A volte è più "conveniente" applicare Thevenin in un altro ramo della rete, in questo caso per esempio, direi che un ramo migliore potrebbe essere quello relativo al resistore R1, che una volta rimosso semplifica la parte sinistra della rete
fig.1
Di conseguenza, la tensione a vuoto e la resistenza equivalente "viste" dai morsetti A e B sono esprimibili (direttamente via ispezione della rete semplificata), rispettivamente come
$V_{AB}=R_4J_1+R_5(J_1+J_2)+E_2+E_1R_2/(R_2+R_3)=192 \ \text{V}$
$R_{AB}=R_2\text{||} R_3+R_4+R_5=50 \ \Omega$
la corrente da A verso B in R1, sarà
$I_{R_1}=V_{AB}/(R_{AB}+R_1)=3","2 \ \text{A}$
La corrente indicata dall'amperometro
$I_A=J_1-I_{R_1}=-0","2 \ \text{A}$
La potenza erogata da J2
$P_{J_2}=V_{J_2}J_2=[E_2+(I_A+J_2)R_5]J_2=172 \ \text{W}$