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[Meccanica applicata] Differenziale automobilistico, dubbio teorico

MessaggioInviato: 12/06/2019, 09:18
da AndrewX
Salve! Ho un dubbio teorico riguardante i momenti applicati alle ruote motrici di una macchina con differenziale.

In particolare, dal libro che utilizzo viene detto che “ Durante la marcia in rettilineo, le due ruote assumono la stessa velocità e questa è una condizione di equilibrio stabile: se una delle due ruote accelera rispetto all’altra, nascono fra strada e ruote slittamenti differenti per le due ruote e quindi momenti resistenti differenti (quella che ha accelerato avrà momento resistente maggiore)”. E fin qua tutto ok.

Poi prosegue dicendo “allorché il veicolo entra in curva, le velocità angolari delle due motrici assumono valori diversi fino a quando si raggiugne una condizione di equilibrio nella quale i piccoli slittamenti tra ruote e strada sono simili fra le due ruote: solo in tale situazione, infatti, i moderni resistenti applicati alle 2ruote sono uguali fra loro”

Qualcuno potrebbe darmi una delucidazione su quest’ultima parte? Non capisco bene cosa voglia dire...

Inoltre afferma anche che conoscendo i rapporti tra i momenti applicati al rotismo, si può completare l’analisi cinematica del differenziale (rotismo a 2 gdl) quando 2 delle 3 velocità (tra velocità della ruota 1, 2 e portasatellite) sono incognite.
come sarebbe possibile?

Re: Differenziale automobilistico, dubbio teorico

MessaggioInviato: 13/06/2019, 14:50
da Meditabondo
In pratica penso che voglia dire che il differenziale permette che i momenti resistenti siano sempre uguali. Il che avviene , in rettilineo quando le due ruote girano alla stessa velocità angolare, ed in curva, a velocità angolari diverse.In effetti la ruota che incontra meno resistenza girerà più velocemente finché il suo momento resistente non eguaglia quello dell'altra ruota, il che può avvenire anche in rettilineo in caso di ghiaccio.