Messaggioda elgiovo » 24/09/2007, 18:26

Ok, ficus2002, ho detto un pò di fesserie. :D
Vediamo se la situazione migliora: seguendo il tuo consiglio, stimiamo $int_(E_(j,alpha))$.
Poichè $f$ è misurabile e $f_j<M$, si ha che $|f_j-f|<M$. Dunque $[int_(E_(j,alpha))|f_j-f|^p]^(1/p)<=[int_(E_(j,alpha))M^p]^(1/p)=M*|E_(j,alpha)|^(1/p)$.
L'ultima quantità tende a $0$, poichè $|E_(j,alpha)|to 0$ per l'ipotesi di convergenza in misura.
Dunque $int_(E_(j,alpha))to 0$. Va meglio?
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Messaggioda ficus2002 » 24/09/2007, 22:02

elgiovo ha scritto:Poichè $f$ è misurabile e $f_j<M$, si ha che $|f_j-f|<M$.

Ok, però è più prudente se dici $|f_j-f|\le 2M$ q.o. Infatti, $|f_j|\le M$ q.o per ipotesi, $|f|\le M$ q.o. per quanto osservato da Sandokan, così $|f_j-f|le |f_j|+|f|\le 2M$ q.o.
elgiovo ha scritto:Dunque $int_(E_(j,alpha))to 0$

Ok, $\forall \alpha>0, \int_{E_{j,\alpha}\}\to 0$ per $j\to oo$. Invece $\int_{E\setminus E_{\alpha}}$...
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Re: Maratona di problemi di analisi

Messaggioda Martino » 01/07/2013, 20:58

Riesumazione! :-D
Chi risolve il problema ne propone un altro.

Propongo questo problema (immagino sia classico, ma non so fino a che punto):

La variazione di una funzione \( \displaystyle f: [a,b] \to \mathbb{R} \) è
\[
\text{Var}_a^b(f) = \text{sup} \sum_{k=1}^{n-1} |f(\zeta_k)-f(\zeta_{k+1})|, \hspace{1cm}
a = \zeta_1 \leq \cdots \leq \zeta_n = b,
\]
dove il sup è preso al variare di \( \displaystyle \zeta_1,\ldots,\zeta_n \) come sopra. Se \( \displaystyle \text{Var}_a^b(f) < \infty \) si dice che \( \displaystyle f \) è "a variazione limitata".
L'insieme delle funzioni a variazione limitata su \( \displaystyle [a,b] \) si indica con \( \displaystyle BV([a,b]) \) ("Bounded Variation").

Dimostrare che una funzione \( \displaystyle f:[a,b] \to \mathbb{R} \) è a variazione limitata se e solo se \( \displaystyle f \) è la differenza di due funzioni monotone crescenti.
Le persone che le persone che le persone amano amano amano.
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Re: Maratona di problemi di analisi

Messaggioda gugo82 » 02/07/2013, 00:49

Facile e classicissimo.
Testo nascosto, fai click qui per vederlo
Si prenda \(f\in BV([a,b])\). Non è difficile convincersi che la funzione variazione totale, i.e.:
\[
\operatorname{V}_a^x (f) := \operatorname{Var}a^x (f)
\]
è una funzione crescente in \([a,b]\).
Infatti, se \(x<y\), ogni partizione \(D=\{a=\zeta_1<\zeta_2<\cdots <\zeta_{n-1}<\zeta_n=x\}\) di \([a,x]\) determina una partizione di \([a,y]\), i.e. \(D^\prime := D\cup \{y\}\); conseguentemente:
\[
\sum_{k=1}^{n-1} |f(\zeta_{k+1})-f(\zeta_k)|\leq \sum_{k=1}^{n-1} |f(\zeta_{k+1})-f(\zeta_k)| + |f(y)-f(x)|\leq \operatorname{V}_a^y (f)
\]
e passando all'estremo superiore si trova:
\[
\operatorname{V}_a^x (f) \leq \operatorname{V}_a^x (f) + |f(y)-f(x)|\leq \operatorname{V}_a^y (f)\; .
\]
In particolare, la seconda delle precedenti dice che \(\operatorname{V}_a^y (f) -\operatorname{V}_a^x (f) \geq |f(y)-f(x)|\), una stima dal basso per l'oscillazione di \(\operatorname{V}_a^x (f)\).

Notato ciò, evidentemente si ha:
\[
f(x)=f(x)+\operatorname{V}_a^x (f) - \operatorname{V}_a^x(f)
\]
e, per acquisire la tesi occorre e basta dimostrare che la funzione \(f(x)+\operatorname{V}_a^x (f)\) è crescente.
Fissati \(x<y\), per la stima dell'oscillazione abbiamo:
\[
\begin{split}
\Big(f(y)+\operatorname{V}_a^y (f)\Big) - \Big(f(x)+\operatorname{V}_a^x (f)\Big) &= \Big( f(y)-f(x)\Big) + \Big( \operatorname{V}_a^y (f) - \operatorname{V}_a^x (f)\Big) \\
& \geq \Big( f(y)-f(x)\Big) + |f(y)-f(x)|\\
& \geq \Big( f(y)-f(x)\Big) - \Big( f(y)-f(x)\Big)\\
&=0\; ,
\end{split}
\]
quindi \(f(x)+\operatorname{V}_a^x (f)\leq f(y)+\operatorname{V}_a^y (f)\), come si voleva.

