Salve!
Approfondendo lo studio del rifasamento ho notato due aspetti che mi erano sfuggiti in precedenza e che quindi vorrei chiarire.
Anzitutto io so che si mette un condensatore in parallelo al carico (induttivo) perché così il carico può assorbire da lui la potenza reattiva che altrimenti assorbirebbe dal generatore/linea. In questo modo libera la linea dalla corrente che servirebbe per trasmettere la potenza reattiva e, dunque, il modulo della corrente diminuisce, diminuendo così le perdite di potenza attiva. E fin qua tutto ok.
Ma... dato che la potenza reattiva di un condensatore è sempre negativa, immaginando che dalla definizione essa sia potenza assorbita (e in effetti ciò mi tornerebbe anche dalla dimostrazione che abbiamo fatto per ricavarla), essa sarà in realtà potenza erogata. Quindi quando mi viene detto che “il condensatore assorbe una potenza reattiva opposta E uguale a quella assorbita dal carico induttivo”, significa che eroga la potenza reattiva richiesta, giusto?
E infine: poiché io vado a diminuire la corrente sulla impedenza di linea, con il rifasamento, a me verrebbe da dire che la tensione ai capi del carico va a aumentare (c’è meno caduta sulla linea). Mentre mi viene detto che essa diminuisce, ma che però si può ritenere comunque costante perché sarà il fornitore che garantirà che il mio carico veda la tensione “di lavoro” fissata in precedenza.
Quest’ultimo aspetto lo posso anche “accettare” ma perché sul carico, a rigore, diminuisce la tensione a seguito Del rifasamento ?
Grazie