esane scritto analisi 2

Messaggioda mica81 » 03/06/2003, 13:02

salve a tutti! questo è lo scritto ufficiale del primo appello dell'esame di analisi 2 che ho sostenuto alla mia università proprio stamani. potete spiegarmi le soluzioni? grazie 1000!!!
ciao ^.-

es.1 verificare che la funzione
f(x,y) = (2x - y)(1 + log(1 + radice quadra di x^2 + y^2 ))
sia differenziabile nel punto (0,0)

es.2 determinare i punti di massimo e di minimo assoluti della funzione
f(x,y) = (x + y)e^ radice quadra di -(x^2 + y^2 )
nel dominio D = x^2 + y^2 <= 4

es.3 studiare la forma differenziale lineare
w = (2x^2 + (y+1)^2 +x)dx + ((x+1)(y-1) +y *radice quadra di x^2 + (y +1)^2 )dy tutto fratto radice quadra di x^2 + (y+1)^2
e calcolarne le eventuali primitive.

es.4 risolvere il problema di cauchy:
y' = (1/cos^2 x)*(y - tgx) y(π/4) = 1
grazie a tutti
mica81
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Messaggioda goblyn » 04/06/2003, 09:58

Dunque:

f(0,0)=0

Lungo l'asse x:

f(x,0)= 2x*(1+log(1+|x|))

Calcoliamo il rapporto incrementale:

[ f(x,0) - f(0,0) ] / x =

= 2(1+log(1+|x|))

quest'ultima tende a 2 per x che tende a 0. Cioè la derivata parziale rispetto a x è continua nell'origine.

Sia ora, lungo l'asse y:

f(0,y)=-y*(1+log(1+|y|))

Il rapporto incrementale

[ f(0,y) - f(0,0) ] / y

tende a 0 per y che tende a 0 quindi anche la derivata parziale rispetto a y è continua nell'origine.

Si conclude dunque che f è differenziabile nell'origine.

SECONDO ESERCIZIO:

la funzione (x+y)exp(-sqrt(x^2+y^2)) è continua in R^2 e quindi ammette senz'altro max e min D perché questo è chiuso e limitato.
f ammette derivate parziali continue in D escluso l'origine dove però esistono derivate parziali destre e sinistre (basta fare il limite in coordinate polari) pari a 1.

Se dunque tali max e min sono all'interno di D (cioè non sulla circonferenza), allora lì il gradiente è nullo. Altrimenti ci rimane da controllare la circonferenza.

Facendo i conti si vede che il gradiente è nullo se:

x(x+y)=sqrt(x^2+y^2)
y(x+y)=sqrt(x^2+y^2)

che, a parte l'origine, ammette come soluzioni i punti A(1/sqrt(2);1/sqrt(2)) e B(-1/sqrt(2);-1/sqrt(2)).

f(A)=sqrt(2)/e
f(B)=-sqrt(2)/e

f(0,0)=0

Quindi l'origine non è né max né min assoluto.
Guardiamo cosa succede sulla frontiera di D. Qui conviene esprimere le coordinate così:

x=2cos(q)
y=2sin(q)

dove q è compreso tra 0 e 2 pi greco

Sostituendo nella funzione f si ottiene:

f(q) = 2(cos(q)+sin(q))/(e^2)

f ' (q) = 2(-sin(q)+cos(q))/(e^2)

che ha un max per q=pi/4 e un min per q=5/4pi

f(pi/4) = 2sqrt(2)/(e^2)
f(5/4pi)=-2sqrt(2)/(e^2)

Confrontando questi valori con quelli assunti dalla funzione in A e B si deduce che i max e i min assoluti su D sono rispettivamente:

A(1/sqrt(2);1/sqrt(2))

e

B(-1/sqrt(2);-1/sqrt(2))

TERZO ESERCIZIO
...dopo...

