[Tecnica delle costruzioni] vincoli nelle applicazioni reali

Messaggioda selfmademan » 17/10/2017, 08:31

Sto vedendo scienza delle costruzioni e in particolare i vincoli. Come al solito enorme differenza tra la teoria e la pratica. Mi spiego. Guardando una struttura reale, che può essere il telaio di una bicicletta, il telaio di una tensostruttura, il telaio del tetto di casa mia, le travi risultano o imbullonate o chiodate o saldate o un mix di queste 3 cose, quindi schematizzate dal vincolo incastro. Allora, vincoli come il pendolo, il doppio pendolo, il carrello con cerniera sono usati nella realtà? Dove? Il pendolo o biella è usato nel meccanismo di un motore alternativo che però è appunto un meccanismo e non una struttura. In quali strutture si trovano questi vincoli?
Visto che la struttura non si muove, perché mai usare vincoli strani come il doppio pendolo?
selfmademan
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Re: [Tecnica delle costruzioni] vincoli nelle applicazioni reali

Messaggioda Shackle » 18/10/2017, 10:25

È difficile trovare , nelle strutture reali , i vincoli semplici che sono idealizzati in Scienza delle costruzioni, proprio perchè questi sono semplici . Potresti trovare , per esempio, dei grossi carrelli a sostegno di gru semoventi , come si trovano nei porti, o nei cantieri dove si movimentano grossi pannelli prefabbricati . Ma tutto il resto è , più o meno, frutto di schematizzazioni . Prendi una semplice trave orizzontale, costituita da un profilato a T , saldata alle estremità a due montanti verticali , per fare un telaio. Le condizioni di vincolo, a che cosa possono approssimarsi ? In generale , se i due montanti non sono a loro volta sostenuti e irrigiditi da altre strutture , oppure se tra il T e i due montanti non si mettono due robuste squadre triangolari saldate, il vincolo si assimila a una cerniera ; ma se ci sono le squadre , ci si avvicina più all'incastro . Dipende spesso da apposite norme, basate sull' esperienza e elaborate con formule empiriche , che a loro volta tengono conto delle formule della SdC . È difficile riportare una casistica. Esistono anche appositi algoritmi, come ad es il FEM ( metodo degli elementi finiti) , che ti permettono di analizzare quasi esattamente lo stato tensionale in tutti punti di una struttura, a partire dai carichi .
Tu mi dirai : ma allora , a che serve buttare il sangue su appoggi, incastri, cerniere, carrelli, pendoli e doppi pendoli ? Serve , serve . Serve a darti una cultura di base , che, prima o poi, nel corso della vita lavorativa ti tornerà utile .

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