\[
\begin{bmatrix} 4 & 2 \end{bmatrix} M \begin{bmatrix} 2 \\ 4\end{bmatrix}, \]
alla fine?
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Io lavoro come ricercatore in una università europea. Condivido l'ufficio con un professore marocchino, laureato in Fisica e dottorato in Informatica, che, tra le altre cose, tiene un corso dell'equivalente del nostro "Analisi 2". Parecchie volte il mio compagno mi ha chiesto la mia opinione per delle iniziative didattiche, che mi sono sembrate ottime. Ci metteva molta passione nel prepararle.
Finché la settimana scorsa una rappresentanza di studenti è andata a protestare dal direttore, perché secondo loro "il professore perde troppo tempo a dire cose teoriche e non riusciamo a capire come 'meccanizzare' gli esercizi". Ovvero, non erano contenti perché volevano essere imboccati nel come fare i compiti dell'esame, mica gliene fregava nulla di capire davvero quello che stavano studiando. Ovviamente, il professore c'è rimasto male, me ne sono accorto subito. Ora smetterà di prendere iniziative innovative. Me ne dispiace.
La morale della favola è che quello che dicono i "colleghi-amici" potrebbe valere poco. Gli studenti si lamentano sempre, e non sempre hanno ragione. Quello che vedo nel tuo post è una grave confusione su un concetto basico, il prodotto di matrici. Non mi interessa quale sia la causa di questa confusione, perché, purtroppo, il problema è tuo, non mio. So che il tempo e le energie sono pochi, ma devi aprire un libro e andarti a rivedere le cose che non sono chiare.
Finché la settimana scorsa una rappresentanza di studenti è andata a protestare dal direttore, perché secondo loro "il professore perde troppo tempo a dire cose teoriche e non riusciamo a capire come 'meccanizzare' gli esercizi". Ovvero, non erano contenti perché volevano essere imboccati nel come fare i compiti dell'esame, mica gliene fregava nulla di capire davvero quello che stavano studiando. Ovviamente, il professore c'è rimasto male, me ne sono accorto subito. Ora smetterà di prendere iniziative innovative. Me ne dispiace.
La morale della favola è che quello che dicono i "colleghi-amici" potrebbe valere poco. Gli studenti si lamentano sempre, e non sempre hanno ragione. Quello che vedo nel tuo post è una grave confusione su un concetto basico, il prodotto di matrici. Non mi interessa quale sia la causa di questa confusione, perché, purtroppo, il problema è tuo, non mio. So che il tempo e le energie sono pochi, ma devi aprire un libro e andarti a rivedere le cose che non sono chiare.