QUARTO ESERCIZIO

Utilizzerò il metodo della forma differenziale esatta. Si può procedere anche nel modo classico per risolvere equazioni del tipo

y ' = a(x) + b(x) y
------------------------


Si può riscrivere tutto come:

y' = -P(x,y)/Q(x,y)

dove

P(x,y) = tg(x)-y
Q(x,y)=(cos(x))^2

La forma differenziale Pdx+Qdy non è esatta. Notiamo però che

Py = -1
Qx=-2sin(x)cos(x)

(derivate parziali)

Si riconosce quindi che (Py-Qx)/Q dipende solo da x. Si può quindi cercare un fattore integrante h(x) dato da:

h(x)=exp(integrale( (Py-Qx)/Q dx)) = exp(-tg(x))/(cos(x)^2)

Ora hPdx+hQdy è esatta. Sia F un potenziale di tale forma differenziale. Allora la soluzione generale della nostra equazione differenziale è definita implicitamente da

F(x,y) = c

con c costante reale.

Facendo i conti si trova:

y= -exp(-1+tg(x)) + 1 + tg(x)

goblyn


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Messaggioda mica81 » 04/06/2003, 22:28

ciao! ti ho mandato una mail. grazie di tutto. ^_^
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Messaggioda goblyn » 05/06/2003, 01:00

PROBLEMA 3:

R^2 privato del punto P(0,-1) è un insieme aperto e connesso. Quindi se la forma diff. fosse esatta un suo integrale esteso ad una qualsiasi linea chiusa regolare appartenente a R^2 escluso P darebbe come risultato 0.

Sia J la circonferenza di raggio R>0 con centro in P. Essa appartiene al dominio considerato ed è chiusa e regolare. Le sue equazioni parametriche sono:

x=Rcos(t)
y=-1+Rsin(t)

dx=-Rsin(t)dt
dy=Rcos(t)dt

Sostituendo nella forma diff. otteniamo:

[-R^2*(sin(t))^3 -R^2*sin(t)(cos(t))^2-cos(t)+R^2*sin(t)cos(t)-(R*cos(t))^2]dt

Tutti questi termini integrati tra 0 e 2 pi greco danno 0 tranne l'ultimo che dà -R/2.
Quindi l'integrale della forma diff. esteso ad una circonf di raggio R>0 centrata in P non è nullo ====> <font color=red><b>la forma diff. non è esatta.</font id=red></b> Non ammette quindi potenziale in R^2 privato di P.

Se nel secondo membro della forma (quello in dy) anziché (y-1) (nel primo termine della somma) ci fosse stato (y+1) (a proposito, non è che hai sbagliato a ricopiare il testo?) allora sarebbe stata chiusa (cioè il rotore del campo vettoriale sarebbe stato nullo). Ma il piano privato di P non è semplicemente connesso e non si poteva concludere che esistesse un potenziale. Semplicemente connesso è però il semipiano x>0 (ad esempio). In tale semipiano si poteva quindi calcolare un potenziale.
Ma, come l'hai scritta tu, la forma differenziale non è nemmeno chiusa (rot diverso da 0). A maggior ragione non è quindi esatta, nemmeno localmente.

goblyn



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Messaggioda mica81 » 05/06/2003, 10:37

ciao, ti ho risposto per mail. ho capito tutto, grazie molte.
p.s. non ho sbagliato a ricopiare^^
mica81
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Messaggioda goblyn » 05/06/2003, 14:33

figurati!!!

P.S.:la mail non mi è arrivata...
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Messaggioda Camillo » 05/06/2003, 18:14

Ciao goblyn , c'è una cosa che non mi torna nella tua risposta all'esercizio 1 :
la derivata secondo l'asse y non è -1 e non 0 come dici ?
ciao
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Messaggioda goblyn » 05/06/2003, 18:23

Ciao camillo, hai ragione. Mi sono dimenticato di dividere per l'incremento (y in questo caso). Quel limite (e quindi la derivata) fa -1 e non 0. Gracias!

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