Forse contestualizzandolo ti aiuto ad aiutarmi
Mi servirebbe capirlo e vorrei cercare di renderlo rigoroso per lo studio del circuito. Il punto è che nel libro fa un pasticcio poco rigoroso e vorrei cercare di raccapezzarmi.
Mi ero fatto due esempi prendendo la legge di Ohm: $V=R*I$
la resistenza R è la mia x che tende una volta a zero (circuito chiuso) e una volta a infinito (aperto)
Lo studio che ne esce è che:
1) Con $E=x->0$ dice: $y=0*z$ allora y->0, e $z=I->oo$ e su queste considerazioni storco il naso, perché ho pensato a due esempi:
Se fosse: $y=x*z$
a) $sqrtx=x*1/sqrtx$ che potrebbe essere il caso delle "funzioni" V,R,I nella legge di Ohm, ed è vero in tal caso che per $x->0$ si ha: $I=1/sqrtx->oo$, inoltre laforma indet.$0*oo=V=y$ tende proprio a zero
b) tuttavia a priori chi mi dice che la legge di ohm non abbia le funzioni: $1/x=x*1/x^2$ per x->0 si ha $0*oo$ di nuovo la z tende a infinito sì, tuttavia non è affatto detto data la semplice legge di ohm $V(R)=R*I(R)$ che anche V vada a zero, infatti questo caso mostra che $y->oo$.
Quel che contesto è che ricavi dai limiti i valori di $V->0$ e $I->oo$, ma in realtà ho mostrato che non posso capirlo dal limite (come dici puòessere tutto il contrario di tutto) e dai limiti trovare il caso b.
Ho fatto più chiarezza sul dubbio?
PS:mi scuso per l'uso un po' spregiudicato iniziale delconcetto di limite che ho bistrattato, ma come teoria mi è chiara, fatico a capire il ragionamento dell'autore nel caso specifico, e spero di aver lasciato trasparire il punto dubbio
Grazie ancora!