le due squadre che si affrontano (considerando ad esempio se per la classifica il pareggio va bene ad entrambe, se c'è un evidente divario di forze, se la squadra ospitante è tradizionalmente molto forte in casa, se in numerosi precedenti incontri delle medesime compagini il risultato è stato sempre lo stesso, etc...). Insomma devi fare più o meno lo stesso lavoro che fa il bookmaker quando assegna le quote, sperando di farlo meglio di lui.