Biser ha scritto:Va bene... Come si chiama l'argomento che devo approfondire?
Metodo dell'equazione ausiliaria.
Biser ha scritto:IK è un tratto che mi crea parecchi dubbi però personalmente farei un triangolo che chiude in K. Il taglio è lineare perché c'è un carico. Di contro, tu come ti comporteresti?
Ti riporto i passi da seguire per la scrittura della legge di variazione. Fai riferimento allo schemino sotto.
1. Fisso l'attenzione sul tratto $IK$.
2. Fisso un sistema di riferimento locale $O(z,y)$ con origine in $I$.
3. L'ascissa locale $z$ percorre il tratto da $I$ (in cui $z=0$) a $K$ (in cui $z=L$); quindi l'ascissa locale varia fra $0$ e $L$.
4. Faccio una sezione arbitraria che taglia il tratto; essa sarà posta ad una distanza $z$ dall'origine del sistema locale.
5. Decido se guardare a destra o a sinistra della sezione appena fatta (conviene guardare a destra).
6. Individuo le forze che danno taglio (forze verticali) che vedo a destra: vedo la porzione di carico distribuito evidenziata in giallino di risultante $q(L-z)$. Non ci sono altre forze.
7. Scrivo la legge del taglio: $T(z) = -q(L-z)$ e deduco che si tratta di una legge lineare. Il segno negativo si spiega con la convenzione del concio.
8. Per tracciare il diagramma su questo tratto considero che:
a. il taglio deve variare linearmente da $I$ a $K$;
b. mi bastano quindi due punti qualunque per disegnare il grafico; per comodità si prendono gli estremi del tratto, quindi calcolo il taglio in $I$ e in $K$. Il taglio in $I$ lo ottengo specificando la legge del taglio per $z=0$, quindi scriverò $T(0) = -q (L-0) = -q L$; analogamente, il taglio in $K$ sarà $T(L) = -q (L - L) = 0$.
c. Avendo i due valori di taglio che mi servivano, li riporto (possibilmente in scala) sul tratto.
Se segui questo procedimento, anche per le altre sollecitazioni ovviamente, non avrai mai problemi nel disegno dei diagrammi.