A rigore, dovresti esprimere lo spostamento infinitesimo di un
generico elemento $P$ della trave, etichettato dalla coordinata lagrangiana $\xi$, in funzione dello spostamento infinitesimo di un
particolare elemento $O$ della trave medesima (tipicamente, l'elemento della trave soggetto al vincolo):
$vec(dP)=vec(dO)+vec(d\varphi)xx(P-O)$
Quindi, prendendo $O-=A$:
$vec(dP)=vec(dA)+vec(d\varphi)xx(P-A) rarr$
$rarr vec(dP)=vec(dA)+vec(d\varphi)xx\xiveci rarr$
$rarr dx_Pveci+dy_Pvecj=dx_Aveci+dy_Avecj-\xid\varphiveci+\xid\varphivecj rarr$
$rarr [dx_P=dx_A-\xid\varphi] ^^ [dy_P=dy_A+\xid\varphi]$
Per concludere, non resta che imporre la condizione dell'incastro in $A$:
$[dx_A=0] ^^ [dy_A=0] ^^ [d\varphi=0] rarr$
$rarr AA \xi : [dx_P=0] ^^ [dy_P=0]$
Insomma, come era lecito attendersi, a un qualsiasi elemento della trave non è concesso alcuno spostamento diverso dallo spostamento nullo.
P.S.
La coordinata lagrangiana $\xi$ è l'ascissa del generico elemento $P$ della trave rispetto a un asse orizzontale avente l'origine in corrispondenza dell'incastro in $A$. Inoltre, nulla vieta di partire da:
$vec(dO)=vec(dP)+vec(d\varphi)xx(O-P) rarr$
$rarr vec(dA)=vec(dP)+vec(d\varphi)xx(A-P)$
Probabilmente è quest'ultimo il metodo analitico seguito dal tuo docente. Ad ogni modo, se non è zuppa è pan bagnato.