Affinché sia $ f(x)=o(g(x)) $ è necessario che $ lim_(x -> x_0) f(x)/g(x)=0 $
Ma è necessario anche che le due funzioni siano infinitesime per $ x->x_0 $ ?
Weierstress ha scritto:No. Perché dovrebbero? La definizione è quella che hai dato tu, punto.
Può darsi benissimo che entrambe le funzioni siano infinitesime, e allora l'infinitesimo di ordine maggiore sarà un o piccolo dell'altra funzione.
Plinio78 ha scritto:Io pensavo significasse che quando x tende ad x0 allora f(x) tende a 0 più velocemente di g(x).
Weierstress ha scritto:Quindi per $xrarr∞$ secondo te $x$ non è un o piccolo di $x^2$?
Puoi pensarla così: una funzione è o piccolo di un'altra se la puoi trascurare quando $x$ tende a una certa quantità.Plinio78 ha scritto:Io pensavo significasse che quando x tende ad x0 allora f(x) tende a 0 più velocemente di g(x).
Non è quello che ti dice la definizione. L'unica cosa che conta è che per $x$ che va a quel valore il limite faccia zero.
$f(x)$ non deve necessariamente tendere a $0$, e neppure $g(x)$. Non c'è nessuna ipotesi al riguardo. Conta solo il risultato!
Ad esempio, può succedere che questo sia vero perché al denominatore si ha un infinito di ordine maggiore. Come nell'esempio precedente,
$lim_(xrarr∞)x/x^2=1/x=0 rarr x=o(x^2)$
Certo, se $xrarr0$, sia ha l'esatto contrario: infatti $x^2/x=xrarr0$ e $x^2=o(x)$.
E così via. Devi considerare caso per caso in base alle funzioni e al limite che hai davanti. La gerarchia degli infiniti e degli infinitesimi ti può aiutare perché rispecchia tutta questa questione.
Spero sia più chiaro, chiedi pure se hai dubbi...
Weierstress ha scritto:una funzione è o piccolo di un'altra se la puoi trascurare quando $ x $ tende a una certa quantità.
Weierstress ha scritto:Sì, certo. Il grafico di $g(x)$ sta sotto quello di $f(x)$ perché tende a zero più velocemente, e infatti si può considerare "trascurabile" in opportune situazioni.
Il fatto che si trascurino gli infinitesimi di ordine superiore sembra contro intuitivo solo perché hai in mente gli infiniti, dove trascuri l'ordine inferiore. E' evidente infatti se consideri qualche semplice esempio: basta pensare ad una funzione del tipo $a^n$ con $0<a<1$. Fissando come esempio $a=1/10$, si vede subito che
$1/10 < (1/10)^2=1/100<(1/10)^3=1/1000<...$
al crescere di $n$ la funzione si avvicina zero.
Adesso immagina un $a$ variabile che si avvicini sempre di più a zero, e fai lo stesso discorso: ecco qui spiegata la storia degli o piccoli.
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