[Campi elettromagnetici]
Inviato: 18/01/2020, 11:24
Salve a tutti, volevo porre una questione magari banale ma che proprio non riesco a risolvere.
In particolare mi riferisco al fenomeno dell'autoinduzione. Ciò che non riesco a capire riguarda i circuiti RL, e la loro risoluzione, infatti per come mi è stato insegnato se una corrente variabile circola in un qualsiasi circuito (quindi anche un circuito puramente resistivo per esempio) essa genera un campo magnetico variabile e di conseguenza è possibile calcolare un flusso relativo a questo campo magnetico.
Ora, per il fenomeno dell'autoinduzione è possibile ricavare il coefficiente di autoinduttanza dividendo questo flusso per l'area/superficie delimitata dal circuito stesso, giusto?.
A questo punto mi sorge il dubbio e la domanda è la seguente: in un circuito RL quando andiamo a considerare il fenomeno dell'autoinduzione perché oltre a considerare l'induttanza dell'induttore (toroide, solenoide ...) non consideriamo anche l'induttanza del circuito stesso (ovvero il flusso del campo magnetico, generato dalla corrente variabile circolante, diviso per l'area delimitata dal circuito)?.
Spero di essere stato abbastanza chiaro. Magari la domanda non ha senso però non riesco a darne fuori con il ragionamento.
Grazie inanticipo
In particolare mi riferisco al fenomeno dell'autoinduzione. Ciò che non riesco a capire riguarda i circuiti RL, e la loro risoluzione, infatti per come mi è stato insegnato se una corrente variabile circola in un qualsiasi circuito (quindi anche un circuito puramente resistivo per esempio) essa genera un campo magnetico variabile e di conseguenza è possibile calcolare un flusso relativo a questo campo magnetico.
Ora, per il fenomeno dell'autoinduzione è possibile ricavare il coefficiente di autoinduttanza dividendo questo flusso per l'area/superficie delimitata dal circuito stesso, giusto?.
A questo punto mi sorge il dubbio e la domanda è la seguente: in un circuito RL quando andiamo a considerare il fenomeno dell'autoinduzione perché oltre a considerare l'induttanza dell'induttore (toroide, solenoide ...) non consideriamo anche l'induttanza del circuito stesso (ovvero il flusso del campo magnetico, generato dalla corrente variabile circolante, diviso per l'area delimitata dal circuito)?.
Spero di essere stato abbastanza chiaro. Magari la domanda non ha senso però non riesco a darne fuori con il ragionamento.
Grazie inanticipo