Si vabbè Sergio… Ma quanti sono gli insiemi interessanti per l’ottimizzazione che si possono rappresentare “esplicitamente” secondo quella convenzione lì?
È chiaro che ognuno usa questi termini rapportandoli ai casi più frequenti che si trova sotto mano, e insiemi di cui sia possibile fare un’elencazione esplicita (i.e., insiemi finiti) non se ne trovano molti quando si vuole ottimizzare con tecniche di tipo Calcolo.
Infatti, queste tecniche qui si applicano avendo sotto mano insiemi “cicciotti” (i.e., con interno o interno relativo non vuoto) e non con insiemi “secchi” (i.e., discreti o finiti). Nel primo caso, e nei casi più semplici, gli insiemi “cicciotti” sono dati da sistemi di disuguaglianze implicite $A mathbf(x) <= mathbf(b)$ ed un insieme ammissibile individuato così lo chiamo “in forma implicita”; se invece, un insieme “cicciotto” è dato da sistemi del tipo $mathbf(x) <= mathbf(c)$ lo chiamo “in forma esplicita”.
Ad ogni buon conto, bisognerebbe sentire il docente, che è l’unico depositario delle convenzioni adottate localmente.
P.S.: Questo è quello che si fa fin dalle superiori… Ce la ricordiamo tutti l’equazione della retta in forma implicita/esplicita?
Sono sempre stato, e mi ritengo ancora un dilettante. Cioè una persona che si diletta, che cerca sempre di provare piacere e di regalare il piacere agli altri, che scopre ogni volta quello che fa come se fosse la prima volta. (Freak Antoni)