magri ha scritto:allora per trovare $ c $ basta imporre che
$ int_(0)^(+oo)dxint_(x)^(+oo)dy e^-(x+y) =1 $ si integra prima in $ y $ e poi in $ x $ e otteniamo correttamente che $ c=2 $
DajeForte ha scritto:In definitiva non è poi così importante in che ordini integri: fatti un disegno della regione che devi integrare e poi decidi quale sarà l'integrale che sarà esterno e quale interno.
Anzitutto mi scuso con la moderazione per il "necroposting" ma questo post ha aperto dei seri dubbi che non potevo fare a meno di chiarire. L'utente DajeForte dice (come finora avevo sempre creduto anch'io) che non è importante l'ordine di integrazione: è sufficiente individuare correttamente l'intervallo di integrazione per le due variabili e quindi scegliere quale sarà l'integrale più interno e quale quello più esterno. Tuttavia, nel calcolo della costante come postato dall'utente magri, non sembrerebbe così.
In primis non capisco la scelta degli intervalli di integrazione. $\mathbb(1)_{(0,+\infty)}(x)$ equivale a $(0<x<+\infty)$, così come $\mathbb(1)_{(x,+\infty)}(y)$ equivale a scrivere $(x<y<+\infty)$. Se è così, allora dovremmo avere $0<x<y<+\infty$. Quindi mi chiedo:
1) perchè non si ottiene il valore corretto della costante imponendo $1=c\int_(x)^(+\infty)e^(-y)[\int_(0)^(y)e^(-x)dx]dy$? Io ho scelto di integrare prima per $x$ e poi per $y$ (e non il contrario, come invece fatto dall'utente), e ho imposto come intervalli di integrazione quelli previsti dal dominio su scritto. Ne segue allora la seconda domanda:
2) perchè nel calcolo della costante si devono imporre gli intervalli di integrazione previsti dalle funzioni indicatrici mentre nel calcolo delle densità marginali quelli previsti dal dominio? Non capisco… D'altronde sempre $0<x<y<+\infty$ abbiamo.
Spero che qualcuno sappia darmi una risposta esauriente.
Grazie in anticipo