La scomposizione non è unica: infatti, si ha pure:
\[
f(x)=\operatorname{V}_a^x (f) - \Big( \operatorname{V}_a^x (f) - f(x)\Big)
\]
con minuendo e sottraendo entrambi crescenti.

Da quanto appena detto segue che ogni funzione in \(BV([a,b])\) si può esprimere come differenza di due funzioni crescenti.
Viceversa, se \(f(x)=u(x)-v(x)\), con \(u,v:[a,b]\to \mathbb{R}\) crescenti, allora fissata una partizione \(D=\{a=\zeta_1<\zeta_2<\cdots <\zeta_{n-1}<\zeta_n=b\}\) si ha:
\[
\begin{split}
\sum_{k=1}^{n-1} |f(\zeta_{k+1})-f(\zeta_k)| &= \sum_{k=1}^{n-1} \Big| u(\zeta_{k+1})-v(\zeta_{k+1})-u(\zeta_k) +v(\zeta_k) \Big|\\
&\leq \sum_{k=1}^{n-1} \Big| u(\zeta_{k+1})-u(\zeta_k) \Big| + \Big| v(\zeta_{k+1}) -v(\zeta_k) \Big|\\
&= u(b)-u(a) + v(b)-v(a)\\
&= \operatorname{V}_a^b (u) + \operatorname{V}_a^b (v)
\end{split}
\]
sicché, passando all'estremo superiore:
\[
\operatorname{V}_a^b (f) \leq \operatorname{V}_a^b (u) + \operatorname{V}_a^b (v) <\infty
\]
e perciò \(f\in BV([a,b])\).

Un piccolo rilancio, in attesa della conferma di Martino:

Mostrare che ogni \(f\in BV([a,b])\) si può scrivere come differenza di due funzioni strettamente crescenti.
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)
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Re: Maratona di problemi di analisi

Messaggioda Paolo90 » 02/07/2013, 08:16

gugo82 ha scritto:Un piccolo rilancio, in attesa della conferma di Martino:

Mostrare che ogni \(f\in BV([a,b])\) si può scrivere come differenza di due funzioni strettamente crescenti.


Direi che basta...

Testo nascosto, fai click qui per vederlo
... basta osservare che, data \( f \in BV([a,b]) \) si ha (per quanto dimostrato da gugo82) che esistono $f_1,f_2$ (debolmente) crescenti tali che $f=f_1-f_2$. Se aggiungiamo a $f_i$ ($i=1,2$) una funzione monotona strettamente crescente abbiamo finito: ad esempio, consideriamo \( \tilde{f}_{1}:= f_1+x \) e \( \tilde{f}_{2}:= f_2+x \). Somma di crescenti è crescente e vinciamo la disuguaglianza stretta grazie al nuovo addendo $x$. D'altra parte, risulta
\[
\tilde{f}_{1} - \tilde{f}_{2}:= (f_1+x)-(f_2+x)=f_1-f_2 = f
\]


OK?

In attesa della conferma di gugo, il quale è in attesa della conferma di Martino ( :lol: ), faccio notare che lo stesso ragionamento di gugo82 si può usare per dimostrare che se $f$ è anche assolutamente continua (ricordo che AC è un sottospazio di BV) allora $f$ è differenza di due funzioni crescenti assolutamente continue.
"Immaginate un bravo matematico come qualcuno che ha preso dal tenente Colombo per le doti investigative, da Baudelaire per l’ispirazione, dal montatore Faussone per il rigore e l’amore per “le cose ben fatte”, da Ulisse per la curiosità, l’ardimento e l’insaziabilità di conoscenza." (AC)
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Re: Maratona di problemi di analisi

Messaggioda Martino » 02/07/2013, 10:23

Confermo :D ora facciamo il problema di Paolo sulle funzioni assolutamente continue, o è un riadattamento pari-pari dell'argomento di gugo? Nel secondo caso, chi propone un nuovo problema? :)
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Messaggioda Paolo90 » 05/07/2013, 07:21

@Martino: come probabilmente avrai già capito, il mio era solo un rilancio, nel senso che è sufficiente adattare opportunamente l'argomento di gugo (basta prendere la sua dimostrazione e provare in più che che una "opportuna" funzione è assolutamente continua).

Direi quindi che è opportuno proporre un nuovo problema e direi anche che tale onere spetta a gugo :lol:
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